Brindisi coi bicchieri colmi d’acqua

Brindisi coi bicchieri colmi d’acqua

Brindisi coi bicchieri colmi d’acqua

 Finalmente il faticoso percorso delle scuole elementari è finito e con esso sono finite le penose gite a San Bartololomeo del Bosco a veder mungere le vacche o alla Minitalia capitale italiana delle gite scolastiche e del più pacchiano cattivo gusto.

Ora siamo alle medie, sia pure inferiori e come democrazia vuole veniamo interpellati sulla meta dell’agognata gita scolastica che saremo noi democraticamente a decidere.

Bocceremo all’unanimità Siena e Pompei. Ci siamo preparati e i nostri predecessori ci hanno dato le dritte vincenti.
Unanimità nella scelta della Riviera romagnola con particolare predilezione per Rimini o Riccione.
Non che ci freghi molto del Tempio Maletestiano o del flirt tra Paolo e Francesca (su cui peraltro le nostre ottime prof dovranno venire preparate) nè tanto meno sui mosaici di Ravenna e sulla millenaria repubblica di San Marimo.
Quello che ci interessa è il “lussuoso” albergo attrezzato per gite scolastiche giovanili, debitamente predisposto per far reimbiancare le pareti delle stanze ad ogni gita scolastica.
A noi interessa il minuscolo night sottostante, pieno di ogni ben di Dio per noi adolescenti vogliosi di nuove esperienze e di nuove emozioni.
Lì ci hanno detto fanno musica a tappo fino alla mezzanotte. Che sogno!
Scatenarsi nel vortice della musica con la timidissima compagna di banco, mentre si deglutiscono a più non posso analcolici di ogni specie e grado.
D’accanto le terrorizzate insegnanti, soltanto una ammicca ad un  bagnino del luogo che nella stagione fredda da una mano al bar dell’Hotel. “Ma lenti non ne suonate mai?” Per l’amor di Dio, disco music a manetta.

M’immagino il top della festa, l’apice godurioso verso le 23.”

“Si va a nanna” comincia ad insinuare quella di matematica che avverte, da buona scienziata, il presentimento che tra circa un’ora il casino sarà ben lungi dall’essere debellato e i progetti trasgressivi si materializzeranno in un baccano infernale, che nè il personale dell’albergo (nerboruti bagnini in servizio invernale) nè i prof medesimi riusciranno a debellare. Un  bel sogno dunque senza rivolti sentimentali. A differenza di quanto mi raccontò mio nonno a proposito di una sua gita scolastica a Novi Ligure ( sì a Novi Ligure) a veder la fabbricazione di cioccolatini e caramelle, che ebbe il suo epilogo danzante in un periferico bar dove, al suono del juke box, con Sapore di sale a gogo, tre futuri e probabilmente illibati ragionieri si fidanzarono con tre future e presumibilmente illibate ragioniere. Dolcemente uniti a Novi Ligure per tutta la vita.

Ma per noi non sarà così, terminata la gita torneremo alla bella Riviera Ligure che ci ha dato i natali,  ma niente mini night d’ora in avanti. Soltanto torta di riso, se i nostri accoglienti albergatori ne hanno conservata ancora un pò.
 
UGO TOMBESI
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