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Pensieri di Laura Candelo

La depressione…

Pensieri di Laura Candelo

La depressione…

 Un brutto ricordo, una serie di dispiaceri, preoccupazioni che ti lasciano senza fiato, speranze che poco a poco si affievoliscono sempre di più e che alla fine si spengono come candele dopo una folata di vento…

La mancanza di forza, l’incapacità di reagire, la voglia di lasciarsi andare, ma la mancanza di coraggio o la codardia che ti prende e che alla fine ti dissuade dal fare un gesto che potrebbe dar fine a tutte le tue sofferenze, ma che potrebbe lasciar orfani i tuoi bimbi, che non hanno colpa, che non ti hanno mai chiesto di venire al mondo e che non meritano tutto questo, come non lo meritano i tuoi genitori, che non sanno più come comportarsi, cosa dirti o cosa fare per cercare di non farti abbattere, per cercare di farti tornare alla vita, di farti alzare da un letto sfatto, diventato ormai l’unico posto in cui stai bene e ti senti a tuo agio…

 

Ti chiedi perché stai così male, perché non riesci a guarire, ti sembra impossibile che fino a poco tempo prima riuscivi ad uscire, riuscivi a vivere la tua quotidianità, mentre adesso ti sembra un’impresa anche solo riuscire a lavarti i capelli, perché sei demotivata e sfiduciata al massimo, perché non è solo la mancanza di reagire e di riuscire a sopravvivere, ma è proprio la voglia di vivere che ti manca, che ti ha abbandonato, che ti ha lasciato per far posto ad il malessere della tua anima, a questo male oscuro che fa’ paura e che ti lascia solo, incompreso, a piangere fino allo sfinimento ed a crisi allucinanti ed a pensieri suicidi…

 

Ti chiedi cosa hai fatto di male, perché sei così maledettamente fragile, perché tocchi sempre a te, maledici la tua timidezza e la tua sensibilità che ti rendono più fragile e più volubile degli altri…

 

Pensi di non meritare due figli così meravigliosi, che sorridono per nulla, ma che ora ti guardano mentre piangi, con aria smarrita e preoccupata, perché sono troppo piccoli ed innocenti per capire che non è colpa loro se tu stai così…

 

Io ho passato tutto questo ed a fasi alterne sto continuando a convivere con questo mio malessere oscuro dell’anima e credo che parlarne, ammettere di avere questo problema, senza nascondersi, parlandone apertamente sia un inizio per riuscire a risolverlo, possibilmente senza l’aiuto di psicofarmaci che fanno più male che bene con le loro pesanti controindicazioni…

 

Perché io non mi vergogno di ammettere che fino a due mesi fa’ facevo uso di antidepressivi, poi dopo emorragie varie ho deciso di dire basta ed adesso sono fiera di dire che non ne sto più prendendo…

 

Magari tra un mese ne prenderò di nuovo o starò così male che non potrò farne proprio a meno, ma scrivere mi aiuta a sfogarmi, mi aiuta a vivere questo mio malessere in modo migliore, perché anche se ti dicono di uscire, tu sai che non ci riesci e se ti dicono di reagire per i tuoi figli, tu ti senti ancora più in colpa perché non riesci a badare a loro non solo fisicamente, ma anche e soprattutto mentalmente purtroppo…

 

Io ho trovato la mia valvola di sfogo e sono decisa a non mollare, non voglio e non posso far sì che la depressione ricominci il suo cammino dentro la mia anima, ho deciso di volere provare a farcela, di cercare di reagire, prima di tutto per me stessa…

 

Laura Candelo

 

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