Pièce teatrale

LE AVVENTURE DI GIANNETTO GARAVENTA
UNA MUMMIA EGIZIA SUL MARE
COMMEDIA EGIZIO-MARINARESCA -GIUDIZIARIA IN TRE ATTI
Quinta puntata

LE AVVENTURE DI GIANNETTO GARAVENTA
UNA MUMMIA EGIZIA SUL MARE
COMMEDIA EGIZIO-MARINARESCA -GIUDIZIARIA IN TRE ATTI 
SCENA SECONDA
 
La scena si svolge nel deserto. Sono presenti Giannetto Garaventa (che ha ricevuto dal capitano dell’Intrepida il permesso di seguire la spedizione del professor Scavapiano assieme a Nené), Nefertiti, Cleopatra e naturalmente lo stesso archeologo Scavapiano.

SCAVAPIANO: Ecco, con forza magnetica e telepatica, la mummia di Merikare ci ha condotto qui in questa oasi in pieno deserto. Però che viaggio faticoso !Il mestiere di archeologo ha i suoi vantaggi, ma quanto agli svantaggi, ne ha tanti davvero !

 

CLEO: Ma di che ti lamenti, scava sassi, buca pietre, ricercatore di vecchie anfore e di scheletri nascosti ? Magari negli armadi, vero ? (un sorrisetto d’intesa).

 

NEF: Se faceva il ragioniere in banca si sarebbe lamentato delle emorroidi!

 

SCAVAPIANO: Ma dateci un taglio, streghe! Piuttosto, la tomba dell’egizio non dev’essere lontana.

 

NENE’ (sottovoce a Giannetto): Tu guarda in che guaio ci siamo andati a cacciare!

 

GIANNETTO: Era meglio se rimanevamo a bordo dell’Intrepida anche a costo di subire un attacco dei corsari…Cosa mi è venuto in mente di chiedere al capitano Joe Bufera il permesso di seguire questo scava sabbia e, soprattutto, cosa è venuto in mente al capitano di accordarmi la licenza-premio!

 

NENE‘: E soprattutto che c’entravo io ? Potevo starmene in coperta assieme a tutti gli altri a prendere questo bel sole d’Egitto! Ci sono dei giorni in cui proprio non mi capisco. Giannetto posso accompagnarti ? Boccaccia mia! E il capitano: d’accordo Nené vada pure! Napoli bella chissà quando ti rivedrò?

 

 

SCAVAPIANO: Zitti che Merikare mi ha rivelato un segreto, un importante segreto.

 

GIANNETTO: Non ho udito alcunché.

 

SCAVAPIANO: Lo ha rivelato solo a me.

 

NENE’: E che aspetti a dircelo?

 

SCAVAPIANO: Ebbene, la tomba è proprio sotto i nostri piedi.

 

NENE’: Mamma, che impressione!

 

GIANNETTO: Forza, scaviamo.

 

NEFERTITI: Forza, scavate.

 

CLEOPATRA: Spero avrete portato badili e zappe.

 

SCAVAPIANO: Ho pensato a tutto io…

 

NENE’: Strano, sembrava lo sapesse che avremmo trovato la tomba di Merikare.

Gli uomini si mettono al lavoro ed ecco apparire finalmente il sarcofago. Viene aperto. Potrebbe essere una mummia, ma cos’è quella polvere bianca che si intravvede nel fondo della tomba dell’alto dignitario ?

 

GIANNETTO: Cos’è quella polvere bianca ?

 

SCAVAPIANO: E’ sicuramente farina dell’Antico Egitto. Sapete che gli antichi egizi davano ai loro defunti mummificati tutta la alimentazione necessaria per il lungo viaggio nell’Aldilà.

NENE’: Bene. E adesso che si fa ?

 

NEF: Beh, visto che abbiamo trovato il sarcofago, l’ unica cosa da fare è portarselo via. Se chiediamo il consenso delle autorità egiziane non ce lo daranno mai. Figuriamoci se quelli danno il permesso a portare via il sarcofago.

 

GIANNETTO: Beh, il British Museum londinese è pieno di reperti egizi trafugati. Per non parlare del Louvre…

 

NEF: Appunto. Ci sono cascati con Napoleone I, poi con i britannici. Vi pare che adesso lasciano portare via qualcosa agli italiani ?

 

NENE’: Ha ragione Nef. Qui, come si dice a Napoli, nessuno è fesso. Perché dobbiamo essere così ingenui da dichiarare la scoperta ?

 

GIANNETTO: Ma che facciamo allora ?

 

SCAVAPIANO: Intanto, portiamo il sarcofago a bordo dell'”Intrepida”. Poi si vedrà che ne pensa il capitano. Giusto?

 

GIANNETTO: Ma non saprei. La cosa non mi piace tanto. Qui ci mettiamo fuorilegge. Perché non chiamiamo quelli del museo del Cairo.

 

SCAVAPIANO: E no, bello mio! Io ho scavato senza autorizzazione in questa oasi nel deserto egizio. Adesso ci vado di mezzo io!

Sono sicuro che il capitano Joe Bufera sarà contento di vedere il sarcofago che abbiamo scoperto. Ha autorizzato la seduta spiritica a bordo. E’ proprio un grande uomo il comandante. Ricco di interessi culturali, pieno di curiosità metafisiche ed esoteriche. Vedrete che sarà entusiasta della scoperta che abbiamo fatta. Non vorrete mica tenerlo all’oscuro di un così importante ritrovamento, cui egli stesso ha contribuito in maniera determinante mettendo a disposizione la sua nave…

 

NENE’: Beh, l’argomento – tutto sommato – mi sembra valido. Che ne pensi Giannetto ?

 

GIANNETTO: Penso che avrei fatto meglio a restare a bordo. E anche tu avresti fatto bene a fare la stessa cosa.

 

CLEO: Andiamo, marinaio, non fare il pusillanime. Così ad occhio e croce non mi sembri un pavido.

 

GIANNETTO: Pavido non lo sono. Ma qui c’è qualcosa che non mi convince.

 

LUDOVICO SCAVAPIANO: Una ragione di più per chiedere il parere del comandante. A lui l’ultima parola. Okkay ?

 

NENE’: A me pare giusto.

 

GIANNETTO: Va bene. Avete vinto.Andiamo a chiedere il parere del capitano, se ci tenete proprio. E questo sarcofago pesa ?

 

LUDOVICO: Ma no. Una sciocchezza. Ho tutto pronto per il trasporto alla nave.

 

NENE’: Certo che se non sapeva che avremmo trovato la mummia, questo professore è proprio un uomo previdente.

 

GIANNETTO: Qualche cosa non mi torna. Purtroppo, non saprei dire di cosa si tratti. Sarà la stanchezza. (fra sé, certo anche la presenza di Nefertiti non mi è del tutto dispiaciuta. Bella ragazza, in fondo.)

 

 

Franco Ivaldo

 

CONTINUA LA PROSSIMA SETTIMANA

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