BUON NATALE!

BUON NATALE!

BUON NATALE!
Che dire di questi giorni? Buon Natale!
E’ ciò che si sente dire ovunque. Lo pronunciamo incontrando gli amici, salutando i colleghi di lavoro e i conoscenti.

Spesse volte diventa un augurio fatto in modo poco consapevole, un po’ scontato, perché gli altri se lo aspettano e allora non ci costa niente e troppo spesso non se ne conosce il vero significato e si è convinti che  si riferisca solo alla giornata di festa dove ci si abbufferà, sarà perdonata qualche bevuta di troppo, si scarteranno regali e regalini, si giocherà in compagnia e magari si partirà per la prima settimana bianca o per qualche crociera.

Buon Natale! E’ ciò che vorrei dire anch’io.

Ma il mio augurio vorrei che andasse soprattutto a persone speciali, spesso comuni ma che comuni non sono.

 

 

Buon Natale quindi, a tutti quegli assessori regionali all’ambiente che non si accontentano di vincere discutibili premi per  acquisti verdi per convincersi e convincere i cittadini che la qualità dell’aria della propria Regione sta migliorando, dove sembrano in crescita inverosimilmente anche le energie rinnovabili, pur sapendo di avere recentemente approvato un disastroso ampliamento della centrale a carbone che da quarant’anni danneggia indiscutibilmente la salute e l’ambiente di un troppo vasto territorio.

 

Buon Natale a chi vive non potendo fare a meno di  respirare monossido di carbonio, ossidi di zolfo, polveri PM10 e più sottili e a chi ha perso  propri cari o amici in questa strage silenziosa che si sta consumando nei Comuni del savonese, sotto gli occhi colpevoli di chi deve vigilare e non lo fa, deve denunciare e non lo fa e di chi deve tutelare e non lo fa.

Buon Natale a tutti quei funzionari dell’ASL 2 che hanno almeno il buon gusto di non dichiarare che a Savona non esistono criticità sotto il profilo sanitario e a coloro che in Procura faranno in modo che un’inchiesta, quale quella sull’inquinamento  provocato dalle emissioni da combustione di carbone, non abbia un percorso ancora troppo lungo e a chi in qualsiasi modo si oppone alla produzione di energia di un’azienda che continua ad utilizzare gruppi obsoleti e AIA provvisorie.

Buon Natale a chi non deve necessariamente fare video o interviste televisive per dimostrare il proprio impegno per l’ambiente e la salute, a chi invece di mettere la faccia mette il cuore o la testa nelle battaglie.

 Buon Natale, quindi, anche a quegli albisolesi che non buttano, con ignobile menefreghismo, i loro rifiuti nei cassonetti del Comune vicino e diligentemente  collaborano al ”porta a porta” facendo progredire la raccolta differenziata, così come è accaduto a  comuni più virtuosi quali Garlenda, Villanova d’Albenga e molti altri.
 

Buon Natale anche a quei Sindaci che prima di approvare varianti urbanistiche al fine di collocare un nuovo insediamento industriale nell’area di una cava su un torrente, verifichino la situazione ambientale del sito dove altre industrie come cementifici, bitumifici e la cava stessa potrebbero aver compromesso. A Sindaci che contrastano lottizzazioni soprattutto industriali a ridosso di torrenti che a livello idrogeologico sarebbero, invece, solo da tutelare. Che non cavalchino fallimenti di aziende per far meglio digerire l’ennesima mega-speculazione edilizia e consumo di territorio.

 

Buon Natale a chi, a Savona e in tutta la Provincia, è consapevole che il territorio sia lacerato da un numero incredibile di ferite e sta cominciando a pensare a una conversione ecologica e sociale del sistema produttivo e dei tessuti urbani con la consapevolezza che nelle aziende e nelle aree più colpite a livello occupazionale la conversione ecologica è spesso l’unica alternativa praticabile, dove le aziende non torneranno più ad aprire e a riassumere per produrre le cose come una volta.

 

Buon Natale a quei cittadini che hanno cominciato a riempire di significato il tema della conversione ecologica e sociale del sistema produttivo e dei tessuti urbani da recuperare, riqualificare e riutilizzare nei loro spazi dismessi. Che sognano e sperimentano, tra pratiche e teorie – tutte da sviluppare, reinventare e intrecciare – come fare un mondo nuovo. A quei cittadini e movimenti, interessati a percorre sentieri inediti, quelli dei progetti di recupero e autogestione di imprese con la riconversione produttiva, ma anche a discutere l’idea tradizionale di lavoro e a mettersi in gioco subito per restituire spazi abbandonati ai cittadini e non più sotto forma di cubature di cemento.

 Buon Natale a chi si è stufato della pacatezza del falso confronto democratico , in un sistema politico che necessita invece di un’energica sferzata di rinnovata pulizia, di chiarezza incondizionata, di trasparenza e onestà. Che si batte contro la corruzione che in Italia è diventata patologica, endemica, accettata, subita con stanchezza e apatia. Che ha deciso d’indignarsi sentendo l’esigenza morale economica e politica di rifondare la Repubblica Italiana e a chi pensa sia giusto togliere dignità al potere quando esso toglie dignità, comportandosi in modo illegale e immorale, violando la comune e condivisa immagine morale dell’uomo e del rapporto di cittadinanza.

Buon Natale a chi combatte concretamente tutte le mafie  e a tutti quegli avvocati che non si prestano a diventare informatori delle stesse, passando carte riservate della Dda, inerenti delicate indagini in corso.

Buon Natale a quei Sindaci per cui è inaccettabile  da parte del funzionario pubblico ricevere denaro o vantaggi per ottenere o ritardare od omettere un atto d’ufficio o per compiere un atto contrario ai doveri d’ufficio e che sono convinti che la corruzione sia parziale e ingiusta, perché implica che un soggetto investito di una funzione pubblica favorisca qualcuno  a danno di coloro che hanno uguale diritto a una prestazione, e che sia irresponsabile, sia perché è nascosta , sia perché consiste nel reciproco adattamento di due debolezze: quella di una sfera politica ammalata e quella di una sfera sociale che non si assume responsabilità politiche dirette.

Buon Natale a studenti e professori che uniti si battono contro i tagli che penalizzano  la scuola pubblica e contro quella che sembra essere un amara realtà di un destino generazionale. Chi non può godere dei privilegi di un élite o dei figli della casta e che sa che deve lottare per difendere la scuola e il futuro di una nazione, controbattendo con intelligenza e impegno a chi li ha definiti una generazione perduta e a chi li ha rimproverati definendoli “schizzinosi”, “fannulloni” o “bamboccioni”.

Buon Natale a chi non accetta passivamente che l’indignazione diventi l’anticamera della rinuncia, dell’apatia dagli effetti politici pesantissimi, ma che sia una protesta attiva dove  l’indignazione si trasformi in un’arma direttamente politica, dove l’insofferenza prende  forma così come  il risentimento per le speranze tradite e per i diritti perduti.

 

Per tutto questo il mio regalo è quello inviatomi da amici che in Italia si battono per una nuova qualità della vita. E’ quello che è stato definito il più bel discorso politico del mondo, che ci fa ancora sperare che il pianeta può sperare….

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BUON NATALE

Antonia Briuglia

 

 

 

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