A 50 anni dallo sbarco sulla Luna…

A 50 anni dallo sbarco sulla Luna
Note per una demitizzazione dell’impresa Usa

A 50 anni dallo sbarco sulla Luna:

Note per una demitizzazione dell’impresa Usa

 La conquista della Luna è avvenuta con un programma frettoloso, per due terzi ad alto rischio incidenti mortali per gli astronauti (ne moriranno diversi in circostanze legate alla inesperienza tecnica e alla fretta, frutto quest’ultima dell’andare avanti ad ogni costo, trascurando ad esempio elementari principi di sicurezza come l’isolamento specialistico dei circuiti elettrici in presenza di ossigeno puro nella capsula contenente gli astronauti che in una occasione rimarranno mortalmente ustionati per un corto circuito. Il tutto era legato alla concorrenza con L’unione sovietica che era già molto più avanti tecnologicamente e quindi occorreva colmare il distacco). 

La spinta ad arrivare primi sulla Luna era anche dovuta alla popolarità del progetto che consentiva giochi politici di potere non indifferenti, basti pensare che i diversi Presidenti degli Stati Uniti succedutisi tra il 1956 e il 1969, nonostante le enormi spese del programma lunare , approveranno sempre le somme previste.

L’inutilità sociale e scientifica del progetto Luna è evidente, non ha dato alcun contributo al salto dell’umanità auspicato con il messaggio rilasciato nello sbarco dal primo uomo.

Nel campo tecnico legato al miglioramento delle comunicazioni terrestri e meteorologiche sarebbe bastato (come poi saggiamente hanno fatto) proseguire con le missioni orbitali intorno alla terra.

Gli astronauti del progetto lunare sono stati dei veri e propri eroi, martiri, kamikaze del proprio corpo, affetti da pulsioni di morte nascoste dietro un palese narcisismo di radice paranoica…

Martiri nevrotizzati dalla vita, ma con l’intelligenza pratica e i cinque sensi intatti…

Spesso infatti, e loro lo sapevano, il fallimento delle missioni in cui erano protagonisti, era dato, fino al primo sbarco sulla Luna, al 50 per cento, con conseguente probabile loro morte…

La conquista della Luna all’umanità non ha dato niente, solo visioni pallide di terreni aridi e morti…e così sarà similmente con Marte nei prossimi decenni …
E’ sempre una questione politica…

Molto meglio la poesia sulla Luna di Leopardi con zero morti e tanta passione immaginifica…

     Biagio Giordano  

 

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