AD ALBISSOLA MARINA C’E’ UN’INTERESSANTE MOSTRA DEDICATA A ELISEO SALINO, BRILLANTE CERAMISTA E PITTORE ALBISOLESE DEL NOVECENTO

Tra le numerose mostre che vengono organizzate ogni anno ad Albis(s)ola, l’illustre centro della ceramica dove, con le sue tante fornaci ancora in funzione, i negozi specializzati e le opere all’aperto dei grandi maestri del passato e del presente, l’arte ceramica davvero la si vive in ogni angolo e a ogni passo e respiro, ne segnaliamo qui una in particolare. 
Ad Albissola Marina, lungo l’Aurelia (in Corso Bigliati) al numero 88, è, infatti, iniziata una piccola ma interessante esposizione gratuita che durerà fino alla vigilia di Natale, dal martedì al sabato dalle 10,00 alle 12,30 e dalle 16,00 alle 19,00 oltre a lunedì pomeriggio e domenica mattina. In essa sono proposte (anche in vendita: affrettatevi, se volete ammirarle tutte) alcune realizzazioni sia pittoriche sia ceramiche di Eliseo Salino, uomo la cui opera ha aperto l’arte ceramica a nuove visioni. 

Locandina

Salino (1919 – 1999) è stato uno dei numerosi artisti di fama nazionale e internazionale, gente del calibro di Asger Jorn, Agenore Fabbri, Lucio Fontana, Aligi Sassu e Giuseppe Capogrossi, per intenderci, attivi nel corso del ‘900 nelle fabbriche ceramiche Albissolesi e le cui opere sono oggi ricordate con almeno un’istallazione nella prestigiosa passeggiata degli artisti sul lungomare della cittadina rivierasca. 
Eliseo, nato al contrario degli altri proprio ad Albisola, località di cui può essere considerato, in ambito artistico, uno dei cittadini autoctoni più grandi, se non il più grande in assoluto, si specializzò in scultura ceramica a Faenza e all’Accademia di Brera a Milano, dopodiché iniziò l’attività, nelle vesti di apprendista formista, nel 1934 presso la manifattura albissolese “MGA” di G. Mazzotti, guadagnandosi con gli anni l’apprezzamento della critica, che gli procurò svariati premi a Monza, Pesaro, Faenza, Roma, Firenze, Milano, più o meno tutte città molto attive nella produzione ceramica, e altrove. 

Ceramiche

Le sue opere, plasmate e dipinte a mano, sono ricche di inventiva e di fantasia. Benché fosse prevalentemente un ceramista, Salino era interessato all’arte in tutti i suoi aspetti e con gli anni si dedicò anche al disegno pittorico e all’illustrazione. Le sue attitudini espressive e creative si estrinsecarono soprattutto in opere nel campo del fantastico. S’ispirò, infatti, alla mitologia e alla tradizione popolare e locale e in particolare alle streghe e al bestiario più o meno mostruoso della cultura medioevale, alle maschere e alle scene conviviali, anche se forse il tema suo più noto al grande pubblico resta quello classico del cavallo, animale riprodotto in svariate modalità. 

Dipinto

Si dilettò inoltre a realizzare caricature, disegnate con pungente efficacia, e opere in stile futurista. 

Nel dopoguerra fu direttore delle “Industrie Ceramiche Albisola” e nel 1958, insieme a Giovanni Poggi e Mario Pastorino, fondò ad Albissola Marina la “Ceramiche San Giorgio”, fabbrica attiva ancora oggi e che contribuì a rilanciare la presenza dell’arte contemporanea internazionale ad Albisola nella seconda metà del novecento. Nel 1968 realizzò un presepe forte di duecento figurine ceramiche per il Santuario di Arenzano. In Danimarca, inoltre, in collaborazione con Jorn realizzò per lo Stetgymnasium di Aarhus il più grande pannello in ceramica del mondo.
Sue opere sono esposte nei musei di Faenza, Firenze, Silkeborg in Danimarca, New York e Praga. Si trovano inoltre in numerose collezioni pubbliche e private in Italia e all’estero. E ora ne potete trovare anche in Via Bigliati, approfittatene.

Testo e foto di Massimo Bianco

Vaso

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