LINEA DI CONFINE
Versi liberi sul dare e sull’avere.
LINEA DI CONFINE
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Versi liberi sul dare e sull’avere.
LINEA DI CONFINE
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Devo aver oltrepassato, assorto nei miei soliti pensieri, la linea che segna il confine tra le cose possibili e ragionevoli e le impossibili e irragionevoli, tra quelle che si possono chiedere e quelle che si possono ricevere, tra il desiderio di dare e quello di avere, tra le parole solo pensate e quelle che era meglio non dire, confondendo le mie con le tue solo da me sperate e da te mai pronunciate. Così me le hai giustamente restituite, con un’aggiunta: “perché hai sconfinato? Non hai visto i cartelli indicatori?” Sì, mia cara, li ho visti ma li ho ignorati. Proprio questo è stato l’errore fatale, anzi, il peccato mortale: ho sperato che fosse anche il tuo, così mi son dannato. |
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