Cinema: 7500
7500, regia di Patrick Vollrath, con Joseph Gordon-Levit, Carlo Kitzlinger, anno 2018, Usa, drammatico, 92 minuti.

Locandina tratta da Amazon.it che vende il film
Pilota Usa su volo tedesco Berlino-Parigi, con amica hostess a bordo, deve affrontare un gruppo sedizioso islamico, (armato di frammenti di vetro per sfuggire ai controlli tecnologici), che vuole irrompere in cabina e prendere possesso dei comandi.

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Il pilota rifiuta di aprire il suo portello di ingresso, perchè previsto dal protocollo, al che i sediziosi islamici, uccideranno come promesso anche la sua amica hostess.
Ma un terrorista, preso da sensi colpa per le complicazioni dell’impresa, diventerà, pur non volendo, un prezioso alleato del pilota.
Comunque lo spargimento di sangue proseguirà ancora copiosamente, per molto tempo, non lasciando intravedere alcuna via di uscita, sia per il pilota che per i terroristi…
Commento.
Orrore ad alta quota, lo scontro é tra due mondi culturali troppo diversi, l’etica islamica, che pur esiste, sensibile all’umanesimo, e incarnata in questo caso da un terrorista debole, rimescolerà però le carte riaprendo l’esito di giochi solo apparentemente scontati.
Ambientazione delle scene per quattro quinti del film, nella cabina piloti, con effetti claustrofobici per lo spettatore, mai percepiti prima in film come questo, ciò ha contribuito a creare una atmosfera di soffocamento, tale da valorizzare molte scene sul piano della credibilità della drammaticità.
Ottima regia e interpretazioni, ben girato con le telecamere, in quanto tutto ciò che accade riesce a imporsi sull’Io dello spettatore invadendo il suo inconscio attraverso l’ipnotizzazione creata dalle tensioni delle immagini, un inconscio che una volta aperto appare felice di scambiare la finzione con la realtà: anche per gli effetti terapeutici (pur momentanei) che ciò produce…
Biagio Giordano (fotografo coordinatore della sezione fotografia dell’Associazione culturale no profit Renzo Aiolfi di Savona)