Progetto di località Bricchetti

La convenzione prevede anche 6 abitazione (Arte) a canone moderato
Savona, si al progetto di località Bricchetti 
Nuovo complesso residenziale con 39 alloggi
L’insediamento destinato a 140 abitanti, autorimesse, aree verdi e viabilità

 La convenzione prevede anche 6 abitazione (Arte) a canone moderato
Savona, si al progetto di località Bricchetti 
Nuovo complesso residenziale con 39 alloggi
L’insediamento destinato a 140 abitanti, autorimesse, aree verdi e viabilità 
Savona-Località Bricchetti

Savona –  Via libera ad nuovo complesso residenziale, nella zona a monte di Zinola. Su un’area di 14.333 mq, saranno realizzati 7 edifici a schiera e a blocco, su 2-3 piani fuori terra, con un’altezza massima di metri 9,46. Complessivamente 39 alloggi con una volumetria di 13.960,03 mc. Una superficie agibile pari a 4.200 mq, corrispondente ad un carico abitativo di 140 abitanti.

In uno dei due lotti (E 2) l’edificio 1 sarà destinato ad edilizia in regime di locazione a canone moderato per complessivi 490 mq. di superficie realizzabile, distribuita in 6 alloggi.

Sono, inoltre, previsti  un nuovo tracciato viario, un’autorimessa pertinenziale interrata sottostante gli immobili, la sistemazione dell’area pertinenziale esterna. Infine le superfici destinate agli standard urbanistici prevedono: 117 mq. per parcheggi pubblici, 1.509 mq. per verde pubblico attrezzato, 40 posti auto interrati pertinenziali, pari a mq. 1285 nella misura di un posto auto per alloggio, oltre a parcheggi non pertinenziali. Nuova viabilità interna al SUA, in collegamento con via Santo Spirito, via Tallone e via Frumento.

 

Pur trattandosi di un intervento di nuova urbanizzazione questa volta non sembra il caso di invocare “colate di cemento selvaggio” di cui si è parlato, scritto, polemizzato di recente per le 50 villette dell’operazione “la Romana”, nella valle del Santuario, su 4 ettari di terreno, in frazione San Bernardo, oggi totalmente a verde. Una insediamento che potrà ospitare 194 abitanti.

Italia Nostra, col suo presidente ing. Roberto Cuneo, ha puntato l’indice perché, a suo dire, cinquanta villette, alte fino a 10 metri, “su un’area verde significa brutalizzare la vallata e creare un nuovo quartiere di cemento con tutto ciò che ne conseguirà per l’equilibrio di una frazione storica e molto ben preservata a cui i savonesi sono legati”.

Italia Nostra ha chiesto l’intervento della Sovrintendenza e, a quanto pare, non è rimasto inascoltato. Da Genova avrebbero fatto sapere che valuteranno con attenzione il maxi-progetto. Vale a dire esiste la possibilità di uno stop oppure una revisione per i 5 mila mq di cemento  dove oggi ci sono alberi. Si consideri che sul Puc l’operazione è giustificata – rimarca un articolo de Il Secolo XIX del 20 ottobre scorso – come se si trattasse di una zona di consolidamento dove vengono messe a posto soprattutto case già esistenti. Una forzatura inaccettabile, secondo Italia Nostra, che auspica e chiede il rilancio della valle consentendo  solo il recupero dell’esistente senza altro cemento. Non è certo una voce isolata, come ha riportato Trucioli la scorsa settimana descrivendo un interessante articolo scritto dagli architetti Pasquale e Luisa Gabbaria Mistrangelo per il periodico A Campanassa.

Italia Nostra, secondo quanto riferiscono alcuni soci, ritiene che a Savona di fatto “gli abitanti diminuiscono, ma aumenta il numero delle famiglie” e l’assessore all’urbanistica, avvocato Paolo Gaggero, dovrebbe farsi parte attiva proponendo un rilancio concreto di recupero, col frazionando dei grandi alloggi nei vecchi edifici in città. Ovvero, incentivare laddove invece oggi costi eccessivi, compresi gli oneri di urbanizzazione, disincentivano.  Sono centinaia gli appartamenti di grandi metrature che frazionati potrebbero adempiere e colmare un ruolo socio-economico assai importante. Ma occorrono sgravi negli oneri, nelle esenzioni, nell’Ici. Una proposta che segnerebbe una svolta nella politica urbanistica di Savona. Cosa peraltro normale in molte altre città europee.

Ma torniamo al nuovo intervento edilizio in località Bricchetti. E’ un’area in realtà piuttosto disordinata in cui si inseriscono altre case. Non si deturpa, insomma, in una cementizzata. Non si tratta di palazzi fronte spiaggia, non rappresentano un danno alla collettività.

Il nuovo insediamento ha perciò una sua “logica” attraverso una variante al Pris.

La cronistoria la si può ricostruire attraverso un decreto dirigenziale della Provincia nel settore dei procedimenti concertativi-beni ambientali che ha dato il “nulla posta” al decorso della pratica e messo in pubblicazione dal 19 ottobre scorso.

Il decreto porta la firma dell’architetto Antonella Blanco (vedi….il testo di 7 pagine), dispone la pubblicazione all’albo on line, con tutti gli adempimenti previsti dall’iter burocratico. E con la solita annotazione finale che è ammesso ricorso al Tar entro 60 giorni o al Presidente della Repubblica entro 120 giorni.

I primi passi del progetto richiesto da Walter, Graziella e Silvana Cortinovi, da Paolo Lottero risalgono al 22 gennaio 2002. L’oggetto indicato nel decreto della Provincia riguarda il Comune di Savona, lo strumento urbanistico attuativo (SUA) di iniziativa privata per edifici residenziali e relative opere di urbanizzazione in località Bricchetti (zona SR4), in variante al vigente strumento urbanistico generale (SUG) ed in scostamento al piano urbanistico comunale definitivo adottato nella Conferenza dei servizi.

Si ricorda che la proposta di SUA è stato oggetto di modifiche, anche sostanziali,  che hanno comportato la trasmissione al Comune di Savona di una nuova soluzione progettuale recepita il 29 novembre 2007. Sono seguite ulteriori modifiche ed integrazioni di adeguamento alle richieste e ai pareri dei competenti uffici e della Commissione edilizia integrata nella seduta del 28 agosto 2008. Altre integrazioni sono avvenute nel giugno e novembre 2010. C’è stata poi la deliberazione del consiglio comunale  il 15 marzo 2011. A cui è seguita la Conferenza dei servizi referente con il placet.

Tra le annotazioni del decreto dirigenziale della Provincia si ricorda che il progetto prevede a spese del proponente e nell’ambito della Convenzione urbanistica approvata dal consiglio comunale il 15 marzo 2011, la realizzazione della viabilità pubblica tra via Frumento, via Santo Spirito e via Tallone, da cedere in proprietà al Comune, compresa l’illuminazione, marciapiedi e segnaletica. Oltre a spazi verdi, parcheggi pubblici ed elementi di arredo urbano.

Tra le clausole di notevole interesse sociale, la cessione gratuita all’Azienda regionale Territoriale per l’edilizia di Savona (ARTE) di una porzione di aree oggetto di SUA da destinare in regime di locazione a canone moderato (6 alloggi), come da convenzione.  

R.T.

 6 novembre 2011

 

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