La Poesia, Savona e chissà mai dove sta la parte del torto.

Finalmente le acque si sono calmate dopo la violenta tempesta di promesse, giuramenti, faccioni in ogni angolo, vele improbabili e miliardi di Io, degli ultimi 3 mesi.
Ora c’è la calma apparente di un lavoro più riservato.
Signor Sindaco non l ‘ ho votata e lo dico senza falsa vergogna e soprattutto senza scusarmi. Di cosa poi? Avrei voluto un altro al suo posto, ma ora il trono (meritato) è suo.
Il mio non votarla però è stata una sorta di forzatura che mi sono imposta. Lieve, ma presente. Una anomala inquietudine.
Non so perché ma a guardarla negli occhi, seppur sulla carta umida e arricciata di un manifesto devastato dalla pioggia, sento e, ripeto, sento fiducia.

Manifesto rovinato dalla Pioggia

Percepisco una protezione sincera e la volontà di farne buon uso.
Per questo mi viene da dirle: non ascolti chi (e ci sarà sicuramente), dopo pochi mesi di lavoro si sentirà in dovere di dirle: beh? Tutto qui?
Ecco. Non ascolti anche se so che ascoltare e pensare sono due azioni che non si riescono a fermare.
Quantomeno congeli. Anche il cuore, se è necessario e lasci ogni critica sotto una coltre di neve che si scioglierà a primavera.
E giuro: io non l’ho votata.

Giorgio Caproni

Amo Giorgio Caproni. Poeta non molto conosciuto. Peccato.
Ci pensi lei a rendere di nuovo vivi i grandi pensieri e i grandi pensatori. Loro non passano di moda. Recentemente, di Caproni, ho letto una poesia che mi ha fatto venire in mente lei. Subito. E perché mai? Per spiegarle perché non l’ho votata.
” Tagliamo corto: la ragione è sempre dalla parte del torto”.
Credo che il poeta intendesse la ragione come presunto buon senso e capacità di mero pensiero razionale. Io, pur essendone completamente convinta, ho pensato, forse sbagliando che la ragione sia sempre dalla parte della ragione, ma non è così.
Quindi innalzando la ragione come entità infallibile, probabilmente ho sbagliato, ma, forse, potrò ammirare una rinascita malgrado me e grazie ad altri.
Elargisca poesia ad una città assetata, accenda una musica di sottofondo che ingentilisca gli animi, soccorra, allentando le catene burocratiche, tutti coloro che hanno sofferto di più in questi ultimi due anni dove anche l’ira degli Dei riuniti non ha avuto pietà.
Dia nobiltà e visibilità a ciò che si crede morto e dimenticato. È questo suo non potere più mutare che lo rende eterno. Savona è ricchissima di meraviglie soffocate.
Ne saranno tutti felici e confortati.
La poesia è un prodigio perché, da qualche parte, in qualche verso da cercare e scoprire ci siamo noi.
Magari in una molecola lontanissima, ma ci siamo.
Ci siamo sempre e ci siamo tutti.

Loretta Ramognino
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