Cinema: Nancy

Nancy, regia di Christina Choe, thriller drammatico, 87′, 2018, Usa, con Andrea Riseborough, Steve Buscemi, Ann Dowd

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Commento con spoiler

Nancy, trentenne, vive con la madre malata affetta da parkinsonismo. La accudisce doverosamente ma il suo disagio è forte, non ha mai avuto con lei un buon rapporto, forse perché una parte della propria infanzia soggiace a rimozione.
Nancy cerca via internet relazioni basate su una propria falsa identità, salvo poi, una volta avviato l’incontro con il malcapitato, fuggire per vergogna, facendo perdere le proprie tracce.
Dopo la morte improvvisa della madre, avvenuta per ischemia cerebrale, Nancy su internet scopre una coppia che cerca con tenacia la propria figlia scomparsa per rapimento a 5 anni.

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Dalla foto della piccola presente su internet, Nancy si convince, (assalita da una stato semidelirante di onnipotenza), di essere lei quella bambina.
Si presenta allora dalla coppia, con il suo gatto, dichiarando di essere la loro figlia scomparsa da piccola 25 anni prima; la coppia la accoglie si con amore, ma anche con una saggia riserva. I presunti genitori vogliono una prova, quella che si fa normalmente col DNA, qualcosa in grado di dimostrare che la ragazza sia effettivamente la figlia rapita.
Quando dopo tre giorni arriva l’esito delle analisi del DNA, Nancy capisce, vedendo di nascosto lo sguardo malinconico della presunta madre, che il suo DNA analizzato non aveva alcuna relazione con quello che avrebbe potuto avere la figlia della coppia, rapita a 5 anni.
La coppia nel frattempo ha però capito di aver bisogno di Nancy, la sua personalità e i suoi modi hanno via via sedotto la coppia, tanto che Nancy ha finito per essere amata come una figlia.
Nancy però fugge di nuovo, e prima di avere al mattino la notizia ufficiale che il suo DNA non era in relazione con i presunti genitori ai quali si era presentata, la ragazza di notte, in auto, ritorna furtivamente nella propria casa con il suo gatto…
Non è l’amore della coppia che Nancy voleva, ma ritrovare, lungo un delirio sempre più impotente, una possibile identità di figlia, con tutto ciò che questo avrebbe comportato in termini di soddisfazione, di riappropriazione del proprio passato infantile nebuloso. Qualcosa che avrebbe avuto probabilmente l’effetto di ricomporre la sua vita verso la rinascita, verso nuove speranze di felicità …
Film psicanalitico di alto valore culturale.

Biagio Giordano

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