Ecco cosa si sente ripetere: “ Ho saputo che a marzo chiude lo sportello, perché al dipendente della Camera di Commercio è scaduto il contratto. Lui forse resterà a casa e noi dovremo recarci nuovamente a Savona, come accadeva anni fa”. 

Parlano assistenti di studi professionali di commercialisti, rappresentanti di associazioni di categoria, il titolare di un’azienda agricola, di un esercizio alberghiero, di un’impresa artigiana. Commenti raccolti al volo.  

Che sta succedendo, possibile che stiano tutti zitti e la chiusura passi inosservata? Proprio nel momento in cui le imprese tutte – o quasi – devono far fronte ad un periodo di recessione e crisi. Hanno bisogno, viene spontaneo, della massima disponibilità delle Istituzioni, di tutto il supporto possibile contro i tempi burocratici e le difficoltà quotidiane. Invece ad Albenga!…. 

Ebbene non sembra andare in questa direzione la probabile decisione della Camera di Commercio di Savona, in versione  pluripresidente Luciano Pasquale, di chiudere  l’Ufficio per le imprese nella vallata delle torri e del Centa, che resta un importante punto di riferimento per decine di studi professionali, ma soprattutto per le associazioni di categoria, tutte rappresentate nel ponente (da Pietra ad Andora, più intero entroterra). Scusate se è poco!  

Non sarà un capriccio di Pasquale – chi lo conosce, apprezza il suo pragmatismo  e rigore – però lascia perplessi sia la chiusura e soprattutto la robusta coperta di riservatezza in cui è avvolta. Non solo, c’è chi sostiene che all’interno della Camera di Commercio si confrontano due correnti di pensiero sulla sorte dell’ufficio di Albenga per il quale pare si fosse opportunamente battuto l’onorevole Claudio Scajola.  

La prima vorrebbe  mantenere, anzi ampliare, le attività fin qui svolte dallo sportello (anche informativo) ingauno, in un’area tra le più dinamiche della provincia. La seconda ritiene invece di razionalizzare: chiusura ed accentramento a Savona.  

Non pare suffragata l’ipotesi di chi sostiene trattasi di uno dei siluri ai fianchi, per depotenziare la giunta leghista di Rosy Guarnieri. Già alle prese con problematiche di spessore e di sabotatori. Nella morsa del duello e del predomonio tra fratelli massoni, tornati in gran auge. 

Meno comprensiva, almeno fino a questo momento, la totale assenza di prese di posizione – pro o contro – delle associazioni di categoria presenti sul territorio, informate di quanto sta accadendo. Forse aspettano l’ultimo secondo? Come fanno quelli che si recano allo sportello dopo aver ricevuto la cartella, senza appello, di Equitalia. E dire che inizialmente lo sportello apriva solo due giorni in settimana, poi tenuto conto delle esigenze e del lavoro si è prolungata l’apertura al pubblico per cinque giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12. Ora arriva la chiusura.