Cinema: Alien di Ridley Scott

Alien, di Ridley Scott, 1979, fantascienza onirica, colori, vincitore di numerosi premi

Un film onirico, un inconscio aperto verso lo spettatore con l’esca dello spettacolo, una pellicola ricca di tracce non leggibili per schemi ma per interpretazioni, il tutto annodando questioni poste dalla realtà stessa che viviamo.
Il cinema, anche nella fantascienza, non può separarsi dalla vita reale, quando é tentata di farlo le spinte metaforiche si moltiplicano per inerzia, denotando sullo schermo maggior giri di fantasmi, fobie, fantasie oniriche, che altro non sono che soggettività alla deriva nel mondo.
Un film capolavoro perché rimette in gioco ciò che la politica espelle: la verità del male superdotat,quello che affascina e respinge e che viene esorcizzato per questioni elettorali, là dove invece occorre fare i conti con la sua enigmaticità e portata sociale spessso devastante.
Un film che dovrebbe girare ancora sugli schermi televisivi, cosa che accade di rado, pur essendo stato sostituito nel mercato, dalla pandemia, cioè dal pericolo interno anziché da quello proveniente dal cosmo.

Locandina tratta da amazon.it che vende il film

Biagio Giordano

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