Capirsi senza il bisogno parlare

Invece di parlare senza capirsi,

sentirsi accettati, accolti, com-presi

per quello che siamo

e non per quello che non siamo

e non potremmo mai essere,

considerare il poco tanto

e il tanto poco o niente

se ci rende schiavi,

provare più piacere nel dare

piuttosto che nel ricevere,

poter dire a noi stessi alla sera

di aver donato gioia a qualcuno

piuttosto che avergli sottratto

una parte, anche minima,

 di quello che gli spettava,

tener sempre presente

che non si vive per nutrirsi ma,

semmai, per nutrire

 e per non vivere invano,

se per tanto o per poco

è questione secondaria,

l’importante  non è il quanto

ma il come e il perché.

Ci sono i valori e i fatti,

guai a confondere gli uni con gli altri,

la norma con la normalità,

la giustizia con la forza

e la misericordia con la debolezza:

non siamo qui per star bene

ai danni di qualcuno,

ma per aiutare gli altri a star meglio,

e staremo, così, meglio anche noi.

 FULVIO SGUERSO