Cinema: Italiani, brava gente

Italiani, brava gente è un film di guerra del 1964 diretto da Giuseppe De Santis, ambientato durante la Campagna italiana di Russia.

La locandina è tratta da Amazon.it che vende il film

Seconda guerra mondiale, luglio 1941, un reggimento italiano comandato dal colonnello Sermonti viene inviato in Unione Sovietica a sostegno delle forze tedesche durante l’attacco da esse portato sul fronte orientale.
Le aspettative dei soldati italiani sono buone, confidano nella forza dell’esercito tedesco. Per lungo tempo non combattono né attraversano paesaggi segnati dalla guerra, sembrano trovarsi spesso in un’oasi di pace tanto che comunicano e a volte familiarizzano con i contadini russi e le loro donne semplici, oneste e piene di vita.
Ma dopo la sconfitta dei tedeschi a Stalingrado, i soldati russi passano al contrattacco e si fanno vivi eccome, costringendo tedeschi e italiani (10.000 soldati) a una disastrosa difesa sulla sponda del Don e successivamente a una ritirata dalle conseguenze devastanti.

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L’agonia sarà lunga e priva di ogni speranza, facendo prendere coscienza ai soldati italiani dell’assurdità di quella guerra.
Il film si sofferma molto bene nella descrizione di ritratti umani presi in situazioni di alta drammaticità, in cui sembrano prevalere dal profondo degli sfortunati protagonisti il sentimento della pietà umana, che rende il rapporto tra soldati italiani e civili russi intriso di una solidarietà senza confini, molto lontana da ogni ideologia di guerra in gioco…
Straordinarie riprese fotografiche in bianco e nero.
Un film di inestimabile valore culturale e storico, divenuto digitalizzato una preziosa memoria, con oggetto del racconto tempi terribili, resi folli da uomini politici divenuti paranoici, la cui residua lucidità andava solo a vantaggio di una razionalizzazione del male e non del bene…
Capolavoro di De Santis praticamente oggi ignorato da tutte le istituzioni culturali…

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia
dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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