VILLA ZANELLI

GIU’ LE MANI DA VILLA ZANELLI
Ancora una volta  sarà applicata l’equazione
edificio in stato di abbandono – vendita sotto costo – cementificazione

 

GIU’ LE MANI DA VILLA ZANELLI
Ancora una volta  sarà applicata  l’equazione
edificio in stato di abbandono – vendita sotto costo – cementificazione

Finalmente svelato oggi, attraverso i giornali, il mistero sul futuro di Villa Zanelli.

Anni e anni di incuria e abbandono, hanno prodotto il solito risultato: vendita a privati “valore di acquisto di  3.299. 168 euro, con destinazione d’uso turistico ricettiva e servizi privati per l’edificio principale (Villa) e residenza per l’edificio secondario (casa del custode)” .

 Per la Villa c’è il vincolo del mantenimento dei volumi esistenti ma con possibile redistribuzione interna degli spazi, mentre per la casa del custode la volumetria potrebbe essere ampliata fino al 20 per cento.

I manufatti minori potranno essere demoliti. Ci sorge spontanea una domanda: ma quali sono questi manufatti?

Ma il bello viene parlando di parcheggi: la Soprintendenza vieta di scavare nel giardino allora perché, nella proposta di acquisto, l’eventualità di realizzare parcheggi interrati c’è eccome, infatti è prevista la realizzazione di un’ area fruibile sistemata a verde in copertura di eventuali parcheggi interrati.

Il Vice Sindaco di Savona  con delega all’urbanistica dice di essere a conoscenza delle scelte della Regione su cui, in un incontro,  a espresso l’opinione del Comune. Ha aggiunto poi che ci sarà un’asta ma si dovrà rispettare il piano del Comune su quelle aree (sappiamo bene la colata di cemento che si riverserà intorno alla Villa).

Insomma, la nostra apprensione come cittadini, sul futuro di Villa Zanelli è più che fondata.

L’equazione edificio in stato di abbandono – vendita sotto costo – cementificazione si ripete ancora una volta.

Tante ipotesi si sono fatte sulla possibile destinazione di Villa e parco, certamente c’era l’auspicio e, grazie alla Soprintendenza, la sicurezza che un restauro futuro avrebbe portato Villa Zanelli al suo originario splendore, in questo caso attraverso un restauro conservativo, magari facendo in modo che i Savonesi ne potessero godere visitandola, così come il Parco, che sistemato e ripiantato, con la presenza di percorsi, potesse essere un’ oasi verde sul mare. Non dobbiamo permettere che, per pochi soldi, qualche speculatore approfitti del bisogno della Regione di fare cassa, questo è un patrimonio di tutti e di tutti deve rimanere, sarebbe una barbarie, un vero e proprio stupro il rimaneggiamento che viene prospettato dalla proposta  presentata e siamo (quasi) sicuri che la Soprintendenza ai Beni Culturali non permetterà lo scempio di un così fulgido esempio di Liberty, un’interpretazione fiabesca di questo stile

IGI

   

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