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RUBRICA LAMPO di Franco Ivaldo
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Sorrisi e canzoni – Il problema Germania

 
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Roma capoccia

 

 

La nostra bella capitale che tutto il mondo c’invidia ha i suoi santi in paradiso.

San Francesco e S.Benedetto in San Pietro, San Giorgio al Quirinale, Sant’Ignazio (Marino) in Campidoglio, Sant’Enrico a Palazzo Chigi, S.Silvio a Montecitorio e Sant’Anché a PalazzoVenezia.

Si aspetta secondo il Vangelo di Matteo (Renzi) colui “che ha da venì”: il Messia, il non eletto alle primarie del Pd “che mò nun se fa’ più fregà”.

Il diavoletto tentatore:”Rinuncia al governo delle larghe intese col Berlusca e cattura i grillini dissidenti…Al diavolo il governo Letta! E il governo intero dalle Alpi alle Piramidi e dal Manzanarre al Reno sarà tuo… “(Bersani). “Ma se t’ho appena detto che nun me faccio più fregà, scusa Pierluigi…”

 

EX VOTO

 


E gli italiani poveri ma belli? Come al solito, non sanno più a che santo votarsi e che santo votare…

La Casta: “Se quelli tornano a a votare per noi, andiamo tutti a piedi a Lourdes…”

Parola di Angiolino (Jolì) Alfano!

 

CULTURA UBER ALLES

 


 

Ha un bel dire Angela Merkel che loro hanno Goethe!

Noi abbiamo tutta la cultura della lingua di Dante, doppiata da quella di Molière e a volte anche se un pò maccheronica quella di Shakeaspeare, o come se dice? William, er sor Guglielmo, come dice Francesco Totti.

Adesso, grazie agli sforzi della nostra editoria e dei ministeri “addetti ai lavori” tutti i nostri studenti l’hanno finalmente scoperto: la Divina Commedia l’ha scritta Dan Brown. Che inferno!

 

 

GRILLO NON FARE IL PASSO PIU’ LUNGO DELLA GAMBARO

 


 

Intanto già va avanti col passo del gambaro. Cambierà nome: da M5S a M4G.

Movimento quattro gatti.

 
FRANCO IVALDO
 

INCHIESTA SUL DELITTO PERTINACE
Il Ligure che divenne imperatore di Roma
di Franco Ivaldo

Una biografia romanzata che si presenta ed ha le caratteristiche di un’inchiesta giornalistica, proiettata su un remoto passato (il secondo secolo d.C. l’epoca degli Antonini). Publio Elvio Pertinace: chi era costui? Era un imperatore romano, il cui regno durò soltanto 87 giorni. Non è sbagliato definirlo ligure-piemontese, in quanto nacque ad Alba, ma il termine Pedemontium venne coniato soltanto nel XII secolo. Inoltre, Alba Pompeia si trovava all’epoca nella IX Regione Augustea, quindi in Liguria. Fonti storiche (Historia Augusta) sostengono: “Natus est Pertinax il villa matris, in Appennino”. Storici ottocenteschi ritennero di individuare una villa patris a Vada Sabatia. Di questa città, importante porto marittimo, era dunque suo padre, un liberto che commerciava in legnami e sposò Lollia Acilia, una facoltosa matrona di Alba Pompeia. Pertinace andò a Roma per divenire grammaticus. Scelse poi la carriera militare. Si segnalò per il valore di condottiero all’imperatore Marco Aurelio. Fu nominato governatore in Britannia, Dacia, Egitto, Siria, poi divenne senatore. Sotto Commodo cadde in disgrazia e venne esiliato per un triennio a Vada Sabatia.

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