Albisola – Beffa alla FAC

Albisola, beffa nella fabbrica in crisi
 su Facebook impazza il concorrente

Albisola, beffa nella fabbrica in crisi
 su Facebook impazza il concorrente

LA CARNEVALATA on line di un industriale annoiato o, come sospetta qualcuno, un piano interessato? E’ un caso ancora tutto da chiarire quello accaduto ad Albisola Superiore dove un industriale milanese leader della ceramica, da qualche giorno animava con messaggi polemici una pagina Facebook dedicata alla Fac. La Fac è una delle fabbriche storiche di Albisola Superiore che produce tazzine da caffè per bar e ristoranti ed è da alcuni mesi in crisi.

Per i 150 lavoratori e le loro famiglie il dramma della chiusura è dietro l’ angolo. Tra le tante iniziative di solidarietà e dibattito c’ è quella della pagina Facebook. Dove compare un tal Aldo Profeta, giovane bancario di Sestri Levante che, con toni da convinto ambientalista, invita a stare attenti a speculazioni affaristiche. Benzina sul fuoco visto che tra le soluzioni c’ è la delocalizzazione oppure l’ offerta dell’ amministrazione alla proprietà di poter trasformare una parte dei volumi in residenze a patto di mantenere aperta la fabbrica. Il sindaco Franco Orsi, senatore del Pdl, si trasforma a questo punto in detective e scopre che Aldo Profeta non solo non esiste ma la foto che utilizza sul suo profilo è quella di un attore inglese, Peter Andre. Lo stesso Profeta, ieri, con un messaggio confessa: si tratta dei fratelli Riccardo e Roberto Sala titolari della Ipa, azienda milanese che guarda caso produce tazzine da caffè ed è concorrente diretta della Fac. I due spiegano che pur avendo avuto contatti non sono interessati all’ acquisto e che hanno voluto partecipare alla discussione in buona fede, interessati dal dibattito e dal destino degli operai: «In questo periodo abbiamo scambiato informazioni, raccolto ideee valutato persone: abbiamo tastato il polso al territorio». «Si sono resi protagonisti di una bufala clamorosa mentre 150 famiglie rischiano di perdere il lavoro – accusa il sindaco Franco Orsi – . Vorrei davvero capire le loro reali intenzionie mi auguro che se Confindustria ha un codice etico lo applichi per valutare il comportamento di questi loro illustri membri».

 

Marco Preve da La Repubblica

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