UNA GIORNATA AL MARE

UNA GIORNATA AL MARE

 UNA GIORNATA AL MARE
La Cassa di Risparmio di Savona aveva deciso di offrire una crociera premio a tutti indistintamente gli iscritti della provincia di CISL e UIL, che in questi mesi e grazie alle loro illuminate dirigenze locali non avevano scioperato contro gli amari, ma necessari provvedimenti del governo Monti.
 In un primo tempo si era pensato ad una vera e propria nave, ma poi, vista l’esiguità del numero dei partecipanti (da tempo gli iscritti CISL e UIL in provincia di Savona erano diventati più rari del falco pellegrino), si ripiegò su una capace barca a motore ed il motore fu cortesemente offerto dalla Scavoter.
Si trattò di una bella rimpatriata col giro della rada di Vado Ligure e ci si sarebbe spinti a doppiare l’isola di Bergeggi, con la speranza di avvistare qualche cetaceo della CGIL.
Ci si radunò, di buon mattino lungo un molo del porto di Savona. L’ammiraglio Canavese, in persona, era venuto a salutare i non molti partenti. Si stava per salpare, quando sopraggiunse, per far numero, Pino Congiu con i suoi due magnifici cagnolini. In attesa della partenza tutti intonarono a squarcia gola… “Marieta monta in gondoa, che mi te porto al lido”.
 
Si parte?” urlò il comandante Semenzi, che Mario Ivaldi, segretario dei trasporti CISL regionale, ma valleggino di nascita, aveva rimediato presso l’Associazione Lupi di Mare dell’angiporto genovese. Fu preferito ad un comandante in pensione dell’Associazione Ex Allievi del Nautico Leon Pancaldo che Pio Vintera aveva contattato.
Fu così che la “scialuppa” prese il mare che non sembrava minaccioso. Tutti auspicavano buoni presagi, solo una sindacalista della CISL, dei farmacisti, minuta, ma preveggente si stava imbibinando di Xamamina.
Si giunse dopo una serena navigazione nella rada di Vado Ligure, dove Gloriana Bosio, all’unisono col segretario della UIL ordinò a tutti di respirare a pieni polmoni e che il pennacchio di fumo che si levava dalla Centrale era tanta manna, era la nostra ricchezza, tutta la nostra speranza di lavoro e di nuova occupazione.

 Intanto la scialuppa fece rotta in direzione di Porto Vado dove fu lanciata in mare una corona d’alloro in memoria di quel mare che lì non ci sarebbe più, ricoperto dalla lussureggiante piattaforma Maerks.

Come da previsione si doppiò l’isola di Bergeggi, senza avvistamento di cetacei cugini.
 Si consumò a bordo un frugale spuntino, a base di tramezzini tonno e maionese, brindarono con Tavernello bianco d’annata e spuma bionda all’unità dei lavoratori, che la segretaria confederale della CISL Anna Maria Furlan, molto genovese, aveva rimediato, dopo l’ultima partecipazione televisiva a Ballarò e che Floris gli aveva benignamente concesso di spedire ai pochi, ma fedelissimi, soci savonesi.
Seppur frugale anche il pranzo era andato. Qualcuno intonò Bianco fiore, ma i laici della UIL non cedettero al ricatto clericale e pretesero che si cantasse ripetutamente “Quel mazzolin di fiori” giudicata più impegnata sotto il profilo sociale.
Quando tutto sembrava andare per il meglio, come spesso accade, il tempo cambiò all’improvviso e il mare, prima, appena increspato, si fece grosso e minaccioso. Ma all’ira di Nettuno si aggiunse un’irrimediabile avaria del motore. La situazione diventava fuori controllo: i cattolici della partita presero ad indirizzare invocazioni al Beato Botta, i laici a Mazzini e Garibaldi, mentre da un lato Pino Congiu invocava tra sé e sé i nomi dei santi protettori ACNA ed Enichem. Tutti però si unirono in una sola invocazione chiedendo l’intervento, divino e miracoloso di San Luciano Pasquale sui marosi, lui che tutto può e tutto sa.
Semenzi, a quel punto, constatata l’insanabile avaria diede un ordine perentorio “Tutti ai remi”. Presero atto, ancora una volta della loro  scarsissima consistenza numerica, ma con la forza della disperazione raggiunsero il Prolungamento proprio sotto la statua di Garibaldi.
In quel mentre passava un gruppo di Ultras del Savona Calcio che, del tutto fortuitamente cantava “A lavorare, andate a lavorare!” E non credo che si riferissero ai giocatori del Savona Calcio che sono primi in classifica.
 
 
UGO TOMBESI

 

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