SOLO UN REFERENDUM CI PUO’ SALVARE DALLA CEMENTIFICAZIONE

SOLO UN REFERENDUM CI PUO’ SALVARE!!
Solo le riforme sul nostro disastrato territorio, che frenino di colpo l’assurda cementificazione improduttiva a cui assistiamo da decenni senza mai reagire, potranno garantirci: lavoro, crescita, sviluppo.Tutto il resto è utopia

SOLO UN REFERENDUM CI PUO’ SALVARE!!
Solo le riforme sul nostro disastrato territorio, che frenino di colpo l’assurda cementificazione improduttiva a cui assistiamo da decenni senza mai reagire, potranno garantirci :  lavoro,  crescita,  sviluppo.
Tutto il resto è utopia

OGGETTO : i nostri politici  ed i loro PIANI REGOLATORI infarciti di……..

SECONDE CASE,……..(denominate anche) RESIDENCE, MULTIPROPRIETA’,  R.T.A., (residenze turistico alberghiere) C.A.V. (case albergo vacanze) atte alla distruzione del nostro Territorio.

Con queste denominazioni che fondamentalmente  si riferiscono allo stesso bene : “seconda casa”, hanno dal 1945 ad oggi, tentato di mascherare tali volumi, allocati nelle costruzioni nuove e addirittura nelle nostre strutture  alberghiere, marine o  montane, ponendo sempre in difficoltà notai ed avvocati continuamente preposti a quesiti ove, pur notando una certa corrispondenza ai Piani Regolatori, che  incomprensibili e inconcludenti, rappresentano sempre e purtroppo un documento tecnico – politico approvato regolarmente da giunte e consigli comunali,  hanno  consentito in qualche modo di dare il lavoro necessario per  “tirare avanti”.

Oggi non funziona più in quanto la cementificazione improduttiva prodotta, sta per essere compresa anche dai meno attenti .

La magistratura si è ovviamente stupita di questa varia successione di nomignoli appioppati alle stesse entità catastali, studiati da strani personaggi politici che sono riusciti non si sa bene come a proporli quali variazioni didattiche locali o regionali, senza MAI citarli espressamente nei Piani Regolatori .

I magistrati sono così sempre intervenuti e continuano a farlo solo quando i proprietari di queste “seconde case”, denominate artificiosamente con i nomignoli di cui sopra, hanno tentato o tentano di prendervi una residenza quasi sempre fittizia, (senza mai intravedere l’inesauribile fonte di intrallazzi che vi si nasconde ).

Nei paesi di montagna è difficile che una famiglia decida di trasferircisi definitivamente ed allora, per limitare le spese, si opta troppo spesso per questa finta residenza  appioppata ad uno dei familiari.

Questo non va bene né in montagna né al mare, ed è ovviamente, perseguibile !

Anche se al mare la possibilità di un  vero trasferimento definitivo è, senza dubbio, molto più compatibile e quindi maggiormente possibile.

Questo trasferimento residenziale diventa molto più complesso e  molto più facilmente osteggiabile, negli insediamenti alberghieri trasformati nelle entità già elencate.

Infatti la primitiva destinazione catastale, non permette il frazionamento e la cessione delle singole camere d’albergo così come erano state concepite, progettate, costruite ed accatastate, di circa 15 mq. l’una ; occorre allora, per poterle vendere singolarmente, secondo le vigenti normative, ritagliare “diversamente” il complesso alberghiero, a moduli “minimi” di 40 mq. di superficie, facendogli così perdere irrimediabilmente le iniziali e naturali, caratteristiche funzionalità produttive!

Visto infatti, che nessuno sprovveduto si sognerebbe di costruire e gestire un albergo con tutte le camere della dimensione minima di 40 mq., e visto che l’acquirente di  una porzione del nuovo albergo così concepito “dovrà” per contratto  continuare a gestire in qualche modo (e non si sa come) il complesso (che già era in difficoltà prima della trasformazione), questo signore si ritroverà comproprietario  di una “ azienda che  chiaramente non può nè funzionare né tantomeno produrre lavoro”.

 Pagherà per un po’ i balzelli corrispondenti ad una conduzione alberghiera, ma, albergo non è, ed a un certo punto, conti alla mano, non intravederà altra soluzione se non quella di prendere la “residenza” in ciò che ha comprato, per limitare le ovvie tassazioni.

E qui scatta la trappola della Magistratura ( con tutti i politici ammirati, silenziosi, consenzienti,….. e per loro va bene così ).

In Italia non siamo avvezzi a prendere la residenza in un albergo come avviene nel resto del mondo, ove la residenza nell’albergo non snatura mai  la destinazione alberghiera del complesso, poichè il “residente eventuale” continua per contratto ad usufruire ed a  pagare tutti i servizi connaturati con l’albergo stesso.

 

Da noi non è mai stato esaminato politicamente il problema QUASI NON ESISTESSE nonostante che,  la possibilità di risiedere in albergo a tempo illimitato, da un punto di vista squisitamente legale, dovrebbe essere un fatto dovuto;

COSI’ NON ABBIAMO MAI COSTRUITO HOTEL  INTERNAZIONALI  !!!

e quindi tentare di farlo in un vecchio complesso alberghiero che  perde così completamente la sua iniziale connotazione, mascherando con  un progetto (sempre purtroppo regolarmente approvato e previsto nei PIANI REGOLATORI ) che prevedendo “camere d’albergo  di 40 mq.” ( e solo per poterle così vendere a vantaggio dei nostri speculatori ad oltranza ) riduce altresì i necessari  servizi alberghieri ad un misero “ portiere di notte” ……… producendo un disastro economico senza fine.

Il Magistrato di turno si trova così a dover decidere se la richiesta di “residenzialità” contrasta con l’ancora esistente (sulla carta) “destinazione alberghiera”.

Constatato facilmente che dell’albergo spesso non rimane che il nome, taglia corto, anche per  i motivi da me elencati  che coinvolgerebbero troppe persone, e intravede la “LOTTIZZAZIONE ABUSIVA”.

Nulla di più lontano dalla realtà,

Come già detto nessuno al mondo mi può impedire di andare a vivere  a tempo illimitato in una “SUITE di 40 mq.” di mia proprietà, prendendovi la residenza.

Diverso è il fatto se pretendo di, rifarmi il letto, attrezzarmi per lavare, stendere, cucinare, pulire e quant’altro, distogliendo in questo modo alle unità lavorative gestionali, i servizi essenziali alla conduzione alberghiera, che perde così la PRIMITIVA fisionomia produttiva.

Qui sta il punto tragico ! Quando i nostri nonni progettavano un albergo eseguivano stanze di dimensioni minime (di 12 / 15 mq.) per piazzarne la maggior quantità nel volume che avevano a disposizione, (essendo le “Suite di 40 / 50 mq.” appannaggio di complessi come l’ Excelsior di Roma o il Danieli di Venezia), e a piano terra sistemavano un piccolo bar, una capiente sala da pranzo con annessa cucina e dispensa.

Oggi i nostri progettisti con l’evidente permissività politica dei nostri PIANI REGOLATORI   pretendono di trasformare le strutture dei nostri nonni, che non sono più a spasso con i tempi, e che languono al di fuori di un mercato che richiede ben  altri servizi,  …  in “SUITE” della superficie minima di 40 mq.

ED E’ SU QUESTA ASSURDITA’ CHE LA MAGISTRATURA DOVREBBE   INTERVENIRE.

 Qualche sprovveduto (qui da noi un certo Ruggeri) nel tentativo di arginare la trasformazione totale di questi complessi …( “ SUITE = seconde case = Lottizzazione occulta” ) ha promulgato una Legge Regionale che prevede per quelli chiusi ( e quindi tecnicamente falliti) da quattro anni, la trasformazione del 30 % ( oggi, si propone pure, ampliabile al 50% ) in “Residenze Turistico Alberghiere di 40 mq.”, pensando che una volta venduta queste porzioni di volumetrie  a privati cittadini, la struttura così conciata possa rifiorire a nuova vita.

Altri con la Multiproprietà, su cui stendiamo un velo pietoso, hanno rovinato un bel po’ di persone, e credo inutile dilungarmi in spiegazioni su di un argomento ben  conosciuto per la sua  tristezza !

E’ certo che alla nostra Regione, fallita l’industrializzazione, si ritrova con l’unico asse portante  economico costituito dal  TURISMO, ma fino a che persisteranno la serie di Leggi proibitive a cui le altre Nazioni, nostre concorrenti, non devono sottostare, non potremo mai programmare un qualsiasi sviluppo Turistico ! E se  per i nostri politici va bene così, dobbiamo riconoscere tuttavia, che va bene anche per noi che stiamo sempre zitti !!

Sarebbe  però l’ora di cambiare, cavalcando l’unico tema che insieme all’ agricoltura al

commercio ed all’artigianato, svilupperebbe l’occupazione ed il rilancio della

nostra economia e del nostro lavoro : il Turismo Alberghiero!

 

Copiando come avviene il  “TURISMO ALBERGHIERO”   negli altri paesi mediterranei ove anche loro hanno il problema delle “seconde case”, poiché è  logico che questo mercato abbia il suo riconoscimento, in quanto per tutta l’Europa,  i contesti sul mare rappresentano un punto di riferimento terminale, dopo una vita di lavoro tra le nebbie del nord.

Quindi ben vengano tali investimenti ma, come da loro, a carattere assolutamente residenziale, e si dia il via alla costruzione di contenitori alberghieri NORMALI con camere RESIDENZIALI e commerciabili (R.T.A.) di 18 mq.,  che comporterebbero investimenti assolutamente redditizi, sia per i soggetti attuatori   che per tutti i lavoratori  Liguri, da troppo tempo ormai, ingannati con assurde, continue,  miserabili promesse!

 

Infatti sino ad oggi, l’illusione di creare strutture produttive alberghiere di misura unitaria minima di 40 mq., ben diversa da una tradizionale camera d’albergo di 15 mq. è stato il concetto base di questa assurda proposta suggerita politicamente al mondo imprenditoriale,  giustificandola con leggi, secondo me, inique e incostituzionali .

E’ ormai assodato il fatto che troppo spesso  l’acquirente  decida di abitare stabilmente in questi 40 mq., scoprendo troppo tardi che tale uso improprio, implica un abuso edilizio a cui può conseguire addirittura il sequestro della sua  unità immobiliare, in quanto le RTA o le CAV, nate quali strutture alberghiere alternative, non possono mai essere considerate una sommatoria di unità abitative con destinazione d’uso autonomo tali da determinare una situazione analoga a quella di normale condominio.

Le RTA nascono quali organismi edilizi la cui “funzionalità ricettiva” deve continuare ad essere unica e insostituibile e la possibile, loro “RESIDENZIALITA’” non dovrebbe mai alterarne la “funzionalità produttiva”.

Lo scopo delle RTA dovrebbe costituire la rivitalizzazione economica delle nostre zone turistiche attraverso un mercato dinamico, per cui  se l’utenza si rinnova le ricadute economiche saranno favorevoli, ma,  se le unità vengono utilizzate come residenze stabili di 40 mq. enucleandole così inevitabilmente dai servizi alberghieri, l’economia si rallenta in quanto un soggetto stanziale  consuma beni e servizi in quantità significativamente inferiori rispetto ad un turista o un residente allocato in 18 mq. che per “contratto” è obbligato a servirsi comunque delle funzionalità alberghiere nate nello stesso contesto progettuale!

 Nel 2010 per rilanciare quel che rimaneva del nostro Turismo suggerivo queste cinque proposte di Legge. Sono trascorsi altri due anni e mi rendo conto che tali proposte cozzando con interessi politici già precostituiti da cinquant’anni, con modelli di Piani Regolatori fotocopia su tutta la nostra Patria, non avranno mai seguito, per cui rivolgo una preghiera ai miei lettori che come me non intravedono ormai altra possibilità di lavoro, di sviluppo e di crescita:

 Attivatevi perchè l’ultima possibilità di rimuovere le cancrene che immobilizzano la nostra economia, è un “Referendum” che sblocchi uno stallo di mezzo secolo, permettendo di spalmare positivamente sul Territorio quanto già l’Unione Europea ha destinato e destinerà ancora necessariamente per la nostra “economia produttiva” !!

 

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”REFERENDUM”

 

A) Abolizione della Legge Galasso, per ricostruire, recuperando sui soli  terreni saldi la stabilità delle nuove costruzioni  necessarie allo sviluppo ( i crinali  delle nostre colline ).

B) Riforma del Turismo e riedizione dei Piani Regolatori   delle Coste e delle zone  Montane, che prevedano lo sviluppo di “ZONE TURISTICHE ” … e  per  i miei     lettori più    giovani allego copia  di PLAN PARCIAL  dell’ Isola di Margarita ( Venezuela) in vigore da cinquant’anni.

C). Legge per la Residenzialità Turistico Alberghiera su R.T.A di 18 mq. anziché di 38 mq. ( vedi La (mia) Legge su : Questo è Turismo del  16/10/2011 ).

D) Riforma delle zone di ampliamento cittadine prevedendo l’assoluto divieto di costruzione di nuove case di civile abitazione non stabilmente abitate dai proprietari, ( come si fa in Austria e a Montecarlo ).

E) Riforma dei centri urbani, premiando con il doppio della loro cubatura tutte le case mai collaudate ne collaudabili che siano esse : ancora esistenti, terremotate, o esplose per fuga di gas.

 

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Dopo anni di consensi ai miei articoli su “Trucioli”, e richieste di aiuto da persone contaminate dall’inesistenza di un programma  Turistico, solo un politico, l’assessore Regionale al Turismo sig Berlangieri, si è rivolto a me senza però riproporsi sul tema  con il suo terrificante silenzio !!

 

Matteo Renzi si dichiara convinto che gli asili nido debbano essere opportunamente  ricostituiti, Bersani è con Renzi per  abbassare la tassazione  e dare il lavoro a tutti, anche ai giovani (senza mai dire COME !!) ;  Alfano non si pronuncia sugli asili nido, ma propone una nuova legge elettorale ; Casini s’indigna per Napolitano e dice che Bersani “ha i numeri”……si … evidentemente Papà Caltagirone gli avrà detto che Bersani ha i numeri di telefono di tutti gli architetti del PD che gestiscono l’intero Territorio con Piani Regolatori che prevedono Grattacieli  di case su desolate lande di Box, e Centri Commercial-coop per dare un lavoro  part-time, in sostituzione all’esistente distribuzione  privata che bene o male paga ancora le tasse sul reddito.  Berlusconi vorrebbe fare il ministro dell’economia ma non ha i numeri di telefono che ha Bersani……..  Monti si congratula con la Finanza per gli obbiettivi raggiunti nel merito alla caccia di evasori fiscali, ( infatti 1600 Ditte al giorno chiudono e quindi non evaderanno mai più ) si dichiara rincresciuto per quelli che si suicidano, ma per quelli che restano, dice,… che forse, ce la  facciamo …. ( senza mai dire COME !! ). Il Papa assicura vicinanza ai terremotati, ma non accenna neanche a rifare velocemente nuove Chiese Vaticane, …… antisismiche, dotate di aria condizionata, di riscaldamento e di una capace cucina in vista di questi ed altri disastri!!

 

Ora qualcuno pensa che se Grillo facesse sue le mie tesi,  il PD o il PDL o qualsiasi partito ad essi collegato, permetterebbe i cambiamenti da me proposti, che sconvolgerebbero le attuali loro fonti di prolifici investimenti che da oltre mezzo secolo trovano un riscontro certo sui nostri attuali PIANI REGOLATORI  di cui nessun giornalista, nessun magistrato, nessun cattedratico, nessun presidente di Collegi Professionali, di Associazioni commerciali o Turistiche, osa parlare …… come se il problema non esistesse?

 

E Grillo è in grado di capire l’unicità delle mie proposte o pensa che basti mandare a casa gli attuali “furfanti” senza proporre l’immediato da farsi ?

 

Interessante e significativo quanto accaduto in consiglio Comunale di Savona ove la nostra Milena Debenedetti di 5 Stelle, ha proposto nel merito del “lavoro” :  Aparthotel residenziali di misura inferiore alle R.T.A. di 38 mq. ottenendo l’assenso a tale possibilità dall’avv. Gaggero, suscitando però i sorrisi scettici dei consiglieri di maggioranza sui risultati di tale  operazione che nasconderebbe la  riconversione degli Aparthotel in “residenziale puro”!

Ma il Sindaco di Savona non aveva detto : basta con le abitazioni residenziali! …….

……..La volumetria dell’altro, nuovo  CRESCENT in programma verrà dimezzata e ricostituita da R.T.A. per dare sviluppo e “lavoro”!

Si domanda:……..è lo stesso “lavoro” delle R.T.A. della Fiorita di Varigotti ? Dove c’è un solo portiere che “lavora” ….. ed è tutto sotto sequestro per aver realizzato veramente quel  “residenziale puro” che provoca i sorrisi scettici dei nostri consiglieri ?

 

Siamo soli …. in un territorio dove chi ci governa non ha mai prodotto per oltre mezzo secolo nulla che garantisca la continuità occupazionale delle future generazioni ……. e per riprenderci il NOSTRO territorio, CREDETEMI, non abbiamo altra logica soluzione che il Referendum qui proposto, in modo da ripartire con  basi concrete di sviluppo, di crescita, e di lavoro riprogrammando la gestione di questo Nostro Territorio, in modo che un afflusso fresco di capitali  privati Nazionali ed Esteri  trovi ancora in  Italia la sua naturale espansione!

Pensate quanto tempo abbiamo perso con i nostri Piani Regolatori, che per  mezzo secolo  hanno industrializzato e cementificato improduttivamente la Nostra Nazione Italia, mentre in Venezuela cinquant’anni fa redigevano Piani di Sviluppo Turistico come quello che segue e vi mostro :

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Guido luccini

luccini guido @libero.it

Savona 01/07/20012

 

 

 

 

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