Cia Liguria, Stefano Roggerone è il nuovo presidente regionale
Stefano Roggerone, imprenditore del settore olivicolo, è il nuovo presidente di Cia Agricoltori Italiani Liguria; Roggerone succede ad Aldo Alberto che lascia il ruolo di presidente dopo due mandati.
Questa elezione è importante poichè 70 delegati votano il nuovo presidente in un importante confronto per l’agricoltura”, dichiara l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Piana, “ma la cosa fondamentale è non dimenticare i rincari dovuti alla guerra. Il mais è alla base dei mangimi ed i costi sono inevitabilmente più alti anche per i consumatori; occorre un confronto ricordando come abbiamo un export immenso ed è fondamentale sedersi ad un tavolo per far sentire la nostra voce. Possiamo fare un finanziamento con il PSR ma non ci è possibile intervenire sull’energia ed è fondamentale un confronto per capire le esigenze reali delle categorie”.
Parole simili da parte di Aldo Alberto, presidente uscente :”Stiamo attraversando un periodo difficile a causa delle molteplici situazioni complicate come la pandemia e la guerra; ho lavorato con molte aziende del settore e l’entroterra è fondamentale per l’agricoltura ed il turismo. Vogliamo essere presenti e la Liguria è la prima regione per la produzione di fiori; il blocco delle esportazioni verso la Russia avrà importanti conseguenze sui fiori recisi, prodotti di qualità che vanno forte e molto richiesti in Russia”.
“La situazione inedita della guerra ha gravi conseguenze sui costi dell’energia”, afferma Dino Scanavino, presidente nazionale di Cia, “e l’agricoltura ha grandi difficoltà. E’molto difficile ristrutturare le aziende e l’export è molto importante”.
“Si parte dal’emergenza dicendo che gli aumenti dei prezzi e la mancanza di materie prime erano già presenti prima del conflitto; l’aumento dei costi nonostante tutto mantiene i prezzi stabili. Il PSR regionale è una delle nostre priorità ed è necessario un confronto con i nostri tecnici senza dimenticare quelli regionali; il nostro comparto occupa tante aziende e la floricoltura è fondamentale per il ponente. Molte realtà sono gestite da giovani ma il ricambio generazionale è un problema soprattutto per la terra; bisogna favorire l’incontro tra anziani e giovani aiutando questi ultimi a trovare terreni. Il Covid ha fatto disastri ma ha portato ad importanti riflessioni; i giovani devono avere strumenti per avviare un’attività. Risolvere la peste suina è un problema ma si può contenere e voglio ricordare come il più del 90% delle realtà del settore agricolo siano aziende familiari con dimensioni inferiori a 5 ettari; l’associazione deve tutelare queste imprese ed avere un piano che permette di adattarle alle normative comunitarie.
Con la guerra in Ucraina l’Europa si riscopre fragile e la transizione ecologica rimane importante ma occorre cambiare certe regole di coltivazione a rotazione; gli aumenti sono dovuti alla guerra ma vi è anche tanta speculazione e le battaglie dell’estremo ponente per l’imu agricola dovrebbero prevedere un’abolizione di questa tassa a favore di proprietari terrieri anziani che affittano i terreni ai giovani. E’necessario valorizzare le piccole produzioni ricordando come la Liguria ha due dop, olio e basilico; le sinergie permettono di far incontrare aziende agricole e turistiche ma vi è bisogno di infrastrutture che funzionano ed il cambiamento climatico non va bene per l’agricoltura”, conclude il nuovo presidente Roggerone.