CINEMA: Cinquanta sfumature di grigio
RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Cinquanta sfumature di grigio
In sala nella provincia di Savona
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RUBRICA DI CINEMA A CURA DI BIAGIO GIORDANO
Cinquanta sfumature di grigio
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Titolo Originale: FIFTY SHADES OF GREY Regia: Sam Taylor-Johnson Interpreti: Dakota Johnson, Jamie Dornan, Jennifer Ehle, Eloise Mumford, Luke Grimes, Victor Rasuk, Max Martini, Rita Ora, Marcia Gay Harden, Callum Keith Rennie Durata: h 2.05 Nazionalità: USA 2015 Genere: drammatico Al cinema nel Febbraio 2015 Recensione di Biagio Giordano Film in sala nella provincia di Savona |
Trama. Anastasia Steele è una studentessa universitaria di 21 anni che frequenta la Washington State University di Vancouver, nello stato di Washington (USA). La ragazza sta per laurearsi in Letteratura Inglese. Un giorno la sua amica Kate, responsabile del giornale universitario, le chiede di fare un’importante intervista al signor Christian Grey, amministratore delegato della Grey Enterprises Holdings Inc. Anastasia seppur gratificata dall’incarico, rimane un po’ perplessa, è molto presa dagli studi, ma per non scontentare l’amica accetta. Senza conoscere Christian Grey, Anastasia arriva alla Grey Enterprises, dove rimane subito colpita dalla raffinatezza dell’ambiente e dalla bellezza delle dipendenti tanto da avvertire dentro di sé una gradevole variazione d’umore. Quando la giovane donna, un po’ emozionata, entra nell’ufficio di Grey, appoggia male un piede nell’ingresso e cade per terra. Sarà aiutata ad alzarsi proprio da Christian Grey, cha ai suoi occhi apparirà subito come un giovane uomo di grande fascino, sicuro di sé e bello. Per i due giovani è subito colpo di fulmine e cominciano a incontrarsi, ad amarsi, quando a un certo punto Anastasia percepisce che Christian Grey è un uomo del tutto diverso da come gli appariva in un primo momento, al punto che la cosa fa nascere in lei un ansia oscura, inestricabile, paralizzante e crescente. Che sviluppi avrà nella vita e nell’animo dei due protagonisti questa passione irrefrenabile? Commento. Cinquanta sfumature di grigio (Fifty Shades of Grey) è una versione cinematografica del romanzo scritto nel 2011 dalla scrittrice inglese E. L. James (nota come Erika Leonard). Fa parte di una trilogia di romanzi di cui gli altri due hanno per titolo Cinquanta sfumature di nero (Fifty Shades Darker) e Cinquanta sfumature di rosso (Fifty Shades Freed). Il libro ha in breve tempo raggiunto un successo di vendita insperato, soprattutto in Italia con oltre tre milioni di copie, in Russia, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. La trilogia del libro ha fino adesso venduto intorno ai 100 milioni di copie. Il film crea nella prima parte narrativa dei nodi relazionali tra i personaggi di buon impatto sullo spettatore, ricchi di tensioni e aspettative alimentate con sagacia psicologica, facendo prevedere possibili soluzioni finali di diversa portata emozionale: raggruppabili grosso modo in due forme stilistiche, una di taglio drammatico e l’altra ironica-umoristica. Quale dei due modi caratterizzerà il finale? Per altri aspetti, più specifici, il film appare caratterizzato dalla rappresentazione in forma estetizzante di scene di esplicito erotismo, il cui confine con la perversione sul piano psicologico a volte sembra proprio indistinguibile, queste scene vedono protagonista sia la macchina da presa con i suoi virtuosismi nella composizione fotografica soprattutto per quanto riguarda la geniale meticolosità con cui vengono ricercati dettagli corporei meritevoli di un suggestivo ingrandimento, sia i dialoghi tra amanti caratterizzato da una fantasmagoria onirica che introduce nel racconto significati di maggior spessore culturale. Il significato delle scene non è quindi mai ordinario, la narrazione accenna con acume, andando oltre ogni comune banalità visiva, alla complessità delle logiche inconsce che stanno alla base di alcuni fantasmi maschili e femminili legati al piacere sessuale hard. Il film fa capire l’importanza che ha nella personalità umana, la presenza di quei desideri altri, ben formulati dalla psicanalisi freudiana, presenti nella coscienza in forma onirica ma spettrali, tenaci nel condizionare il comportamento dell’Io, intessuti di rimandi al rimosso, privi di un sostegno nel reale tanto da apparire a un certo punto stranianti. Desideri legati a un soggetto altro, vivo, com’è l’inconscio, impegnato a creare diverse situazioni di bilanciamento pulsionale, a lenire il dolore per un modo di desiderare non ammesso dalla legge edipica, cercando un godimento del tutto contorto ma che ha un senso profondo spesso osteggiato nel processo di riconoscimento della ricerca scientifica dalla retriva cultura contenente del sociale. Sono desideri complessi, di fatto semplificati, etichettati e relegati dalle istituzioni mediche nel vasto catalogo dei sintomi della clinica delle nevrosi.
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