Spese sanitarie e bilancio regionale 2014
SPESE SANITARIE
E BILANCIO REGIONALE LIGURE 2014
DIRITTO DI INFORMAZIONE
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SPESE SANITARIE E BILANCIO REGIONALE LIGURE 2014 DIRITTO DI INFORMAZIONE
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In tutti gli articoli che compaiono sulla stampa più o meno ufficiale, viene ribadito costantemente un dato, che tutti danno oramai per scontato e che non lascia indifferenti per la sua entità: quello della spesa sanitaria ligure. Tutti affermano che ammonterebbe a quasi il 70% delle spese del Bilancio della Regione Liguria. Una cifra sproporzionata che non lascerebbe spazio a moltissime altre iniziative e che, non solo zittisce tutti quei cittadini che chiedono un miglioramento del servizio sanitario ma li rende più disponibili sia all’accettazione rassegata di eventuali situazioni peggiorative, sia di favore verso potenziali investitori privati. Questa è la ragione per la quale ho deciso di analizzare il Bilancio della Regione Liguria 2014, pubblicato su Internet, pubblicizzato per la sua grande trasparenza, e per questo dovrebbe essere fruibile e facilmente decodificabile anche per i normali cittadini come me. Questo è il sunto dei dati ricavati in relazione all’area interessata, tratti appunto dal “ Bilancio di previsione della Regione Liguria per l’anno finanziario 2014, STATO PREVISIONALE DI SPESA”: pag.58 Area IX SANITA’
TOTALE generale di TUTTE LE AREE di SPESA nel BILANCIO Residui presunti 2.441.690.052 € Competenze 2014 10.415.703.737 € Cassa 12.857.393.789 € Nota:Si allega documento in cui vengono riportati i dettagli relativi alle spese e alle entrate a copertura delle Spese Sanitarie Da un semplice calcolo percentuale si può ricavare che la previsione di spesa per l’anno 2014, risulta, nel Bilancio riportato sul sito ufficiale della Regione Liguria, per la spesa sanitaria della Regione stessa, di circa il 36% circa del totale e NON del 70%, come molti politici hanno più volte sottolineato. I valori sono comunque troppo lontani tra di loro!!!( più del doppio!) Qualora ci fossero delle informazioni errate o incomplete o eventuali integrazioni, sarebbe non solo giusto ma necessario chiarire ulteriormente in base a quali dati viene ricavata la percentuale in questione, del 70%, in modo che tutti possano capire, ridare un minimo di credibilità all’attuale classe politica e tutelare quel DIRITTO di INFORMAZIONE che dovrebbe essere alla base di ogni rapporto tra istituzioni e cittadino. |