Versi di Fulvio Sguerso
VERSI SUL NULLA |
VERSI
SUL NULLA
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Che cosa ci deve essere perché ci sia qualcosa? Qualsiasi cosa sia ne presuppone un’altra a lei anteriore, e questa ancora un’altra e un’altra ancora e poi (o prima?) un’altra che la dia alla luce. Ma donde viene, da quale abisso senza luce e senza suono, il primo anello di questa catena elicoidale, il primo gradino di questa scala che si perde da un lato nel pozzo senza fondo del passato e dall’altro nell’illimite futuro? Non sarà un’illusione questa fuga senza fine, non sarà il sogno di un sognatore divino quello che noi chiamiamo universo e un sogno umano quello che chiamiamo spaziotempo? La vida es veramente sueno? Ma anche i sogni, a modo loro, esistono; esistono come esistono i pensieri e i pensieri nascono e muoiono, anche loro, come i sogni. Cosa resterà alla fine? Alla fine resterà quello che era prima del principio. Cioè cosa? C’era forse qualcosa prima che ci fosse qualcosa? Se qualcosa fosse stato prima del principio neppure il principio ci sarebbe stato. Dunque? In principium erat nihil? Se così era in principio così sarà alla fine. Alla fine di che cosa? Potrà mai il nulla avere un principio e una fine? Solo quello che in qualche modo è può non essere più., e il nulla non esiste per definizione. Dunque il nulla non esiste? Ma se non esiste il nulla allora tutto è per sempre. Non è questo quello che più temiamo: essere per sempre? Fulvio Sguerso
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