Ports of Genoa (R)evolution
Il porto di Genova sta vivendo un buon periodo grazie ai fondi derivanti dal Decreto Genova che permettono la realizzazione di grandi opere che cambieranno il volto della città; tra i principali interventi quello della Diga Foranea ed il Waterfront di Levante.
“A breve scadono i termini per la realizzazione delle opere con le risorse del Decreto Genova che cambieranno la città”, dichiara Paolo Emilio Signorini, Presidente di Autorità di Sistema Portuale, “ed il porto ha importanti traffici tanto che nel 2017 c’è stato un aumento del 15% al quale sono seguiti grandi difficoltà come le mareggiate e la pandemia ma i dati del 2021 fanno vedere una ripresa.
Lo scorso anno sono state fatte gare per 910 milioni e quest’anno la Diga Foranea prenderà il via; abbiamo rispettato i target di aggiudicazione con 27 interventi e 20 cantieri già avviati grazie allo sforzo di regione, comune di Genova, Città Metropolitana e Autorità Portuale. I cantieri rendono Genova e la Liguria migliori e anche se danno fastidio portano benefici importanti; tutti i cantieri coinvolgono fino a 220 unità con un valore aggiunto diretto di 1 miliardo e 2,1 di valore indiretto. Siamo consapevoli che le difficoltà sono molte ma è per Genova un momento unico; ci saranno ricadute dirette su Genova e rafforzamenti anche per Savona ed il sindaco Bucci sarà commissario fino al 2024.
La Diga Foranea mi riempie di orgoglio ed in merito ai depositi chimici voglio dire che la loro collocazione presso il Porto è quella ideale; Ponte Somalia rispetta i vincoli ma occorre un accordo con i concessionari spiegando alle persone e alle aziende coinvolte cosa succede. Stiamo valutando un insediamento di GNL a Vado Ligure e la proposta sarà chiusa a breve; con le Dune di Prà si completa l’autoporto e a breve ci sarà il consolidamento del Ponte dei Mille. La prima fase del Piano Regolatore Portuale coinvolge tutto il demanio marittimo e nel prossimo anno e mezzo sarà elaborato tutto il Piano Regolatore dell’Autorità di Sistema”.
Parole simili da parte del sindaco e Commissario Marco Bucci :”Abbiamo disegnato il porto come infrastruttura legata alla città e la Diga allarga la superficie cittadina; questi progetti hanno una visione di futuro per i prossimi 40-50 anni senza dimenticare l’aeroporto, il porto, le strade, la ferrovia ed il cold ironing molto importante per l’ecologia. Tutti stanno facendo importanti sforzi e siamo consapevoli che i cantieri creano disagi ma si lavora per la Genova del futuro; è bello vedere che si investe in città e ringrazio chi supera le sfide tecniche. Avremo strutture uniche e nuovi business con la creazione di nuove aree per lo sviluppo della città con l’eco-sostenibilità e la digitalizzazione; nei prossimi 2-3 anni ci sarà uno sviluppo del piano con altri progetti e fondi e ringrazio il Governo senza dimenticare tutti coloro che hanno partecipato.
La struttura commissariale ha aiutato il progetto ma le diverse sinergie hanno permesso questi risultati e la legge ci ha aiutati; il modello Genova ha dato importanti risultati alla città. Il sindaco chiede e non decide ed in merito ai depositi chimici voglio dire che è stata chiesta la collocazione presso il porto perchè è la sede più giusta; è stata anche proposta la loro sistemazione a Vado Ligure ma il sindaco Monica Giuliano non ha dato disponibilità. L’incontro con Grimaldi è stato positivo e sono state analizzate alcune proposte; il Piano Regolatore Portuale nasce già obsoleto e noi vorremmo un piano creativo per il porto del futuro. Il porto e la città hanno un grande piano che deve essere eseguito sulla base dei progetti finanziati e già cantierizzati; il masterplan del porto è esteso e vi sono altri piani per integrare il porto con la città e se queste due realtà lavorano insieme ed allineate ci saranno vantaggi per tutti.
La Diga Foranea è l’opera più grande che verrà realizzata ed occorre avere una visione globale della città; cosa verrà fatto in futuro necessita della Diga e tutte queste opere avranno 1 miliardo di ricadute dirette senza contare l’indotto”.
“L’opportunità del PNRR è importante ma questa lo è altrettanto”, afferma il presidente Giovanni Toti, “e sono diversi i cantieri già aperti presso il porto.
La città sta vivendo una rivoluzione importante attraverso il Terzo Valico, il Waterfront, l’Hennebique ed il nuovo Terminal Container; Genova cambierà volto ma questo è solamente un antipasto e lo scalo sarà maggiormente competitivo per merci e persone. La città cambierà morfologia grazie alle opere di Renzo Piano, del nuovo aeroporto, del raddoppio della stazione crocieristica e del recupero del centro storico; ringrazio chi lavora con la struttura commissariale dicendo che il Ponte San Giorgio ed il Modello Genova è più sofisticato rispetto all’opera singola del ponte. Stiamo collaborando per il bene comune mettendo gli obiettivi al centro e spero possa esserci una valorizzazione della percezione della città per venderla meglio al di fuori dei confini; le critiche sono devono essere costruttive e sostenute da soluzioni”.
“Le opere sono un vero segnale di discontinuità per rendere Genova maggiormente competitiva; gli investimenti sono importanti ed un progetto simile è stato realizzato per il porto di Savona-Vado Ligure. Allo stato attuale la collocazione dei depositi chimici a Ponte Somalia è un’ipotesi e si potrebbe trovare un altro posto se non andasse bene; il 2021 si è chiuso bene nonostante la contrazione del 5% dovuta alle rinfuse liquide. Per il 2022 si prospetta un periodo di crescita per Genova che va avanti dal 2009 nonostante le calamità naturali e la pandemia; i grandi operatori e le shipping line vogliono venire qua ed i lavori per la Diga inizieranno alla fine di quest’anno”, conclude il Presidente Signorini.