Celebrati i 120 anni di storia della Società Canottieri Genovesi Elpis

Grande festa per la Società Canottieri Genovesi Elpis per i suoi primi 120 anni di storia; anteprima su “Canottieri Genovesi Elpis: 120 anni di gloria, passione e speranza”, il libro che ripercorre la storia sociale divisa in vari periodi.

“Questa è una realtà importante che festeggia 120 anni di passione, gloria e speranza”, dichiara il presidente della società Luca Bragoli, “ricordando che le istituzioni sono parte di noi e noi di loro. Quando si vince non è il singolo a trionfare ma il gruppo e tutto ciò è la forza della comunità; questo muove le persone e sono contento della festa di oggi. E’stato emozionante scrivere questo libro poichè ogni foto ha la sua storia e rivedo chi non c’è più; in questi anni abbiamo passato tanti periodi difficili ma se la società è rimasta in piedi lo dobbiamo alla nostra forza di unità e spirito di gruppo. Per noi è fondamentale avere qui la presenza delle istituzioni perchè l’Elpis è un’istituzione tra le istituzioni ed i ragazzi sono avviati allo sport; proprio qui, nel 1976, abbiamo avuto il primo campione italiano. La festa di stasera è una festa corale che ha un momento per ciascuno ed il libro racconta i valori che preserviamo ed affidiamo ai giovani”.

Parole simili da parte del sindaco di Genova Marco Bucci: ”La festa è importante per tutti e sono tante le persone che hanno ricevuto molto dalla società; gli atleti vogliono vincere e l’associazione vede tante cose. L’amministrazione valuta lo sport, chi lo pratica, gli impianti e le società; lo sport forma buoni cittadini insegnando che le cose si ottengono con fatica, gli avversari devono essere rispettati e che si vince tutti insieme creando rapporti forti con le persone. E’fondamentale supportare chi fa ed organizza attività sportive visto che nei prossimi due anni Genova sarà un punto focale dello sport; la prossima primavera arriverà l’Ocean Race mentre nel 2024 Genova sarà Capitale Europea dello Sport con più di 50 eventi. 120 anni è un traguardo importante ed occorre vincere come società”.

“L’Elpis è una realtà importante e durante la pandemia ha svolto attività a distanza”, prosegue l’assessore regionale allo sport Simona Ferro, “e lo sport ha in sè grandi valori. Tutti i bambini devono fare attività sportiva e questa realtà è importante per Genova; questo è un compleanno epico e la parola elpis significa speranza. Spero vivamente che la tradizione prosegua ricordando che questa è una delle società più vecchie di questo settore ed è un grande merito per la nostra Liguria”.

“La fondazione appoggia eventi e realtà come questa ricordando che il nostro contributo rende possibile raccontare una storia importante”, sottolinea Andrea Rivellini in rappresentanza della Fondazione Carige, “e spero che la società possa andare oltre i 120 anni. Lo sport è una palestra di vita ed è molto importante anche per i diversamente abili che, in questo modo, si sentono uguali agli altri”.

“Da sempre seguo il mondo della vela ma ho tanti amici canottieri e mi sento di dire che questo è uno sport formativo”, sottolinea Antonio Micillo, presidente del Coni Liguria, “e 120 anni sono una storia lunga che segna la città. L’immagine di Genova è cambiata nel corso degli anni e questa realtà deve essere motivo di orgoglio in tutta la regione; la festa è importante così come la società che è storica e non si ferma mai. I circoli hanno fatto la storia della città anche come tessuto sociale e spero che l’Elpis possa continuare così”.

“Questa è stata una bellissima esperienza poichè si aprono i ricordi e si vede che la città è cambiata”, evidenzia Gabriella Massaferro, “ma è stato difficile raccontare le foto perchè molti scritti sono andati persi”.

“Gli anni 70 sono stati un periodo di crescita e cambiamenti”, ricorda Mario Rosso, “e qua si è creato un gruppo di persone che ha la passione come forza trainante. Sono contento di essere qui dicendo che quando ero nella società quest’ultima stava rinascendo ed ho vissuto tante opportunità con l’Elpis nel cuore; è bello tornare qui, vedere che la società cresce e ci sono tanti giovani. E’bello raccontare il periodo in cui ero presente nella società e facevamo le trasferte su un vecchio bus dormendo in tenda”.

“Qui ho trovato un ambiente sportivo nel senso più nobile; Elpis è una persona viva da 120 anni e tramanda i valori attraverso le persone che li insegnano ai giovani. Quello dei primi anni 2000 è stato un bel periodo e mi sono avvicinato alla società per caso; con Elpis ho vinto la mia prima gara a Prà ed ho deciso di continuare. Questa realtà mi ha sempre supportato e nel 2001 sono diventato campione”, conclude Davide Pignone.

SELENA BORGNA

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