Quando siete nati in Liguria…

Quando siete nati in Liguria…

 
Quando siete nati in Liguria…

 Quando siete nati in Liguria, quando avete deciso di viverci, quando ci siete rimasti, è perché lo avete scelto.

 Avete scelto di accettare il territorio, col suo mare, i suoi ripidi declivi fino alle montagne e il suo tempo meteorologico tanto mite quanto incerto.

 

Avete accettato il compromesso che la natura vi ha messo di fronte e sfidandola, la avete ingaggiata.

 

Non è vero che non sono mai accadute certe cose, e forse non è nemmeno un evento tanto raro, ma è la memoria umana ad essere labile, come i suoi artefatti.

 

La natura ha i suoi cicli e noi, ovunque su questo pianeta, non siamo altro che uno sputo su un oceano.

 

Il ligure è un popolo di marinai e guerrieri, pirati e mercenari, ma sempre pronto a combattere.

 

Per cui, qualsiasi cosa sia successa, qualsiasi posto sia stato danneggiato, non è finita, anzi è un’occasione per riflettere e ricominciare, meglio di prima.

 

Cari Liguri, che siate Genovesi, Savonesi, Spezzini o Imperiesi, non frignate, non limitatevi a mugugnare o ad ululare contro la natura, che non è affatto infame, ma è assolutamente naturale, non artificiosa come invece è l’uomo moderno.

 

Al mondo nessun uomo può dire che si è in ginocchio, e che è finita, con quale criterio può dirlo, soprattutto quando si è in gioco contro la natura stessa?

 

Cari miei conterranei, ora siete veramente alla prova, è il momento di fare vedere il vero valore e che siete degni di essere chiamati col nome di quei predecessori, i LIGURI.

 

Perciò tiratevi ancora su le vostre belle maniche e fate, adoperatevi senza pretendere la manna dal cielo e senza inutili banalità.

 

Ora è il momento del FACCIAMO, tutti assieme.

 

Non serve la solidarietà a parole, ma serve agire. 

Il resto verrà da solo ed imparate ad essere consapevoli di ciò che avete attorno, e di ciò che nella realtà di questo mondo potete fare.

 

La natura dà e la natura toglie, tutta attorno a noi, nonostante noi.

 

Non me ne vogliate, ma la penso così.

 

Ora fate come volete, potete anche insultarmi, tanto non cambierebbe nulla, lo stato delle cose, reali o idealmente, resterebbe lo stesso…

 

Paolo Bongiovanni

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