Centro destra e catto-socialisti fatevi avanti
CENTRO DESTRA
E CATTO – SOCIALISTI FATEVI AVANTI
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CENTRO DESTRA E CATTO – SOCIALISTI
FATEVI AVANTI
Il Centrodestra Italiano oggi non è solamente un’area in profonda crisi di leadership, ma manca di una dottrina che sia in grado di dare coesione e coerenza a tutto un fronte politico che meriterebbe una nuova e forte presenza nel panorama politico del centrodestra quanto meno dignitoso.
Le ultime elezioni hanno messo in evidenza un tasso di ostruzione che ha raggiunto livelli di effettiva preoccupazione e a dire il vero anche una certa pericolosità per una tenuta democratica del paese, per cui è giunto il momento di incoraggiare la nascita o la rinascita di un nuovo schieramento politico che sia anche un po’ catto-socialista. Tutto ciò è utile per avere una rinnovata classe politica che sia capace e in grado di assumersi un ruolo di opposizione all’attuale rampante renzismo perché, come si è potuto constatare, se l’elettorato di centrodestra si astiene è evidente che manca un problema di rappresentanza che invece tutti dovremmo augurarci ci fosse. Per un ventennio si è puntato tutto su Berlusconi e non ci si è per nulla preoccupati di prepararsi al futuro con la creazione di una nuova classe dirigente degna di questo nome. Il clima che attualmente stiamo vivendo in Italia è diventato intollerabile ed è opportuna una profonda riflessione in quanto gli italiani si stanno sempre più facendo dominare dall’istinto e non dalla ragione. Bisogna evitare che il dissenso ai Governi si trasformi in odio profondo, perché si corre il rischio che alcuni potrebbero reagire anche con determinata violenza. Questo clima viene anche favorito dai media e da taluni personaggi (politici, Intellettuali, ecc.) che di volta in volta si schierano a destra o a sinistra secondo la convenienza, mentre stampa e talk show danno troppo spazi al gossip, alle indiscrezioni, a insinuazioni e altre notizie, usano un modo scientifico per nutrire i loro interessi e per persuadere, con discorsi o editoriali, con il solo scopo di ricevere applausi dai cittadini. E’ forte l’impressione di stare assistendo ad un indegno e indecente teatrino politico preoccupati più della propria visibilità che dei reali problemi, tanto da trasformare l’Italia in un cortile. E impraticabile anche l’idea che possa resuscitare una nuova Democrazia Cristiana (sembra sia l’idea di Renzi ) con il Partito della Nazione, perché sarebbe come uno spettro del passato che si aggira come una metafora su un fronte politico malcelato, venuto fuori da una seduta spiritica, pure la riedizione di Forza Italia che ormai è quasi un’ ombra sparuta e addirittura contraddittoria rispetto alla sua folgorante prima edizione. Ormai in Forza Italia c’è un problema generazionale e non solo, perché in realtà risulta immobilizzato e di fatto si espone a continue gaffe e prese di posizioni indifendibili e inattuali. L’unico interditore dotato di una solida preparazione da economista che gli permette di sostenere, anche con celata malignità, scelte politiche scellerate (come il patto del Nazareno) adottate e messe in campo da Forza Italia è il catto -socialista Brunetta. E’ già qualcosa ma non tutto per lo schieramento di centrodestra consapevole che non può presentarsi agli italiani facendo esclusivamente riferimento al nazionalismo provinciale dei suoi alleati post fascisti, e nemmeno dal radicalismo demagogico della Lega di Matteo Salvini, perché sicuramente alcuni malesseri interni emergeranno molto presto. Ci vogliono dei liberali moderati illuminati che siano capaci di dialogare con le culture laiche del paese e della loro modernità senza per forza cedere sul fronte dei principi liberali, devono essere in grado di battersi e confrontarsi con coraggio sui temi socioeconomici, aperti alle innovazioni tecnologiche se vogliono essere al passo coi tempi.
Oggi più che mai si avverte questa necessità visto che il confronto politico in Italia si è spostato quasi totalmente sulle diversità culturali e sui diritti civili più avanzati, tutte tematiche che pretendono analisi sociologiche meno astratte, meno legati a componenti sociali che risultano collegati a posizioni di retroguardia, perché il mondo intero sta velocemente cambiando, per cui tutta l’intera classe politica è giunta alla sua fine, specialmente le formazioni di destra che non riescono più a capire quale sia il centro dello scenario politico italiano, per cui viene fuori in modo evidente che l’elettorato essenzialmente cattolico liberale sembra essersi inabissato in attesa di tempi migliori, che chissà se mai arriveranno con questi chiari di luna. Quello che serve con una certa urgenza, è una nuova formazione formata da persone leali ed intelligenti provenienti da una tradizione culturale quale, quella del socialismo cattolico che ha sempre posseduto una fiera e propria nobiltà anche se è sempre stata minoranza nel paese, una formazione che potrebbe rilevarsi decisiva per l’attuale scenario politico in grado di opporsi all’attuale catto-renzismo imperante.
I contenuti e le idee valide ci sono e certamente non mancheranno, ci vuole solo la forza e il coraggio di iniziare.
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