I pionieri dell’industria savonese

I PIONIERI DELL’INDUSTRIA SAVONESE

Nicola Bartoli e

Francesco Bourniquez

I PIONIERI DELL’INDUSTRIA SAVONESE

 

BARTOLI NICOLA

Bartoli Nicola, (1825-1881), fu l’animatore e l’abile imprenditore che seppe gettare, nel 1864, le basi dell’azienda che doveva raggiungere importanti affermazioni in campo internazionale: la N. Bartoli e C. Fu il primo e per molti decenni l’unico stabilimento italiano in grado di effettuare la fabbricazione delle storte per gas luce, di cui arrivò a monopolizzarne, verso la fine del secolo scorso, la produzione. Costruiva inoltre traguardi, valvole, pezzi speciali per forni ed officine a gas, antimonio, e mattoni speciali per stabilimenti metallurgici, per forni per calce e cementi, per vetrerie ed officine di prodotti chimici. Importava argille refrattarie e grès dalla Francia ed esportava su mercati internazionali, soprattutto verso la Grecia e la Turchia. Nei primi anni del 1900 lo stabilimento si trasferì in via Falconi, su un’area di 15.000 metri quadrati con 150 unità di manodopera. Ottenne diverse 23 onorificenze: medaglia d’oro a Milano nel 1881, a Torino nel 1884, a Palermo nel 1892, quella italo-americana nel 1892, Gran diploma d’onore a Savona nel 1897, a Torino nel 1898 e a Parigi nel 1900. Nel 1931 si trasformava da società in nome collettivo in anonima. Nel maggio del 1956, dopo 92 anni di continua attività, venne definitivamente posta in liquidazione e nel 1964 cessò l’attività, dopo una grave crisi durata vari anni e per l’esproprio dei terreni per la costruzione della nuova stazione ferroviaria di Savona-Mongrifone.  

Nicola Bartoli nel 1850 si associava al francese Francesco Bourniquez, nella direzione della fonderia in ghisa da quest’ultimo fondata e ne allargava così il campo d’azione iniziando anche la lavorazione dell’ottone.

 

 

Illuminazione a gas

 

BOURNIQUEZ FRANCESCO

Nel 1840, Francesco Bourniquez, ex ufficiale delle truppe napoleoniche, giunto in Italia al seguito dell’esercito francese, rilevò una fonderia in bronzo situata in Torino e vi impiantò una moderna fonderia in ghisa che fu la prima della Liguria occidentale. L’intraprendenza e l’iniziativa di Francesco Bourniquez portò in pochi anni questa industria ad una rapida e meritata fortuna: nel 1858 occupava 26 operai e trattava 3000 quintali di ghisa inglese al forno cubilot. Una decina di anni dopo la fondazione, al Bourniquez si associò il savonese Nicola Bartoli e la fonderia allargò il campo d’azione iniziando anche la lavorazione dell’ottone. 

Nel 1846, all’Esposizione in Genova, Francesco Bourniquez otteneva una citazione favorevole per un lavoro in ferro fuso e ghisa; all’Esposizione di Savona nel 1864 gli venne assegnata la medaglia di rame; alla Esposizione della Società Economica di Savona nel 1897 otteneva la medaglia d’argento per «cucine economiche, stufe ed uno stemma della città di Savona, tutti getti in ghisa ben riusciti». La fonderia arrivò ad impiegare oltre 40 dipendenti. Cessò la lavorazione nel 1952. 

 

Tratto da  STORIA DI SAVONA di Nello Cerisola (editrice LIGURIA) e SCHEDARIO UOMINI ILLUSTRI IN SAVONA di  E. Baldassarre e Renato Bruno (A campanassa)

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