Baarìa: la porta del vento

Baarìa: la porta del vento

Baarìa: la porta del vento

Baarìa: la porta del vento

Può capitare che un venerdì sera, cercando di ultimare la giornata che nel fine settimana potrebbe essere l’ultimo giorno lavorativo, per chi non lavora il sabato e la domenica…. 

Ci si inciampa per qualche millesimo di vita davanti allo schermo televisivo che in prima serata trasmette su canale 5 un film dal titolo“baarìa” di Tornatore che a dire il vero, se non fosse stato per la parola incompresa…..del titolo, non mi sarei soffermata e fermata un attimo, per capire di cosa si trattava….

La vita di molte famiglie italiane, per fortuna, è colmata dalle vite dei piccoli d’uomo, i figli, ma le immagini di questo cinema mi apparivano adatte solo ad un pubblico adulto!

Mi è stato così difficile seguire, e solo a spezzoni, questa pellicola che raccontava l’Italia di tempi passati ma non molto lontani……

 

                          Baarìa: la porta del vento, antico nome fenicio, Bagheria ,

il film racconta la vita nel comune siciliano a partire dagli anni trenta fino agli anni ottanta,seguendo la storia di una famiglia attraverso tre generazioni.

Il protagonista rappresenta la seconda generazione,attraverso il quale si vede l’evolversi del paese.

All’interno del film sono presenti riferimenti di mafia,al fascismo e lotte sociali post-belliche.

 

                                              Il finale è simbolico 

il bambino si risveglia dal sonno latente, e si ritrova in una Bagheria che non gli appartiene più perché inghiottita dal tempo che è trascorso,dall’urbanizzazione e dall’abusivismo edilizio soffocante del cemento, del traffico che attraversa Bagheria per lungo e per largo!

Il film è stato scelto per rappresentare l’Italia agli oscar……

                     La vita è uno schiocco di dita che il tempo,essendo circolare,

non solo non esiste ma se viaggi nel tempo e crei un’altra linea temporale,  questa non consente il famoso paradosso del figlio che se uccide il padre, questo non nascerà mai…al contrario esisteranno tutte e due le linee temporali  diverse senza paradossi…(EINSTEIN)

Riflessioni dell’ultimo venerdì novembrino…          c.barux 

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