Mirabilia

Gli israeliani avevano concordato un Cessate il Fuoco in tre fasi con Hamas, ma non ne hanno poi rispettato i termini.
La prima fase di 42 giorni, iniziata il 19 gennaio 2025, non ha avuto un seguito nella seconda e nella terza perché gli israeliani pretendevano che fosse prolungata.
La violazione era già nell’aria con l’avvio dell’operazione “Muro di ferro” in Cisgiordania, scatenata dopo soli due giorni dacché il Cessate il Fuoco era entrato in vigore a Gaza.
Cosa che è apparsa come una sorta di rivalsa per aver dovuto scendere a patti liberando numerosi prigionieri palestinesi.

Tuttavia Hamas non ha accettato la modifica in corso d’opera della cronologia dell’intesa, e allora l’IDF oltre a non ritirarsi dal Corridoio Filadelfia, ha impedito l’ingresso nella Striscia di qualsiasi aiuto umanitario e di beni di prima necessità, e ha ripreso le ostilità.
In particolare nella notte tra il 17 e il 18 marzo i suoi raid hanno provocato almeno 400 morti gazawi di cui circa 130 bambini.

Secondo Claire Magone, direttrice generale di Medici Senza Frontiere, “il personale di MSF […] si è trovato ancora una volta a dover affrontare un afflusso di vittime di massa, molte delle quali bambini.
In linea con quanto fatto dall’ottobre 2023, Israele ha scelto ancora una volta di punire collettivamente la popolazione di Gaza, con l’esplicita approvazione del suo più stretto alleato, gli Stati Uniti, colpendo con un’intensità mai vista dalle prime fasi della guerra”.
Una strage paragonabile per numero di vittime solo a quella del 17 ottobre 2023 quando un missile colpì l’ospedale di Al-Ahli.

Relativamente a tali raid, questo il peso che in Italia il TG1 e il TG2 gli hanno dato in termini di priorità per importanza:

Scaletta del TG1 delle ore 20,00 del 18 marzo:

1^ notizia: La telefonata tra Putin e Trump sull’Ucraina

2^ notizia: Il dibattito in parlamento sulla necessità e sui pericoli del riarmo

3^ notizia: La sicurezza dell’Europa come è intesa da Mario Draghi

4^ notizia: Il bombardamento di Gaza della notte precedente

Dopo è andato in onda un servizio sulla brutta abitudine degli italiani di non assicurare con seggiolini omologati i bambini sul sedile posteriore dell’auto.

Giudicando che una strage di oltre 400 persone, in parte raggiunte direttamente dai missili, in parte rimaste schiacciate dalle macerie, in parte bruciate vive, richiedesse un servizio meno sbrigativo di quello sviluppato in 3 minuti e 8 secondi dal giornalista, si è voluto reperire informazioni sull’altro telegiornale disponibile immediatamente dopo:

Scaletta del TG2 delle ore 20,30 del 18 marzo:

1^ notizia: La telefonata tra Putin e Trump sull’Ucraina

2^ notizia: La questione della difesa comune dell’Europa

3^ notizia: La salute del papa

4^ notizia: La giornata in memoria delle vittime del Covid-19

5^ notizia: Il rientro sulla Terra degli astronauti bloccati da 9 mesi nello spazio

6^ notizia: L’uscita nelle sale del film “U.S. Palmese” con Rocco Papaleo.

Forse la strage non c’è mai stata. E se c’è stata il TG2 non lo sapeva.

Fulvio Baldoino            

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.