Cartoline dall’Islanda X
Cartoline dall’Islanda
(Viaggio di Delfo Pozzi e Sofia Fresia)
X Mezza isola, da nord ovest a est (Holmavìk – Stöðvarfjörður)
|
Cartoline dall’Islanda
(Viaggio di Delfo Pozzi e Sofia Fresia)
X Mezza isola, da nord ovest a est (Holmavìk – Stöðvarfjörður)
|
Questa volta corriamo, ci fermiamo poco lungo la strada, vogliamo tornare rapidamente verso la nostra base nei fiordi dell’est per continuare i nostri lavori e assaporare l’ultimo mese di residenza. Per riguadagnare la statale 1 (quella che che fa tutto il giro dell’isola più o meno vicina alla costa: tranne che nei Westfjord) usciamo da Holmavìk per una strada diversa da quella da cui siamo arrivati: da quel momento ci immergiamo nei paesaggi più selvaggi e desolati che ci capiterà di vedere in tutto il viaggio. Scendiamo un fiordo, dopo venti chilometri di sterrato inciso con chissà quanta fatica lungo la costa, brulla, scoscesa e pressochè disabitata. C’è gruppo di case, al fondo del fiordo, davanti alle quali vediamo accatasti qualche decina di tronchi di qualche albero ad alto fusto: cosa rarissima in Islanda, dove anche solo l’apparire di un alberello è quasi un evento. Passiamo oltre il fiordo: sulla spiaggia che si apre davanti a noi, lasciati dalle onde, vediamo altri tronchi uguali a quelli della casa, grossi, bianchi e lisci, come arrivassero già scarnificati dal mare. Strani i capricci del dio vichingo, ma non meno della tenacia di questa gente.
|