La  campagna elettorale per le comunali di Genova si fa sempre più vivace, con scambi di accuse tra i candidati. Silvia Salis, candidata del centrosinistra, ha replicato con decisione alle critiche ricevute dal centrodestra, sottolineando l’importanza di un confronto basato sui dati e sui programmi.

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«È tempo di superare i toni paternalistici e concentrarsi sui fatti – ha dichiarato Salis –. Ad esempio, nel 2017 l’allora sindaco Marco Bucci prometteva il 70% di raccolta differenziata entro un anno. Oggi, il candidato Pietro Piciocchi propone di raggiungere il 67% entro il 2027, un obiettivo inferiore a quello di dieci anni fa. Attualmente, Genova è ferma intorno al 50%, una delle percentuali più basse nel Nord Italia».

Salis ha anche espresso perplessità riguardo al progetto di un termovalorizzatore a Scarpino, sottolineando la necessità di alternative più sostenibili. Una posizione condivisa dalla capolista del Movimento 5 Stelle, Tiziana Beghin, che ha ribadito l’importanza di rispettare le direttive europee sul ciclo dei rifiuti.

Anche i consiglieri regionali del PD, Davide Natale e Simone D’Angelo, hanno criticato l’amministrazione uscente, evidenziando i risultati deludenti nella gestione dei rifiuti e chiedendo maggiore coerenza nelle scelte future.

Sul fronte dei trasporti pubblici, Salis ha effettuato un sopralluogo sulla linea 1 degli autobus, una delle più problematiche della città. Ha ribadito l’impegno a mantenere la gratuità del servizio, accompagnata da un miglioramento dell’efficienza e della puntualità. Tra le proposte, la realizzazione di parcheggi di interscambio e l’implementazione di un sistema rapido su rotaia tra Brignole e Prato.

Durante la presentazione della lista del Movimento 5 Stelle, Salis ha sottolineato l’importanza di una campagna elettorale basata su trasparenza e partecipazione, auspicando un cambiamento positivo per la città attraverso una coalizione ampia e inclusiva.