Savona ha bisogno di spazi collettivi per i giovani

 

Savona ha bisogno di spazi collettivi per i nostri giovani. Ed invece Livio Di Tullio “Assessore Comunale alle Demolizioni Pubbliche”, si è assunto il merito non soltanto della demolizione dell’edificio dell’Ex mercato di Piazza Bologna, ma anche dei Giardini-Bunker di via Pietro Giuria

DIALOGO COL MIO “ALTER EGO” (chiamato semplicemente “ALTER”)
SESSANTANOVESIMA PARTE 

   Savona ha bisogno di spazi collettivi necessari per venire incontro alle elementari esigenze di confronto e di vita dei nostri giovani. Ed invece Livio Di Tullio, “Assessore Comunale alle Demolizioni Pubbliche”, si è assunto il merito non soltanto della demolizione dell’Edificio dell’ Ex mercato di Piazza Bologna, ma anche dei Giardini-Bunker di via Pietro Giuria

DIALOGO COL MIO “ALTER EGO”
(chiamato semplicemente “ALTER”)
SESSANTANOVESIMA PARTE

ALTER: Osserva, Aldo, i DATI ISTAT di questi ultimi giorni sulla DISOCCUPAZIONE NAZIONALE:

– LAVORATORI IN CERCA DI OCCUPAZIONE: 2.173.000

tra essi:

– FEMMINE: 1.029.000

–   MASCHI: 1.144.000

 

– NUMERO DI DISOCCUPATI IN PIU’ REGISTRATO A MAGGIO 2010 RISPETTO A MAGGIO 2009:   262.000

 

PERCENTUALE DI DISOCCUPATI I PIU’ REGISTRATO A MAGGIO 2010 RISPETTO A MAGGIO 2009: 15 PER CENTO

 

Ma il dato che ci deve maggiormente preoccupare è il seguente:

. IN ITALIA, UN GIOVANE SU TRE E’ SENZA LAVORO

. IN CIFRA PERCENTUALE LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE E’ COSI’ SALITA:

– MAGGIO 2007: 19,7 PER CENTO

– MAGGIO 2008: 21,3       “

– MAGGIO 2009: 24,6       “

– MAGGIO 2010 :29,6       “

 

Davanti a questi dati, ti dico, Aldo, che è perfettamente inutile continuare a discutere, tra noi, sulla GREEN-ECONOMY e sulla TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE!

Contano ben poco le nostre concrete indicazioni per una diversa modalità produttiva nei Settori dell’AGRICOLTURA, dei TRASPORTI e dell’ EDILIZIA!

IL MONDO POLITICO ED ECONOMICO PRESENTA UN’EVIDENTE SORDITÀ PSICHICA nei confronti dei nostri ripetuti richiami a condannare fatalmente l’intera società ad un ineluttabile declino!

Aggiungo che la SITUAZIONE NELLA NOSTRA SAVONA NON E’ CERTAMENTE DIVERSA RISPETTO A QUELLA NAZIONALE!

 

ALDO: Non essere catastrofico, com’ è tua consolidata abitudine, Alter!

Nelle scorse settimane, abbiamo fornito concreti esempi già attuati o in fase di realizzazione di un’INNOVATIVA ECONOMIA!

Mi riferisco alla PALAZZINA DI DIOMEDE A VALLEGGIA in tema di Bio-Edilizia ed alle future prospettive di lavoro per la BOMBARDIER DI VADO LIGURE.

 

ALTER: Ma si tratta di casi isolati, Aldo, e, per di più futuribili!

Quindi, questi esempi, pur pregevoli, non fanno testo.

E poi, caro Aldo, desidero ricordarti che io non sono affatto un Disfattista o, peggio, un Catastrofista! Ho citato i dati ISTAT che mi paiono assolutamente incontestabili, a meno che tu non abbia altri dati a disposizione per dimostrare il contrario!

Ma, oltre alla crescente disoccupazione, esistono altri FATTORI NEGATIVI, che mi preoccupano ancora maggiormente.

Vedi Aldo, ben 1.538 giovani del Campus Universitario di Legino hanno recentemente sottoscritto, via INTERNET, un documento, ove viene drammaticamente denunciato che:

. DI FRONTE AI PROBLEMI DELLA QUOTIDIANITA’ (quali  IL DIRITTO ALLO STUDIO, GLI AFFITTI TROPPO CARI, LA MANCANZA DI INIZIATIVE E LOCALI DI AGGREGAZIONE, LA CRISI ECONOMICA, L’ASSENZA DI PROSPETTIVE DI LAVORO), IL MONDO DI LA’ (quello, cioè, che si estende OLTRE I CANCELLI DELL’UNIVERSITA’ O DELLE PROPRIE CASE) VIENE VISSUTO COME ESTRANEO, VUOTO, DEGRADATO.

Aggiungo, Aldo, che sul Quotidiano “IL SECOLOXIX”, pagina 15, di Domenica 4 Luglio 2010, sono state pubblicate, a firma di Pablo Calzeroni, alcune esemplari interviste, rilasciate da Studenti dello stesso Campus Universitario.

Ti ho portato il testo integrale di queste interviste, perché su di esse ( e sui loro contenuti) dovremo ampiamente riflettere.

 

La prima è della Studentessa Federica Fossati, di anni 21, iscritta al corso di Laurea di Economia del Turismo; Eccola:

“Non sappiamo DOVE e COME batterci per i nostri diritti e non abbiamo posti per parlare di quello che non va; all’università non esistono collettivi o spazi per discutere.

Durante le lezioni, poi, non si affrontano mai discussioni su problemi concreti. Alla fine non ci rimane altro che passare il tempo libero nei locali, ma a Savona non ci sono neanche quelli.”

La seconda è dello studente Francesco Core, di anni 19, studente di Scienze Infermieristiche:

“Sembra che tutti si siano dimenticati di noi, delle nostre esigenze e dei nostri problemi.

Viviamo in un deserto: di notte non ci sono neanche i locali aperti e, se ti sposti in auto da una città all’altra, per trovare una discoteca aperta, rischi di essere fermato per aver guidato in stato di ebbrezza anche se hai bevuto solo una birra.

Siamo arrabbiati, per come ci trattano,e rassegnati. Non c’è più nessuno che combatta per qualcosa. Non abbiamo più il destino nelle nostre mani, a partire dalle scelte per entrare nel mondo del lavoro. Il problema è che vogliono solo persone con esperienza. Ma se nessuno mi fa iniziare, come posso acquisire esperienza?”.

Ed ecco un’altra intervista: è dello studente Davide Selvaggio, di anni 22, iscritto a Scienze Infermieristiche:

“Non ci sono iniziative e locali per i giovani. Savona è un deserto, compresa  la darsena. L’unica cosa positiva è il mare. Ma d’inverno è una tragedia.

Ecco perché i ragazzi dai 16anni ai 19 si devastano con l’alcool e le droghe”.

 

Ed infine, l’Intervista di uno studente, che arriva dall’Estero (da Barcellona, per la precisione): Alberto Comellas, di anni 24:

“Sì, è vero, qui non c’è niente.

Sarebbe bello uscire e trovare, di notte, qualche pub o locale aperto!”

 

Ho finito, Aldo; dimmi, per favore, il tuo parere sul contenuto di queste Interviste!

ALDO: posso dirti, molto sinteticamente, che, in queste interviste vedo un’esemplare fotografia di una generazione dimenticata.

All’interno delle parole, che il Quotidiano “IL SECOLOXIX” ha lodevolmente riportato, non v’è soltanto il problema della Disoccupazione Giovanile, ma v’è la profonda crisi dell’avvenire della nostra Società, nel cui contesto, viene ad inserirsi il distacco, sempre più accentuato, dei giovani dal mondo degli adulti.

Dovremmo, caro Alter, continuare a discutere (come, peraltro, abbiamo già fatto in passato) sui singoli argomenti che le interviste di questi giovani hanno, ancora una volta, messo in evidenza.

Ma, per ragioni di tempo, mi soffermerei, oggi, unicamente sull’argomento degli SPAZI COLLETTIVI NECESSARI PER VENIRE INCONTRO ALLE ELEMENTARI ESIGENZE DI CONFRONTO E DI VITA DEI NOSTRI GIOVANI

Edificio dell’Ex – Mercato di Piazza Bologna,
 occupato dai giovani del Collettivo Barricata

ALTER: Ma, Aldo, questo è sempre stato uno dei tuoi temi preferiti, anche in un lontano passato!

Ricordo perfettamente che, già nel lontano 1995, avevi preso una netta e ben precisa posizione su questo argomento!

Se puoi, dammi il Testo Integrale, di quanto, in allora avevi scritto.

ALDO: Eccolo, Alter, ma…ti prego: su di esso non fare esagerati commenti:

E’ necessario cercare, anche a livello locale, opportunità di divertimento e di tempo libero per i giovani; in questa prospettiva, due domande particolari (che vogliono essere, al tempo stesso, realistiche e provocatorie) vanno rivolte all’ Amministrazione Comunale di Savona:

–  E’ possibile, tra le diverse ipotesi di un futuro utilizzo  dell’ area e degli immobili dell’ ex Macello Pubblico di Legino (destinati, come altri stabili della nostra città, ad un fatale abbandono e degrado) pensare ad una trasformazione e ad una riconversione dell’ intero complesso in una struttura poli-funzionale, destinata ai giovani? 

–  E’ possibile far gestire questo Centro dai giovani stessi o, in subordine, può essere presa in considerazione l’ ipotesi di un loro coinvolgimento nella programmazione delle diverse attività che potranno svolgersi in quella sede?
Si tratta di creare, in positivo, una struttura in grado di venire incontro ai gusti artistici e musicali delle nuove generazioni, di sviluppare le loro grandi potenzialità e, di conseguenza, di far loro apprezzare pienamente la gioia di vivere e di comunicare
 

ALTER: E quali risposte hai ricevuto alle tue due domande?

ALDO: Non ho mai ricevuto alcun cenno di risposta!

ALTER: E che fine hanno fatto o stanno facendo quest’area ed i relativi immobili?

ALDO: Si sono svolte, in quei locali, sporadiche manifestazioni artistico – culturali ma nulla più!

Ad ogni buon conto, Alter, poiché, da molto tempo, non frequento quella zona, ti invito ad andare a verificare di persona o, se non puoi fare questo, vedi di rivolgere una cortese domanda agli Uffici Comunali preposti.

ALTER: D’accordo, Aldo…ma…andiamo oltre!

Dopo questo tuo iniziale insuccesso, ti sei fermato?

ALDO: No, Alter!

Il giorno successivo all’occupazione dell’Edificio dell’Ex – Mercato di Piazza Bologna, da parte dei giovani del Collettivo Barricata, ho rivolto loro un sincero apprezzamento per quella iniziativa ed ho invitato le Pubbliche Istituzioni (ed, in particolare, il Comune di Savona) ad addivenire alla creazione di un Centro Sociale, riservato ai giovani e gestito dai giovani stessi.

L’ex Assessore DI Tullio

ALTER: Hai rischiato di finire in galera per istigazione e concorso alle occupazioni abusive, Aldo!

E che fine ha fatto questa tua ulteriore proposta?

ALDO: Vallo a chiedere, per favore, all’ex Assessore Comunale ai lavori Pubblici, Livio Di Tullio!

ALTER: Dovresti essere più preciso, Aldo! Sarebbe più corretto definirlo Assessore Comunale alle Demolizioni Pubbliche, visto si è assunto il merito non soltanto della demolizione dell’Edificio dell’ Ex mercato di Piazza Bologna, ma anche dei Giardini-Bunker di via Pietro Giuria!

Ma cerchiamo di andare ancora un poco più avanti, Aldo!

Non era, forse, apparsa la notizia, secondo la quale l’associazione Falsabraga di Santa Caterina voleva creare (previo assenso del Comune) una splendida DISCOTECA, ipotizzando la trasformazione della terrazza affacciata sull’Asilo di Viale dante Alighieri?

E non è forse vero che qualche nostro illustre rappresentante si è scandalizzato di fronte alla parola DISCOTECA, preferendo la dizione alternativa CENTRO RICREATIVO PER I GIOVANI?

E non è forse attuale l’ipotesi complementare della NASCITA DELLA FUTURA DISCOTECA non già sul PRIAMAR, bensì nell’adiacente CUBO, che spetta al Comune nell’ambito dell’operazione ORSA 2000?

Discoteca sul Priamar: il progetto

L’associazione Santa Caterina ha già i disegni: due piste da ballo, privè e pavimenti di vetro

 

Dovresti gioire di fronte a queste iniziative, Aldo, perché esse potrebbero contribuire, in modo determinante, a trasformare il tuo antico SOGNO in concrete REALTA’!

Ma v’è ancora di più, caro Aldo!

E’ notizia di pochi giorni fa (22 Giugno 2010, per la precisione) che la Regione Liguria sosterrà il PROGETTO PER REALIZZARE, A LEGINO, LA CITTADELLA DELL’INNOVAZIONE, che prevede un radicale intervento nel Campus, con la creazione di Nuovi Laboratori e Residenze Universitarie e (perché no) anche un Centro Ricreativo – Culturale per i Giovani.

Hai un motivo in più per gioire, caro Aldo!

ALDO:Mi scuso con te, Alter, ma, in questo momento, non provo alcun sentimento di gioia, anche perché quando questi progetti diventeranno concreta realtà, io sarò emigrato in siti extra-terrestri.

Mi consola, però, il fatto che i giovani studenti intervistati potranno usufruire, al termine dei lavori, dell’ASSISTENZA DOMICILIARE AGLI ANZIANI (ammesso che esista ancora e non venga definitivamente demolita).

8 Luglio 2010                                                    ALTER e ALDO PASTORE

 

Buone ferie a tutti i nostri amici!!

 

 

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