Brindisi: le bestie si annidano ovunque

Brindisi: 
le bestie si annidano ovunque

Brindisi: le bestie si annidano ovunque

 

Oggi parlare di politica dopo la strage di Brindisi sarebbe una mancanza di rispetto verso i famigliari della ragazza uccisa e di tutti quelli degli altri ragazzi colpiti da una barbarie mai vista in questi termini.

Si resta senza parole di fronte a fatti di tale gravità.

Non si sa che dire perchè mai era successo che una scuola fosse colpita da tanta violenza.

Non si sa la matrice, sarà importante indagare, ma resta il fatto che come sempre sono degli innocenti a pagare il prezzo più alto.

Sono sempre i più deboli, i giovani, gli anziani e tutti coloro che hanno perso quel lavoro già povero che gli permetteva di sopravvivere anche se a stento.

Ma davanti ad una scuola vedere scorrere il sangue di ragazzi inermi, ragazzi che studiano e che nella cultura cercano una via d’uscita per costruirsi un futuro in questo mondo violento e irrispettoso di ogni moralità.

La politica, non da buoni esempi in questi tempi bui.

La più grande sconfitta per la delinquenza è avere un mondo colto, e a questo che mirano i ragazzi che studiano, spesso tra mille sacrifici, tra rinunce dei loro genitori.

Una società ignorante è meglio controllabile di una società colta.

La criminalità pesca proprio lì, nell’ignoranza.

Per questo le nuove generazioni vogliono crescere culturalmente, per non essere schiave di altri, per non restare incatenate allo status quò, per vincere la loro sfida.

I ragazzi di oggi ce la faranno.

E quei martiri di Brindisi meritano il rispetto di tutti

Domenico Maglio

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