Alassio

La villetta agricola Galtieri e mamma Francesca
Alassio, la “banda suona il Puc” per un’opera di bene
Ultima ora: il progettista (Lanteri) a Imperia accusato di concussione

La villetta agricola Galtieri e mamma Francesca

Alassio, la “banda suona il Puc” per un’opera di bene

Ultima ora: il progettista a Imperia accusato di concussione

Alassio –  Godereccio, mi trovo ad Abu Dhabi, ricchissima capitale degli Emirati Arabi Uniti. Soggiorno in un sette stelle lusso, con tanti uomini d’affari di mezzo mondo. Con me c’è un fior di big d’affari savonese. Lui in missione la “guerre & argent”. Io “re dei diavoli terrestri”. Ci siamo letti, entrambi, gli articoloni, paginate, de La Stampa ed il Secolo XIX.  Edizioni Savona.

Ci informano: “Alassio, lo sgambetto dei trombati. Consiglio comunale inutile, la maggioranza si è presentata in aula con soli sette consiglieri” di Luca Rebagliati.

“Ha perso la città in un momento di crisi economica. La mancata approvazione delle varianti al Puc e della pratica dei Bagni di Mare penalizza il turismo” dell’inviato Stefano Pezzini.

Belfagor che ha piazzato ad Alassio cimici in ogni dove, lascia perdere il “Teatro” sogno irrealizzabile? Il depuratore matassa inestricabile? Il Grand Hotel infinita fonte di guai?Il caso spiagge comunali spada di damocle (e di mazzette?).

A me interessa, in comunione spirituale con l’amico e collega Sandro, gran capo del transatlantico La Stampa,  di Liguria e giornale più letto nel savonese, una sola grande cosa. Irrinunciabile.

Vogliamo il bene di una famiglia alassina (origini calabresi) che è impegnata, tra il disinteresse della comunità, a realizzare un sogno. Si chiama variante al Puc da E 2 inedificabile (oggi), a CE5 edificabile (consiglio comunale permettendo).

(Vedi allegato  a fondo pagina…)  la pratica urgente, inviata all’attenzione di Belfagor e del mio ‘uomo d’affari’.

L’area è segnata in rosso,  si tratta del terreno di Francesca  Ieria, scheda  n.025, n. protocollo 24061, data 24 ottobre 2007. Tipologia AA. Ambito Distretto Aa2, zona urbanizzazione E2, foglio catastale 13, particella 461-463. Sintesi delle richieste: Realizzazione casa unifamiliare e modifica destinazione urbanistica da….”.

Sintesi della risposta del Comune alla signora Ieria: “La modifica della zona urbanistica da E 2 a CE, oppure E1 non rientra in una limitata correzione per una migliore corrispondenza con lo stato dei luoghi e con le particelle catastali e inoltre,  comportando un incremento del carico insediativi, implica  una variante non realizzabile attraverso un aggiornamento ex articolo 43. Per tali ragioni la richiesta non è inserita nel PA”.

Gianni Aicardi

Un diavolo della forza e di appartenenza ai “fratelli muratori” quale è Belfagor, questo modo di rispondere ai cittadini, tutto burocratese-tecnicistico fa venire l’orticaria, la bile. Anzi, mi ribello subito e tutti devono sapere, ad Alassio. Ricchi e poveri, furbi tanti e scemi (quanti?).  Basta con il partito dell’anticemento, che fa collezione di sconfitte a raffica. Da anni e fa danni.

Noi belfagoriani vogliamo il benessere, lo sviluppo, diamo una mano, se non bastano due, a chi vuole costruirsi la casetta. Per piccolina che tu sia…

Belfagor denuncia, inoltre,  un vero e proprio ricatto “anti Angelo”. Sono spaventati, come tutto fa supporre, che sarà il degnissimo successore del mio conte Marco, al secolo Melgrati. L’architetto degli umili e dei vip, turnacci di lavoro per accontentare tutti i clienti in arrivo da mezza Italia. Costretto ai costosi sigaroni cubani!

I cittadini benpensanti di Alassio, il popolo degli elettori di destra (tantissimi), di sinistra (pochissimi e sfigati) devono sapere che lunedì notte, 18 aprile 2011, hanno commesso un delitto. Doveva essere “benedetta” l’area della infaticabile (senza ironia) albergatrice Francesca Ieria.

Con i poteri che solo Claudio (il Grande imperiese) e Belfagor possono vantare, avevamo ordinato al reggente Gianni, detto Aicardi, ma pure al simpatico Marco, detto Salvo, di fare il possibile affinché prevalesse la legge dei giusti. Si alla variante, un meritato riconoscimento alla schiopettante ex presidenza dell’Unione Provinciale Albergatori della provincia di Savona che ha fatto fare una salto di qualità storico alla categoria tutta, da Varazze ad Andora, con relativo entroterra alberghiero.

Belfagor non lascerà nulla di intentato perché in un “momento di grave crisi economica, la mancata approvazione  delle varianti al Puc  non arrechi un danno all’intera comunità alassina, ammoniva il mio protetto Stefano Pezzini. Dopo aver ricevuto il “pass” dell’inferno dal mio socio Sandro, detto Chiaramonti. Un terzetto che può vantare un feeling di lunga data col nostro Angelo, detto Galtieri.

Io, diavolaccio dalle sette vite, so che nella paginata della Stampa era anche riprodotto il materiale che oggi mettiamo a disposizione dei lettori navigatori di Trucioli Savonesi. Il blog dei poteri forti, della fratellanza massonica (non affaristica o formaggia a buchi).

Notizia del Puc (non ad personam) che non si è potuto leggere, su La Stampa, per colpa del formato ridotto e della pubblicità dei Percorsi del gusto. Potevano mettere “i percorsi delle aree edificabili ed inedificabili”, noi che abbiamo unito tutti i nomi  utili per le elezioni. La gente deve sapere chi sta con i buoni e chi con i cattivi. Chi diffama, chi insulta, per strada, in preda all’ira, i giornalisti professionisti.

Chi vuole uscire dalla crisi e chi rilancerà il turismo del cemento buono, grazioso,  benefattore, capace di attirare flotte di visitatori italiani e stranieri. Clienti di qualità elevata. Per far rivivere i bei tempi nelle eroiche strutture alberghiere e nei bar, degni di tale nome, con camerieri e baristi finalmente in divisa, da paese civile. E servizi igienici non da terzo mondo.

Mi fanno, infine, ridere quelli che in tivu e su giornali prestigiosi  si riempiono la bocca col “ritorno, la riscoperta degli orti in città”. Come a Milano, a Savona, Genova. Cosa credono di trovare ad Alassio? Solo cemento e neppure un fazzoletto di verde in centro o nell’immediata periferia?

Qui , nella Baia del Sole, baciata dal clima e dal mare, l’orticello ha sempre avuto priorità ed il rispetto dovuti. Di orticelli coltivati a dovere, con buona rendita, sono piene le cronache, le banche, i portafogli. Forse i confessionali.

Senza orticelli non si va ormai da nessuna parte. Belfagor è d’accordo, per questo tifa pro partito della legalità degli orticelli. Tifa per Angelo Galtieri sindaco anche se non vuole lasciar costruire a Punta Murena. Ricordate le battaglie ambientaliste della signora Avetta, di quel bravo frate? Chi sarà mai il grande artefice della valorizzazione del parco? Non fate nomi per favore, sono sconosciuti!

 Belfagor è per le varianti urgenti, urgentissime al Puc, senza rinvii e ricatti, in zona Cesarini.

Si può seguire l’esempio di Loano, la città prima in classifica per iniziatiava privata ha detto il primo cittadino di questa provincia. In periodo elettorale, la quarantena dei 45 giorni, è  stata brillantemente superata senza grossi ostacoli, in consiglio comunale, alle prese con l’edilizia. Ma a Loano c’è un’Angiolone colosso e potente, ridarolo, barzelettiere. Non già l’agnellino Marco di Alassio.

Qui, ad Alassio, fanno melina, ma Belfagor ho preso nota di tutti i nomi dei sudditi indisciplinati e vedrete la punizione esemplare. Sbattuta in prima pagina la prossima domenica, sempre su Trucioli. Sarà una grandissima sorpresa, presente Lele Mora e ….

Parola di Belfagor, unico diavolo vero di Alassio, ora nel paradiso fiscale di Abu Dhabi. Inviato speciale delle agenzie d’affari.

Belfagor  

E’ Pasquetta, da Imperia ricevo: caro Diavolo, re dei contaballe, ti segnalo che il progettista scelto ad Alassio, casetta Ieria, è l’architetto Luca Lanteri che i giornali imperiesi, nel dicembre scorso, hanno descritto a lungo (ma anche Rai 3) per un’accusa di concussione (respinta e negata dall’interessato) quale assessore all’urbanistica di Imperia, Pdl, dimissionario, per colpa di diffamatori professionisti e Pm rossi, come a Milano.

Lanteri, ad Alassio,  chiamato a progettare in località San Gerolamo-Collemar, su un’area di 2800 mq. per 8 mila mc?

Caro ex, non poteva scegliere un ‘cliente’ che non fosse candidato sindaco di Alassio? Riveli, prima che sia troppo tardi, come e perchè ha ottenuto l’incarico. E da chi. Cosi non darò fuoco alle polveri e farò da pompiere.

Caro Luca, l’ho cercata sul cellulare, ma dopo il fattaccio ha cambiato numero? Mi contatti con urgenza, ho bisogno di parlarle. Con rispetto e defferenza per le “vittime della giustizia”, suo Belfagor, il diavolo buono e dei giusti.

 



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