Cinema: Frankie & Alice, regia di Geoffrey sax

Frankie & Alice, regia di Geoffrey sax con Halle Berry, Stella Skarsgard, P. Rashad, Canada, 2010, drammatico, 110 minuti

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Commento con spoiler
Nella Los Angeles degli anni ’70, Frankie, intrattenitrice per locali notturni, povera e con problemi di debiti, è affetta da personalità multiple. Il disturbo psichiatrico è dovuto a una serie di traumi di cui forse non ha alcuna responsabilità, cause drammatiche di cui non ha più coscienza perché il ritmo di vita, da sopravvivenza, cui è stata sempre costretta ha rimosso il tutto.

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Uno psichiatra molto preparato e di buona umanità, prende a cuore il caso (una serie di episodi forse veri), tenendo conto anche della povertà della donna e rinunciando quindi alle proprie normali tariffe.
Curando molto la formazione psichica di un transfert positivo da parte della paziente verso di lui, lo psichiatra lavora intelligentemente per favorire nella memoria di lei una riedizione del passato, qualcosa che sia in grado di portare alla coscienza della paziente i traumi vissuti.
Dopo numerose difficoltà, non ultima anche la fuga della donna dalle sedute, lo psichiatra riesce nel suo intento. La donna prende via via coscienza del suo passato, dopodiché continua ad essere seguita dallo psichiatra, che passa così alla seconda fase della cura, la così detta psicoterapia di scopo, ciò porterà la paziente a studiare, a laurearsi ed ad affermarsi nella vita.
Film sull’importanza, nel sociale più disagiato, delle cure psichiatriche, psicoterapeutiche, psicanalitiche, per stabilizzare nei cittadini immiseriti l’umore e favorire quindi il loro raggiungimento (con il diritto allo studio), a una reale integrazione nel sociale statunitense, in particolare in quello più garantito.
Una realtà sconvolgente quella statunitense, dove il povero può trovare aiuto solo da persone volontarie, sensibili.
Grandi interpretazioni degli attori.
Ottima sceneggiatura e regia, per un soggetto ben espresso, non facile da svolgere al cinema senza suscitare repulsioni o indifferenza negli spettatori…

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia
dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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