The Movement
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Forse ha ragione l’autore del Concetto del politico (1936):”La specifica distinzione politica alla quale è possibile ricondurre le azioni e i motivi politici è la distinzione di amico e nemico”. Se cade questa distinzione, secondo Carl Schmitt, cadono anche le ragioni della politica: se non ci fosse nessuno contro cui combattere e da cui difendersi, che senso avrebbero concetti come quello di guerra e di pace, di sconfitta e di vittoria, di forza e di debolezza? “Infatti solo nella lotta reale si manifesta la conseguenza estrema del raggruppamento politico di amico e nemico. Carl Schmitt
E’ da questa possibilità estrema che la vita dell’uomo acquista la sua tensione specificamente politica. Un mondo nel quale sia stata definitivamente accantonata e distrutta la possibilità di una lotta di questo genere, un globo terrestre definitivamente pacificato, sarebbe un mondo senza più la distinzione tra amico e nemico e di conseguenza un mondo senza più politica”. Sotto questo aspetto possiamo stare tranquilli: il globo terrestre è tutt’altro che pacificato; inoltre la distinzione tra amico e nemico non riguarda solo quella esterna tra connazionale e straniero ma anche quella interna tra partiti o movimenti contrapposti che si contendono la supremazia sull’intera comunità nazionale e, a quanto pare, anche su quella (in verità ben poco comunitaria) dell’ Ue. Prendiamo il movimento lanciato dall’ex capo stratega della Casa Bianca Steve Bannon per un’internazionale populista e sovranista europea, che intende anzitutto combattere contro l’Open Society di George Soros fornendo un supporto organizzativo e politico ai sovranisti europei in vista delle elezioni della prossima primavera. Steve Bannon e Matteo Salvini L’idea strategica di The Movement, a cui ha aderito il nostro ministro dell’estero Matteo Salvini e a cui guarda con interesse anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, è quella di unificare i vari partiti-movimenti sovranisti e populisti in modo da formare un blocco unico euroscettico in Parlamento. Il progetto di Bannon è quello di diventare per i partiti populisti e di estrema destra “una fonte centrale di sondaggi e per indirizzare la comunicazione, reclutare soggetti che siano in grado di elaborare la strategia politica raccogliendo i malumori di destra che si stanno diffondendo in tutta Europa, in molti casi senza strutture politiche professionali e badget significativi”.
Mischael Modrikamen
Per questo Bannon, fin dall’anno scorso, va tessendo la sua rete di rapporti con le formazioni e i gruppi di destra europei, da Nigel Farage a Marine Le Pen, a Viktor Orban e ai sovranisti polacchi e a Matteo Salvini, che Bannon sostiene di aver convinto ad allearsi con i 5 stelle. Però la data di nascita ufficiale di The Movement, a Boitsfort, elegante sobborgo di Bruxelles, nello studio dell’avvocato e politico belga Mischael Modrikamen, secondo La Stampa del 10/09/18, è il 9 gennaio del 2017, quindi molto prima delle elezioni del 4 marzo e della formazione del governo Lega-M5s. Salvini vi ha aderito all’inizio di questo settembre. A firmare l’atto costitutivo, sempre secondo La Stampa, “c’erano tre persone che si conoscevano da anni con un passato in un altro partito finito in una butta storia di accuse di frodi sui fondi del Parlamento europeo: Michael Modrikamen, l’avvocato che via Twitter ha annunciato l’ingresso di Salvini nell’organizzazione. Yasmine Dehaene Roger Helmer e Laure Ferrari
Yasmine Dehaene, moglie di Modrikanen e segretaria generale del Partito popolare belga, piccola formazione di destra. Laure Ferrari, già assistente parlamentare del gruppo del Parlamento europeo Efdd (dove siedono anche gli italiani del M5S)- Nello statuto sono enunciati gli obiettivi politici di The Movement: Nemici e alleati: promuovere: “la sovranità delle nazioni, difesa delle frontiere nazionali. Lotta contro l’Islam radicale. Approccio scientifico e non dogmatico ai fenomeni climatici. Difesa di Israele. Oltreoceano: rappresentare “il legame tra il movimento iniziato dal presidente Trump negli Usa e i cittadini e movimenti politici attivi negli altri Paesi”. Lo sguardo a Est: “La Russia non ha bisogno di nemici ma di amici. Il tempo del confronto tra Europa e Russia è finito, la divisione non è più tra Est e Ovest ma con l’Islam radicale” (da agi.it/politica). Insomma The Movement è un movimento che mira all’indebolimento dell’Unione europea a tutto vantaggio degli Usa e della Russia di Putin. Vedremo che cosa accadrà la prossima primavera. Coraggio sovranisti, ancora uno sforzo! |