SURREAL-POLITIK

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POLITIK
RUBRICA LAMPO di Franco Ivaldo
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RUBRICA LAMPO di Franco Ivaldo
 
   SURREAL – POLITIK  
 
A partire da questo numero, Surreal Politik si apre alla collaborazione dei lettori di Trucioli Savonesi. Intanto, da questo numero della ripresa autunnale, diventa redazionale. Se volete inviare le vostre battute lampo su tutti gli argomenti siete i benvenuti
 

 

CALCIO, CHE 

PASSIONE…

 

 

MONDIALI
 
Se gli tolgono il passaporto, il presidente del Milan, Cav.Silvio Berlusconi, non potrà recarsi ai Mondiali di calcio in Brasile. Ma che giochi sarebbero senza la maestosta presenza del Reo delle Amazzoni?

 
SANTITA’
 

San Silvio da Arcore, martire di “Forza Italia”:”Come faccio a chiedere la grazia?
Come sanno benissimo i miei fedeli, sono io che concedo le grazie…
Eppoi, San Silvio che chiede la grazia a San Giorgio. Dove si è mai visto!?”

 
FESTE
 

San Silvio:”Vuoi vedere che per il giudice napoletano, Antonio Esposito, presidente della Corte di Cassazione, vale la regola:”Passata la festa, gabbatu lu santu…”


 

 

 

FRASI CELEBRI
 
 

Re Silvio III ai suoi avvocati:

“Il mio regno per un cavillo…” 

 

(INVIATO DA MARIA TERESA VASSART a “TRUCIOLI SAVONESI”)

 lnviate le vostre surreal politik …SCRIVETE     

INCHIESTA SUL DELITTO PERTINACE
Il Ligure che divenne imperatore di Roma
di Franco Ivaldo

Una biografia romanzata che si presenta ed ha le caratteristiche di un’inchiesta giornalistica, proiettata su un remoto passato (il secondo secolo d.C. l’epoca degli Antonini). Publio Elvio Pertinace: chi era costui? Era un imperatore romano, il cui regno durò soltanto 87 giorni. Non è sbagliato definirlo ligure-piemontese, in quanto nacque ad Alba, ma il termine Pedemontium venne coniato soltanto nel XII secolo. Inoltre, Alba Pompeia si trovava all’epoca nella IX Regione Augustea, quindi in Liguria. Fonti storiche (Historia Augusta) sostengono: “Natus est Pertinax il villa matris, in Appennino”. Storici ottocenteschi ritennero di individuare una villa patris a Vada Sabatia. Di questa città, importante porto marittimo, era dunque suo padre, un liberto che commerciava in legnami e sposò Lollia Acilia, una facoltosa matrona di Alba Pompeia. Pertinace andò a Roma per divenire grammaticus. Scelse poi la carriera militare. Si segnalò per il valore di condottiero all’imperatore Marco Aurelio. Fu nominato governatore in Britannia, Dacia, Egitto, Siria, poi divenne senatore. Sotto Commodo cadde in disgrazia e venne esiliato per un triennio a Vada Sabatia.

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