Cinema: Ore 10: calma piatta (Dead Calm)

Ore 10: calma piatta (Dead Calm) è un film del 1989 diretto da Phillip Noyce e interpretato da Nicole Kidman, Sam Neill e Billy Zane.
Paese di produzione Australia, Stati Uniti d’America
Anno 1989
Durata 96 min
Genere thriller
Regia Phillip Noyce
Fotografia Geoff Burton Dean Semler
Interpreti e personaggi
Nicole Kidman
Sam Neill
Billy Zane
Rod Mullinar
Joshua Tilden
George Shevtsov
Michael Long

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Commento con spoiler

John Ingram, è un comandante appartenente alla marina australiana, ha una bella consorte di nome Rae. La coppia è sconvolta dalla morte del loro figlio piccolo, avvenuta a seguito di un incidente stradale la cui auto era guidata dalla moglie, (la quale non avendo messo in sicurezza il passeggino del figlio, rimarrà affetta dopo l’incidente e per lungo tempo da un invalidante senso di colpa).
La coppia, per distrarsi un po’, deciderà di compiere un viaggio nel Pacifico sulla loro lussuosa barca a vela e a motore. Lo faranno portando con sé il cane.

PUBBLICITA’

Durante una giornata di calma, la coppia nota un po’ a sorpresa di trovarsi vicina a una goletta alla deriva priva di comando. La navicella non risponde ai segnali radio inviati dalla coppia, e sembra inclinata, come se stesse imbarcando acqua.
Dall’imbarcazione proviene a grandi bracciate di remi una piccola scialuppa guidata da un giovane, Hughie Wariner, che salito a bordo mostra subito un comportamento irrispettoso verso la coppia, come se le inevitabili domande alle quali avrebbe dovuto rispondere di lì a poco potessero metterlo in difficoltà.
Egli racconta di essere l’unico sopravvissuto a una moria di persone intossicate da cibi avariati.
John, non fidandosi del racconto, decide, mentre il naufrago dorme nella cabina assegnatagli, di raggiungere la goletta; la sua intenzione è di capire cosa sia effettivamente successo. John trova che essa sta per affondare, ma con diversi cadaveri galleggianti che si muovono spettrali da un punto all’altro dell’imbarcazione.
Studiando i cadaveri e vedendo dei filmati ancora in trasmissione John si convince che quelle persone che erano a bordo sono state uccise dal finto naufrago Hughie, unico superstite. Egli è in realtà un criminale privo di scrupoli?
Mentre John è ancora lontano dalla barca, Hughie riesce a uscire dalla cabina dove era stato rinchiuso e dopo aver inteso che John aveva scoperto i delitti, fugge con Rae prendendo la guida del timone, e lasciando John solo al largo.
John torna sulla goletta che fa acqua, e con la sua esperienza riesce a rimetterla provvisoriamente in condizione di navigare, dopo di ché cerca disperatamente di rimanere sulla scia della sua barca ora in mano al feroce criminale Hughie.
La moglie Rae tenta di convincere Hughie a invertire la rotta per salvare il marito John, ma Hughie non ha la minima intenzione di farlo, e con lei ingaggia una lunga lotta sadomaso che vedrà a un certo punto la donna provvisoriamente vincitrice, grazie a un gioco di seduzione erotica ben recitato che metterà in scacco il criminale relegandolo in una cabina prigione.
La nuova situazione consentirà alla donna una certa libertà di movimento che sfocerà nella guida al timone dell’imbarcazione alla ricerca del marito rimasto solo in mare.
Film thriller psicanalitico con una sceneggiatura di spessore messa in campo con qualità e stile fotografico eccelso. Un thriller che gioca molto bene a guardia e ladri con il senso di colpa dei coniugi, la cui debolezza psichica del momento costerà loro assai cara, (ma divertirà il pubblico in sala…).

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.