ESTRO
“Vivi la tua giornata
come se fosse l’ultima”,
raccomanda Seneca,
il grande stoico che si uccise
per ordine imperiale.
“Scrivi ogni tuo verso
come se fosse il tuo testamento”,
mi prescrivo quando l’estro
mi punge e mi spinge
davanti alla pagina intatta
nel suo biancore che attende
le mie ultime parole
prima del salto nell’abisso
ignoto che sempre mi segue
come un cane fedele
o come l’ombra di un assassino.
Così succede che ogni mio
verso , oltre che l’ultimo,
sia anche il primo,
non potendo io morire
che una volta sola.
Così almeno do un senso
ai battiti del cuore
che mi separano dall’ultimo.