Loano

Delibere Giunta e Consiglio (20) – Albo pretorio di Palazzo Doria 
La telenovela “San Lazzaro Spa” dura da 18 anni
Ma Vaccarezza “governa” Loano da 22 anni soltanto
I cittadini l’hanno promosso sindaco e presidente, l’opposizione si arrabbia

Delibere Giunta e Consiglio (20) – Albo pretorio di Palazzo Doria 
La telenovela “San Lazzaro Spa” dura da 18 anni
Ma Vaccarezza “governa” Loano da 22 anni soltanto
I cittadini l’hanno promosso sindaco e presidente, l’opposizione si arrabbia

Loano – Prosegue l’esame della delibera del Consiglio comunale n. 9 del 22 febbraio 2010, oggetto: Mozione presentata dai consiglieri comunali della lista civica “E’ LOANO” in data 15.01.2010, prot. n1494 ad oggetto: “Censura per l’operato del Sindaco e della Giunta comunale”.


Consigliere GARASSINI

“Direi che quindi un ulteriore argomento che noi abbiamo posto a fondamento della nostra mozione, è il doppio ruolo che lei continua a ricoprire, riteniamo che lei stia svolgendo due incarichi delicati, quello di Sindaco e quello di Presidente della Provincia e che sia praticamente impossibile portarli avanti con disciplina e onore, come dice la Carta Costituzionale, proprio perché sono entrambi impegnativi Riteniamo che i cittadini loanesi avrebbero diritto ad un Sindaco presente e riteniamo che questo debba essere il Sindaco eletto da loro, invece oggi Loano si ritrova ad avere un Sindaco di fatto che è il Vicesindaco Cenere che non è stato eletto dai cittadini, ricordiamo che il Sindaco Cenere è stato chiamato a ricoprire il ruolo di Assessore all’Urbanistica esterno, non ha partecipato alla competizione elettorale, quindi riteniamo che anche politicamente non è corretto che svolga di fatto il ruolo di Sindaco, sui banchi della maggioranza ci sono molte persone che hanno partecipato alla competizione elettorale e che avrebbero ben più diritto di essere rappresentanti dei cittadini loanesi.  

Questo Assessore Cenere senza niente togliere chiaramente e rispettando la sua persona perché sappiamo benissimo che lei ha svolto il ruolo di Sindaco in questa città, però di fatto è un Assessore esterno. 

Quindi per questi motivi, per, ripeto, l’inerzia, incapacità ed inefficienza di questa Amministrazione, la scarsa tutela dell’interesse pubblico, il mancato rispetto delle regole, i prolungati silenzi del Sindaco, chiediamo che il Sindaco rassegni le sue dimissioni.”  (4)

CONSIGLIERE SANDRE 

“Premetto che il mio sarà un intervento su una lettura della cosiddetta politica del fare di questa Amministrazione, con alcune osservazioni sugli aspetti finanziari, sono cose che naturalmente abbiamo già detto e ripetuto in diverse occasioni durante i Consigli Comunali, comunque le promesse e gli impegni che il Sindaco si era assunto nel programma elettorale e che si ribadiscono ogni anno nelle linee programmatiche di mandato, si possono sintetizzare in 3 punti: riqualificazione, infrastrutture, monitoraggio del territorio sotto il profilo edilizio e nel rispetto dell’ambiente, il tutto nell’interesse della collettività. 

Se con queste premesse andiamo ad analizzare il lavoro e le scelte di questi quasi 4 anni, non possiamo che riscontrare che gli obiettivi più importanti sono stati disattesi o in forte ritardo sui tempi prefissati, le grandi opere, quali la diga soffolta di ponente e la conseguenze realizzazione della passeggiata sono state rinviate, il piano integrato dei parcheggi è sparito dalla programmazione, di una viabilità alternativa alla Via Aurelia non si è più fatta parola, per le rotonde i tempi di esecuzione si stanno allungando a dismisura, portandoci tra gli ultimi comuni della provincia a essersi dotati di rotonde. 

La realizzazione della palestra delle scuole Mazzini è ancora solo sulla carta, la riqualificazione e pavimentazione dei carruggetti orbi, il rifunzionamento della torre pentagonale, l’adeguamento per le prevenzioni degli incendi al Palazzo Doria, la sistemazione e l’allargamento di Via delle Olivette, l’allargamento di Via Bulasce sono rimaste solo buone intenzioni che compaiono e scompaiono dai programmi triennali delle opere pubbliche che ogni anno l’Amministrazione porta in Consiglio Comunale, che ogni anno vengono cambiati e approvati, spostando gli impegni da un’annualità all’altra, dilatando i tempi di realizzazione e di conseguenza aumentandone i costi. 

Se poi andiamo a vedere le opere pubbliche di recente realizzazione, quali la diga soffolta, la passeggiata, il carruggio centrale e Piazza Italia queste richiedono già di interventi di manutenzione. L’unico parcheggio pubblico di una certa dimensione è stato realizzato lontano dal centro, quasi due chilometri e non essendo servito da una navetta che consenta il trasporto in centro e viceversa è poco utilizzato, anche i 4 parcheggi per disabili sono inutilizzati per lo stesso motivo. 


 E.Garassini

Dino Sandre

La salvaguardia del territorio e dell’ambiente, espressamente richiesta nello Statuto comunale, è sotto gli occhi di tutti, la superficiale e disattenta approvazione di permessi di costruire le cosiddette case agricole ha silenziosamente autorizzato illecite interpretazioni e strumentalizzazioni delle norme, trasformando un’occasione per riqualificare l’ambiente e il territorio in una serie di abusi edilizi, disattendendo e snaturando gli obiettivi del legislatore, trasformando la zona da agricola a residenziale. 

Alle sue parole, a proposito di nuovi insediamenti diceva testualmente che dovranno essere realisticamente premiati per la cura, la conduzione del fondo e la salvaguardia del territorio, dovremmo aggiungere per dovere di cronaca recente per quei pochi che hanno rispettato le regole, visto il gran numero di abusi ormai realizzati e riscontrati dai controlli effettuati, anche se tardivi. (5) 

Strettamente legato alla tutela dell’ambiente il verde pubblico, limitato da questa Amministrazione ad una piantumazione di solo valore decorativo urbano, a fronte di abbattimenti di alberi di alto fusto che stanno scomparendo dal paesaggio loanese. Ugualmente per la salvaguardia delle spiagge, risorsa fondamentale del panorama economico loanese, se da un lato si è cercato di salvarle dall’erosione del mare con la costruzione della diga che a 10 anni dalla sua inconclusione necessita già di interventi di manutenzione, interventi anche questi programmati per il primo semestre del 2009 e purtroppo non realizzati, dall’altra le spiagge sono state imbottite di materiale sabbioso che non ha certo contribuito a migliorarne la qualità degli arenili. 

Sotto l’aspetto finanziario dobbiamo sottolineare l’abituale utilizzo degli oneri di urbanizzazione per coprire gli squilibri di bilancio in parte corrente e non per investimenti, certo questo è autorizzato da una deroga alla legge, ma mi chiedo di questo passo chi e quando andrà a realizzare le opere di urbanizzazione. 

Il non rispetto del patto di stabilità interno per il 2009 e il fallito tentativo di rientrare nel patto con la vendita di Villa Italia e con l’ipotetica chiusura del contenzioso con la Società San Lazzaro, comporterà sanzioni al Comune che lo penalizzerà dal punto di vista programmatico, organico e finanziario per tutto il 2010. 

La telenovela San Lazzaro, che dura ormai da 18 anni, merita un inciso non tanto sulla vicenda di cui avremo modo di parlare in altre sedute, ma su come l’Amministrazione informa gli organi comunali, ci siamo accorti della volontà dell’Amministrazione di voler raggiungere un accordo con la San Lazzaro nell’assestamento generale al Bilancio di Previsione del 19 novembre scorso e già in allora sottolineammo e lamentammo il modo non certo rispettoso del principio di trasparenza e di pubblicità su cui si basano tutti gli atti del Comune, visto che a fronte di un probabile accordo con la società suddetta, quantificato in 241 mila Euro, non si è mai informato il Consiglio Comunale, la minoranza, la Commissione istituita ad hoc e tanto meno i cittadini. 

Tornando al non rispetto del patto di stabilità e alle conseguenti sanzioni previste dalla legge finanziaria, queste comporteranno un ulteriore rallentamento se non il blocco dei progetti enunciati, compresi quelli di normale amministrazione, di cui la pulitura del torrente Nimbalto a monte della Via Aurelia ne è un primo esempio.” (6)

(continua)

 @ Riflessioni e domande

 Intervento consigliere Garassini

[r4] Sino agli anni novanta la legge prevedeva l’incompatibilità di duplici incarichi istituzionali, secondo il dettato della Carta Costituzionale. Nel 2000, è stata approvata una legge che ha consentito il duplice incarico nei comuni con meno di 15 mila abitanti. L’assessore esterno – vice sindaco Francesco Cenere  “non è stato eletto dai cittadini” ma è conseguente ad un patto fra ex-rivali interni a Forza Italia (lo documentano le cronache riportate dai giornali) che nulla aveva a che fare con gli interessi dei cittadini-elettori. Solo interessi di Potere personale fra “due galli” combattenti. Una pagina esaltante di storia loanese?

 Intervento consigliere Sandre

[r5] Con rigorosa e cronologica disamina il consigliere Sandre è entrato nel merito della “politica del fare di questa Amministrazione”. Ha evidenziato, con il “balletto e non realizzazione” di opere pubbliche che “sono rimaste solo buone intenzioni che compaiono e scompaiono dai programmi triennali… ogni anno vengono cambiati e approvati, spostando gli impegni da un’annualità all’altra, dilatando i tempi di realizzazione e di conseguenza aumentandone i costi”.  

[r6] Evidenzia la “non” salvaguardia del territorio dell’ambiente citando “la superficiale e disattenta approvazione di permessi di costruire le cosiddette case agricole ha silenziosamente autorizzato illecite interpretazioni e strumentalizzazioni delle norme, trasformando un’occasione per riqualificare l’ambiente e il territorio in una serie di abusi edilizi…”.

Pone in risalto il grande “rebus” della discussa gestione dell’acquedotto da parte della Società San Lazzaro SpA, caratterizzata da più cause in corso con il Comune e il mancato versamento alla cassa comunale, negli anni, dei contributi riscossi con bollettazione dagli utenti, ai sensi della ex legge Merli.

Evidenzia le conseguenze negative per la gestione del Comune e la ricaduta sui contribuenti loanesi per il mancato rispetto del Patto di stabilità interno per il 2009.

Prepariamoci a pagare per le negligenze ed incapacità a gestire la cosa pubblica dei nostri attuali amministratori?

E’ notizia certa che anche per l’anno 2010 il Comune, nella prossima approvazione del Bilancio di previsione, non rispetterà il patto di stabilità interno.  

(continua)

 Gilberto Costanza

e-mail: gilberto.costanza@alice.it 

 

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