SENZA CULTURA
Pordenone sarà la Capitale della Cultura 2027.
La Città di Savona, che tanto aveva investito in termini di idee e risorse organizzative, rimane a bocca asciutta.
Ma vi siete resi conto di quale vivacità animi Pordenone?
Neanche il tempo di festeggiare la vittoria per il 2027 e si apre la 31^ edizione del Dedica Festival.
E poi un susseguirsi di mostre fotografiche, rassegne artistiche e cinematografiche, spettacoli musicali e teatrali, mercatini antiquari, eventi enogastronomici e sportivi. E infine Pordenone Legge, la festa del libro con gli autori nata nel 2000 e ormai punto di riferimento per gli appassionati di tutta Italia.

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Savona non può competere neppure lontanamente con Pordenone; non perché non abbia potenziale storico, artistico e umano ma perché negli anni non ha saputo costruire, conglomerare, fare rete, valorizzare i talenti.
Lo dico convintamente.
Ho seguito con attenzione il processo di costruzione e avvicinamento alla designazione da parte del Consiglio dei Ministri su indicazione del Ministero della Cultura; ho apprezzato il lavoro dell’Amministrazione Comunale di Savona, del Sindaco Marco Russo, del vice Sindaco Elisa Di Padova e del gruppo che ha elaborato il dossier di presentazione.
E’ possibile che questa Amministrazione sia stata attratta da voli pindarici ma desidero sottolineare piuttosto l’inefficienza delle Amministrazioni precedenti: in termini di cultura non ricordo né un Sindaco né un Assessore competente che abbiano lasciato un segno indelebile.
Se così fosse stato, i presupposti per Savona Capitale della Cultura 2027 sarebbero stati certamente più saldi e forse le chances di successo sarebbero aumentate.
Resta, dopo la sconfitta, l’idea che i rapporti costruiti in questi ultimi mesi presagiscano nuova linfa e tornino utili magari per una candidatura fra un quarto di secolo, chissà.
Buona cultura a tutti!