Giro della Padania

L’Italia va a puttane, la Lega in bici
 e gli italiani sventolano bandierine tricolore

 L’Italia va a puttane, la Lega in bici
 e gli italiani sventolano bandierine tricolore 

 

A parte che la Padania non esiste ma esisterà.

Esisterà sui libri di storia dei nostri posteri e sarà indicata come quella regione, nelle cartine geografiche, che è bagnata dal Po.

Non importa chi ha tirato fuori per primo questo nomignolo, non importa da chi è stato scopiazzato, ma mettetevi bene in testa che la Padania è una realtà.

 Anche il suo simbolo che hanno chiamato “sole delle Alpi” è scopiazzato (fiore della vita o rosa dei pastori e altre denominazioni comunque risalente all’ottavo secolo).

A Loano sventolavano un cartello con su scritto ” la Padania non esiste” e il nostro sindaco Pi-gnocca si è gongolato nel farsi fotografare coi contestatori, per altro educati e silenziosi, esempio che dovrebbe essere per tutti, di come si fanno le contestazioni.

Ad Andora invece darei il premio per la contestazione più simpatica capeggiata da Paolo Tosi, comunista DOC Loanese: “l’Italia va a puttane, la lega in bici”! A chi fosse sfuggito, è una vera chiccheria.

Ma come non negare una verità così sacrosanta scritta da un idraulico di buona famiglia?

L’Italia va a puttane, la lega in bici, ma soprattutto con quale coraggio gli italiani si perdono a sventolare bandiera tricolore?

Siamo un’ Italia unita noi? No!

Siamo un’ Italia di pensionati, invalidi civili e parassiti.

 Siamo caratteristici: ci basta tirar l’acqua al nostro mulino, raccogliere una manciata di farina per fare la nostra pagnottella e basta così.

Come ha detto una loanese l’altro giorno (sulla falsa riga del Presidente del Consiglio Berlusconi che aveva apostrofato gli italiani dei coglioni), reagendo alla notizia che il governo grazia i parlamentari col doppio stipendio, la signora precisa che è “per la gioia dei lavoratori italiani perchè in Italia solo i coglioni lavorano”.

Non male come osservazione, infatti gli italiani lavorano e i politici italiani si godono i frutti.

Questo sistema mi ricorda un pò la santa casta della chiesa che pur di fare soldi nel 500 tassava il pesce, il grano e perfino il sale!

Con questo sistema gli anti-padania parlano di tricolore?

Paolo Tosi

Sorrido! La Lega Nord, che negli ultimi anni non è stata in grado di mantenere i suoi propositi, e ragion per cui ha perso un pò di adepti, per tornare alla ribalta si è inventata un giro ciclistico, da precisare che la Lombardia è un pò la culla del ciclismo, poteva organizzare una regata, ma sarebbe stato ancora peggio, anche se Tosi avrebbe potuto scrivere “L’italia va a puttane e la lega va a bagno”, oppure, poteva organizzare uno slalom gigante con slogan “l’Italia va a puttane e la lega in bianco” ecc.ecc., ma sta di fatto che l’idea del giro in bici marcato verde è stata un’ideona.

Non ho ben chiaro perchè, se è il giro della Padania, sia passato in Liguria, però potrebbe aprirci una strada e farci venire l’idea di fare una regata sui Navigli, con il colore della maglietta rosso anzichè verde e con lo slogan “l’Italia va a puttane e il PD va a DiCo”  o qualsivoglia altro slogan. E sperare che non ci sia il coglione di turno che prende a remate  un partecipante alla gara perchè vi partecipa.

Al di là delle bandierine tricolore sventolate con orgoglio (ma forse proprio perchè l’Italia va a puttane?), è assurdo prendersela con uno sportivo che l’unico suo impegno è quello di gareggiare, lo sportivo non è lo stato italiano.

Ma tornando al Giro della Padania che è passata anche per Loano, e per l’occasione hanno chiuso tutte le vie d’accesso al centro dalla mezzanotte del giorno prima, hanno aggiustato le telecamere e hanno dato concessione ai furgoncini che vendevano a caro prezzo ombrelli, cappellini e magliette del giro (a proposito di Lega e nord e sud,  chi vendeva era un napoletano che strillava al megafono!!! Altro che razzismo!!!), può essere, che facciano come i romani con le cascate delle Marmore. Può essere che noi non lo sappiamo, ma forse c’è un progetto che devia il Po in Liguria…e non sarebbe inverosimile, i nostri ingegneri, quelli del porto tanto per intenderci, sono in grado di fare un’opera del genere, tanto che ci vuole, i soldi ce li mettiamo noi e poi, sarebbe più comodo andare a fare una regata in “Padania”, non dovremmo usare i carrelli per le barche e pagare l’autostrada…a no!!… tra poco metteranno anche il telepass per i fiumi….

Giambello

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