Ma, i risultati diagnostici e prognostici, forniti dagli specialisti, sino ad ora, non sono stati giudicati soddisfacenti dallo stesso Nettuno; pertanto, Egli ha ritenuto necessario rivolgersi ad un intero Collegio di Scienziati, al fine di poter pervenire ad esiti maggiormente concreti e soddisfacenti.
LE PRIME DOMANDE che gli scienziati hanno rivolto a Nettuno sono state le seguenti:
- COSA TI SENTI?
- QUALI SONO I DISTURBI CHE TI AFFLIGGONO E TURBANO LA TUA PACE INTERIORE?
NETTUNO HA COSI’ RISPOSTO:
Mi sembra di avere la Febbre; spesso, mi sento affaticato e debole; altre volte, invece, mi sento agitato ed, addirittura, avverto quasi la sensazione di essere proiettato verso l’alto ed, in questi casi, mi viene voglia di assalire la Terra Ferma; inoltre, mi arrecano un senso di fastidio interiore le specie vegetali ed animali che continuo ad ospitare nelle mie acque, ma che, sempre più spesso, vengono ad esercitare, all’ interno del mio fisico o del mio subconscio, un negativo sovvertimento, una sorta di interiore intolleranza e ribellione; infine, sono preoccupato, perché ho la sensazione di dover, continuamente, rendere conto del mio essere e del mio operato a soggetti estranei, i quali, addirittura, più volte, vengono ad ossessionarmi, perché, ad esempio, vogliono utilizzare la forza fisica delle mie maree e delle mie onde marine per creare energia o, persino, togliermi i sali, di cui sono dotato, per generare acqua dolce.
Il collegio degli Scienziati si è immediatamente preoccupato del caso ed ha incominciato ad effettuare le dovute indagini, secondo regole codificate dalla Prassi Medica, iniziando dalla:
ANAMNESI FAMILIARE
DOMANDA: Quali sono le condizioni fisiche dei tuoi Antenati e quali sono le malattie, da essi sofferte in passato?
RISPOSTA: Nessuna malattia; anzi, i miei Antenati (ad iniziare da Giove Pluvio) sono diventati famosi, in ogni Angolo del Mondo, perché indenni da morbi e da disfunzioni di qualsiasi natura; non a caso portano, tuttora, il nome di PADRI ETERNI e MADRI IMMACOLATE.
Di fronte all’ assenza di alterazioni genetiche (anche se ricercate con metodo semplicemente empirico), il Collegio degli Scienziati è passato all’indagine sulla
ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA
DOMANDA: Di quali malattie o disturbi hai sofferto in passato?
RISPOSTA: Nessuna malattia; al massimo, ho presentato qualche anomalo atteggiamento caratteriale: ho manifestato, più volte, scatti d’ ira; non a caso, il buon Giove mi ha fornito di un grande tridente, per dare libero sfogo ai miei turbamenti interni (definiti, volgarmente, con i termini di Mare Mosso o di Mare Agitato)
A questo punto, il Collegio degli Scienziati ha rivolto la propria attenzione verso la
ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA
DOMANDA: Abbiamo ascoltato, poc’anzi, la descrizione delle tue sensazioni e dei tuoi disturbi; vedi, tuttavia, di precisare meglio quanto hai dichiarato, entrando maggiormente nei dettagli della descrizione.
RISPOSTA: Dovrò, purtroppo, essere leggermente prolisso, perché gli oggetti del mio riferimento sono molteplici e complessi.
Incomincio, allora, da:
1) L’ ATMOSFERA: ho la netta impressione che Lei sia diventata più calda ed appassionata, ma , paradossalmente, più inquieta e capricciosa; Lei ha, ad esempio, modificato i suoi umori ventosi, trasformandoli in violente tempeste ed in turbinosi uragani, pretendendo, oltre tutto, che Io, Dio del Mare, venga a modificare la forza e le direzioni delle mie correnti marine. Sono sorte, da questi insanabili contrasti, autentiche catastrofi, con imponenti invasioni territoriali (chiamate, volgarmente, Tsunami) e con al morte di migliaia di esseri viventi, ospiti del Suolo Terrestre. Ma la Signora Atmosfera è diventata talmente volubile ed inaffidabile che, spesse volte, si dimentica di ordinare alle sue nubi di scaricare pioggia, per cui l’ intero Pianeta Terra va incontro a fenomeni di anomala siccità, con le conseguenze che Voi, Illustri Scienziati, potete facilmente immaginare. Tutto questo ha generato in me una profonda, malinconica depressione, ritenendomi, almeno in parte, responsabile di tali dissesti planetari; inoltre, non riesco a capire se, in avvenire, potrò raggiungere un minimo rapporto di convivenza con questa Signora.
2) Ma, al di là di tutto questo, vorrei precisare che i miei disturbi somatici e funzionali derivano, anche, dalla sopravvenuta AVARIZIA E SCARSO SENSO IGIENICO delle Divinità Fluviali e, forse, anche degli esseri viventi, operanti sul Suolo Terrestre. Infatti le mie acque che, da un tempo immemorabile, convivono con le acque fluviali, hanno visto ridotto l’ apporto idrico dei fiumi; addirittura, l’ acqua di molti di essi non riesce più ad arrivare alla foce e, quindi, allo sbocco in mare. Lascio, poi, immaginare a Voi quali mefitiche sostanze vengono riversate in mare, nei tratti costieri, dagli esseri sopra citati. La contaminazione è tale che, spesse volte, non riesco nemmeno a respirare, forse per carenza di ossigeno.
3) Inoltre, il mio malessere deriva dagli SCARICHI di alcune sostanze (definite, volgarmente, con i termini di NAFTA e PETROLIO), effettuati, abitualmente, da quelle Forme galleggianti sulle mie onde, chiamate NAVI dagli abitanti del suolo terrestre. Io sono stato, da secoli, a contatto con navi di ben altre caratteristiche; mi riferisco a quelle utilizzate da Ulisse o dai Fenici; con le forme galleggianti attuali non posso quasi più convivere ed, allora, mi appello a questo Collegio di Scienziati, affinché vogliano effettuare un accurato controllo su alcuni tratti del mio mare; ad esempio, su quel piccolo tratto, interposto tra la Gallia (o Francia che dir si voglia) e la Britannia ( chiamata, oggi, Inghilterra); quel piccolo canale viene, oggi, chiamato “MANICA” dagli abitanti di quei luoghi; insisto su questa richiesta, perché quel tratto di mare mi è stato, di fatto, espropriato: in effetti, non si tratta più di un Mare d’ Acqua Salina, bensì di un Mare di Petrolio.
4) Ho già riferito, poc’anzi, sui miei difficili rapporti con tutte le specie vegetali ed animali che continuo ad ospitare nelle mie acque; voglio semplicemente sottolineare che mi trovo di fronte ad una autentica AGONIA BIOLOGICA DEI MIEI MARI; infatti, alcune specie (ad esempio, i merluzzi ed i tonni) stanno diminuendo di numero ed, in un prossimo futuro, saranno condannati all’ estinzione; altre sopravvivono con grande difficoltà (vedi: balene e delfini), perché continuamente oltraggiate dagli esseri del suolo terrestre (chiamati, impropriamente, umani); altre specie sono obbligate continuamente a trasferirsi da un mare all’ altro, perché le condizioni climatiche delle acque si stanno progressivamente modificando; ma, il problema forse più grave risiede nel grave risiede nel fatto che la grande maggioranza dei miei pesci non può più deporre le proprie uova nelle zone acquitrinose delle coste (tra le radici delle mangrovie e delle posidonie), perché queste sono state invase dai cosiddetti manufatti degli esseri umani del suolo terrestre. Lascio a Voi, Illustri Scienziati del Collegio, il compito di effettuare le dovute indagini e ricerche e di trarre, da esse, le conclusioni. Accenno, semplicemente, al fenomeno dell’ invasione algale delle coste dei miei mari; aggiungo che, in alcuni tratti, questo fenomeno sta diventando un dramma non soltanto per me e per la mia salute psico-fisica, ma, anche, per gli altri esseri viventi che, con grande pazienza, continuo ad ospitare tra le mie onde.
5) Infine , debbo confessare, con profonda amarezza, che le alterazioni più importanti e significative della mia condizione psico-fisica nascono da un distorto rapporto che si è progressivamente instaurato con quella particolare specie di esseri viventi che operano sulla Terra Ferma, che tutti si ostinano a chiamare UOMINI. Debbo precisare, Signori Scienziati, che il mio rapporto con gli Esseri Umani è avvenuto, da sempre, attraverso l’ intermediazione di quella sottile striscia di Terra Ferma, chiamata COSTA O SPIAGGIA. Ebbene: andate pure a controllare la condizione attuale di questa piccola striscia; potrete osservare che, in molte parti del Pianeta, essa è quasi totalmente sparita, soppressa o sostituita dalle cosiddette STRUTTURE CEMENTIFICATE. Vi segnalo, in proposito, l’ esemplare caso della Liguria; anzi vi invito formalmente a soggiornare brevemente in quella Regione, per verificare, di persona, la situazione attualmente esistente.
Giunti a questo punto, gli scienziati hanno ritenuto conclusa l’ effettuazione dell’ Indagine anamnestica e, seriamente preoccupati per le spontanee dichiarazioni rilasciate da Nettuno, hanno deciso di procedere all’ ESAME OBIETTIVO dell’ interessato, con relativi approfondimenti diagnostici; trattandosi, tuttavia, di una complessa e variegata sintomatologia, il Collegio ha deciso di suddividere l’indagine tra più operatori, al fine di pervenire ad una DIAGNOSI scientificamente corretta. Il Collegio mi ha promesso di consegnarmi tutta la documentazione relativa al caso; sarà mia premura riproporre il tutto ai cortesi lettori di Trucioli Savonesi, nel corso della prossima Settima Parte
18 luglio 2007 ALDO PASTORE
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