Albenga

Risposta di una lettrice a Bellamigo sulla “sindachessa terrona e berleghista
Albenga, grazie a Rosy, sta diventando “città vivibile”
E con la Lega Nord vige ordine, precisione, buon senso

Risposta di una lettrice a Bellamigo sulla “sindachessa terrona e berleghista
Albenga, grazie a Rosy, sta diventando “città vivibile”
E con la Lega Nord vige ordine, precisione, buon senso
Rosy Guarnieri

Come al solito la cattiva informazione dei media prevale sulle nostre piccole menti….

Mi riferisco all’ordinanza della “sindachessa” Guarnieri detta Rosy anche se il suo vero nome, Rosalia, tradisce una provenienza “sud-extracontinentale” e da qui l’assurdità del suo appartenere alla squadra nordica…

Ebbene, l’eretica ordinanza non si limita alle sole 10 righe focalizzate dal giornalista di turno e di parte, oberato da innumerevoli impegni e quindi incapace di schiodarsi dalla sua comoda poltroncina da pc per recarsi nella cittadina rivierasca a verificare come stanno le cose.(ad Albenga chi nun ha da fa nu ghe venga!)

L’ordinanza è mirata a combattere lo spaccio e la delinquenza più che a multare “assembramenti” di due o più persone che sporcano le strade e si lanciano in schiamazzi notturni (povera la signora incinta che coi suoi urli preparto rischia la contravvenzione per assembramento, in quanto incinta, e disturbo della quiete pubblica).

Tutti sanno che da anni Albenga detiene il monopolio dello spaccio, conquistato da extracomunitari, specie marocchini, e basta leggere la cronaca locale per notare che i nomi “nostrani” sono sempre più rari.

E in altresì modo suonava poco elegante divulgare l’idea nei dettagli in quanto la “terrona”, ops…Sindachessa, sarebbe stata ulteriormente etichettata come “terrona, berleghista e pure razzista”.

Bisogna riconoscere però, che ci sono anche tanti marocchini che si spaccano la schiena nelle serre per 3 euro l’ora (non in regola) e non c’è da stupirsi se alcuni di loro sono costretti ad arrotondare lo stipendio con “lavoretti” notturni!

Recandomi nella storica cittadina inquisita ho potuto constatare invece quant’è piacevole tornare a passeggiare tranquillamente di sera per quelle stesse vie e piazze vittime dell’ordinanza Guarnieri, e forse per un colpo di fortuna non mi è mai capitato di essere multata nonostante mi trovassi in stato di “assembramento”.

Decisamente Albenga coi suoi monumenti storici e i suoi bei negozi sta diventando una bella cittadina seppur coi suoi kebab e la popolazione multietnica.

Forse a qualcuno questa realtà da fastidio, forse a qualcuno che negli anni passati ha fallito questa “mission impossible”.

Gli scettici potrebbero fare un sondaggio, ma è un dato di fatto, aimè, che nelle città amministrate dalla Lega Nord vige “ordine e precisione”, buon senso (sì, proprio quello!) e soprattutto servizi.

Per prenderne uno a caso, facciamo l’esempio del reparto ospedaliero della maternità.

Se analizziamo la vastità del comprensorio ingauno, la distanza che lo separa da Pietra Ligure, a volte per arrivarci ci si possono impiegare anche 40 minuti, e la nuova grande struttura ospedaliera l’idea non mi sembra così blasfema.

Non il capriccio di veder stampato sull’atto di nascita “nata/o ad Albenga”, ma semplicemente il desiderio di dare un servizio!

Invece di sollazzarsi nel divertente giochino delle etichettature con la presunzione di sputar sentenze sarebbe più interessante recarsi sul campo di battaglia e verificarne le realtà.

E poi, chissenefrega dello sconvolgimento di una tradizione linguistica e giuridica millenaria: se il mantenere tale tradizione non ha cambiato le cose, ben venga una rimodernata. 

Giambello 

 

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