Auguri

 AUGURI
Per la prima volta da molto tempo, un senso di nausa non mi attanaglia lo stomaco pensando al Natale

 AUGURI
Per la prima volta da molto tempo, un senso di nausa non mi attanaglia lo stomaco pensando al Natale
 
Quest’anno non ho vissuto la corsa all’ultimo pacchetto  e neppure mi importa del menù..eh, vi ho sentito voi..si che non cucino mai e trovo sempre tutto pronto, ma quest’anno è comunque diverso.
Non ho  ancora ben capito la ragione; se  finalmente lo prendo come un giorno qualsiasi, scevro dal balzello del “siamo tutti più buoni” e libero dalla frenetica corsa al regalo o se, al contrario, lo spirito del Natale è entrato talmente in me da rendermi finalmente libera di essere me stessa e non di indossare una maschera che, per convenzione, deve obbligatoriamente essere quella della felicità.

Troppo spesso con i portafogli pieni è stato facile regalare..ecco, lo svuoto un pò e ti incarto una qualsiasi cosa, che ritengo un tuo desiderio, e mi libero la coscenza.

Oggi invece, a tasche vuote, l’unico regalo a buon mercato è il dono di sè, un dono che, se dato sinceramente,è il più grande e il più bello che ci possa essere.
Nella letterina comparirebbero desideri più veri, più autentici ..voglio una briciola del tuo tempo per sentirmi leggere una favola, voglio uno scampolo del tuo tempo per ascoltarmi, voglio un’abbraccio sincero, voglio che partecipi per un solo attimo al mio dolore o alla mia gioia, desidero che tu  voglia fermare l’incedere delle lancette per concedermi  l’attimo che sempre fugge, il tempo necessario per abbracciarmi, guardarmi negli occhi e dirmi ti amo.
Se tutto questo fosse possibile, allora, scusate, mi scusi Babbo Natale che in questo periodo di crisi è l’unico a conservare il posto, ma dicevo..se tutto questo fosse vero, allora non avremmo bisogno del natale..se riuscissimo a donare tutto ciò ogni giorno sarebbe sempre il 25 dicembre.
In questo anno foriero di grandi cambiamenti per me, passato nello sforzo di tenere la testa a galla, nel tentativo di approdare su una nuova riva e nella consapevolezza che le cose importanti nella vita vanno oltre all’ultimo modello di cellulare ops scusate, smailphone ho pensato ad un regalo speciale per Voi; così, se volete, se vi sarà utile, ecco il mio dono-
E’ un piccolo manuale d’istruzioni..ragazzi mettetivi alla prova anche voi..capirete che non è un dono da poco..così per amici, parenti e conoscenti voilà..
quindi eccovi al mio regalo.
Mi sono fermata a pensare ai miei silenzi,  mi sono chiesta perchè sparisco per giorni e giorni fino a ricomparire spesso in momenti di necessità. La risposta che mi sono data, e non vuol essere una giustificazione, è che io non ho bisogno di testare la presenza delle persone a cui tengo attraverso una telefonata o una visita. Io so che sono presenti perchè lo  sono in me, perchè hanno un valore indipendentemente dalle telefonate o dalle visite fatte.. non conto i giorni dall’ultimo incontro come faceva mia nonna che mi appostrofava con un “lazzarona è 39 giorni che non ti fai vedere”.
Così, pensa che ripensa, sono arrivata alla conclusione che concedo agli altri la stessa libertà di manifestare palesemente o no che mi concedo io..non pretendo perchè io so che non sono le parole, le telefonate che contano ma quel che sta dentro e che non sempre trova una via giusta o facile, per uscire.
Quel che conta per me è fare parte di qualcosa, condividere un pensiero, un sentimento, sia dolore o gioia non ha importanza.
Così, amico/a caro, se tu capisci questo, se, al di là dei miei silenzi, mi dai fiducia e condividi pienamente e a fondo con me, se lasci da parte le convenzioni e apri il cuore, se capisci che i miei silenzi non sono un girare le spalle ma un vivere in solitario, se hai la voglia di capire che a volte il silenzio cela un dolore troppo grande da gestire e che tento tacendo di non affrontare, se hai la forza di non aver bisogno di me per ritrovar te stesso, se sarai in grado di vedermi  per quel che sono e non per quello che vorresti io fossi beh, se capisci tutto questo, allora puoi star sicuro che mi troverai sempre.
So che il mio è un banco di prova difficile..tutti noi amiamo essere gratificati dall’altro..io elargisco la mia presenza forse con troppa parsimonia..
Qualcuno potrebbe obiettare che il mio agire mi fa restare nell’ombra, sconosciuta ma questo per me non è un problema..non ho mai pensato che la quantità potesse sopperire la qualità
Ecco, avevo dentro tutto questo, forse è il miglior manuale d’istruzioni che io abbia mai avuto..te lo dono con gioia, fanne buon uso.

Ti abbraccio

Cristina Ricci

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