Cinema: Capri Revolution

Capri Revolution
Paese di produzione Italia, Francia
Anno 2018
Durata 122 min
Genere drammatico
Regia Mario Martone
Fotografia Michele D’Attanasio
Interpreti:
Marianna Fontana
Antonio Folletto
Reinout Scholten van Aschat
Jenna Thiam
Lola Klamroth
Ludovico Girardello
Gianluca Di Gennaro
Maximilian Dirr
Donatella Finocchiaro

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film

Commento con spoiler
Nel 1914, poco prima dell’inizio della grande guerra, un gruppo di giovani artisti nordeuropei fautori del pacifismo e di un modo di vivere alternativo a quello industriale, si trasferisce sull’isola di Capri dando vita una comunità innovativa nei costumi e ben intenzionata a difendere le proprie idee.
I giovani praticano il nudismo come forma di trasgressione al vivere feticistico con i vestiti. Il nudismo è da loro inteso anche come evocazione di un amore dolce protetto dalle forme sessuali più ossessive e morbose. Inoltre essi assumono un’alimentazione vegetariana e ricercano nuovi modi espressivi la cui genesi è resa possibile grazie all’assenza di uno stress legato al mercato consumistico competitivo.
Lucia, una giovane bella e intelligente che per vivere si occupa delle capre di proprietà della sua famiglia, viene attratta da questo singolare gruppo, così diverso dal suo ambiente e vuole conoscere meglio come vivono i suoi componenti. Lucia uscirà nelle ore più disparate per sapere di più su di loro.
Quando per curare il padre di Lucia gravemente malato, interviene da fuori il giovane medico Carlo, socialista e molto empatico nei confronti di Lucia, la donna rifiuta una opportunità importante di lavoro e studio (fare l’infermiera) proposta dal medico, che aveva già informato la famiglia della imminente apertura nell’isola di un Ospedale.
Lucia vuole stabilire delle amicizie col gruppo appena insediatosi sull’ isola, ed entra quindi in contatto col pittore Seybu, leader carismatico del gruppo il quale accetta di dialogare con lei.
Alla morte del padre, Vincenzo e Antonio, i due fratelli di Lucia prendono in mano le proprietà e il futuro della famiglia, e tra le altre cose invitano Lucia a non frequentare più quella strana comunità in quanto sarebbe stato più utile fare un saggio matrimonio di interesse con un ricco e anziano borghese del posto.
La ragazza respinge tutti i progetti su di lei fatti dai fratelli e si avvicina sempre più, sia come pensiero che pratiche di culto, alla comunità di Seybu.
Ma la guerra si avvicina, e con essa si approssimano grandi stravolgimenti sociali, famigliari, e territoriali che coinvolgeranno anche l’isola di Capri rendendo incerto il futuro di quasi tutti i presenti..
Film sulla crisi dell’etica della famiglia, aspetto storico che attraverserà tutto il ‘900.
Famiglia la cui etica rimarrà ferita dalla stessa cultura patriarcale che la sosteneva, la quale di fronte alla vivace pluralità culturale della modernità (indice di maggior libertà espressiva) mostrerà inesorabilmente tutti i limiti del suo autoritarismo conservatore…
Film di spessore culturale, ben girato, con ottimi attori e atmosfere fotografiche sulla splendida isola di buon pregio narrativo. Regia impeccabile ricca di invenzioni artistiche legate a varie e innumerevoli situazioni.

Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)

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