LA TASSA SUGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
Cinquantottesima puntata
LA TASSA SUGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
RICOVERATI “A VITA” IN CASA DI RIPOSO

RIFLESSIONI SUL PRESENTE E SUL FUTURO
Cinquantottesima puntata
LA TASSA SUGLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
RICOVERATI “A VITA” IN CASA DI RIPOSO

 – Siamo giunti all’assurdo ed all’inverosimile e, per di più, con il sapore della beffa.

– Non a caso, bensì a ragion veduta, lo SPI – CGIL (Sindacato Pensionati) ha voluto segnalare, a tutti noi, che, a  partire dal prossimo Giugno, circa 300.000 Anziani  non Autosufficienti, ricoverati, in via permanente, in Strutture Residenziali Pubbliche (Case di Riposo, Residente Protette, RSA) e, tuttavia, proprietari della loro Privata abitazione, dovranno, su quest’ultima, pagare la “SUPER IMU” (vale a dire: la nuova Imposta sugli immobili, che è venuta a sostituire la vecchia ICI).  

 Infatti, come conseguenza dell’Articolo 13 del Decreto Monti “SALVA ITALIA”, se il ricovero dell’anziano diventa permanente, l’abitazione di sua proprietà diventa “SECONDA CASA” e, di conseguenza, il Tributo Fiscale  per l’Anno 2012 viene, di fatto, quasi raddoppiato: 7,6 per Mille contro il 4 per mille, dovuto per la “PRIMA CASA”; in altri termini, la RESIDENZA DELL’ANZIANO IN PUBBLICA STRUTTURA DIVENTA “PRIMA CASA.

– Di fronte a questa notizia, mi sono toccato (come suggerito da  Gilberto Govi) per verificare se sono io, oppure mio fratello Michele.

Uscendo dal pur necessario tono ironico e venendo, quindi, a parlare seriamente, mi sono reso conto che “COLORO CHE CI GOVERNANO NON CONOSCONO MINIMAMENTE IL CONCETTO DI NON AUTO SUFFICIENZA” ed, allora, mi sento quasi costretto a ribadire, per l’ennesima volta, quanto già avevo scritto in passato:

Dal rapporto sulla non autosufficienza ( presentato nel  2011dal Ministro del Lavoro e dal Ministro della Salute) è  emerso che, in Italia, ci sono almeno 2,6 milioni di persone (pari al 4,8 per cento del totale della popolazione) non autosufficienti, di cui due milioni  circa sono anziani. 

Come è ben noto, la disabilità cresce con l’età: dai 70 ai 74 anni è pari al 9,7 per cento, dai 75 ai 79 anni quasi raddoppia (17,8 per cento) e raggiunge  il 44,5 per cento all’ottavo decennio.

Ancora più drammatica risulta essere la SITUAZIONE LIGURE: 

“La nostra Regione ha ben 593.416 pensionati (oltre il 34 per cento del totale della popolazione), di cui 78.015 sono considerati invalidi civili non autosufficienti (50.517 donne e 27.498 maschi), che ricevono, in media, circa 400 euro al mese. 

Suddivisi in Provincie, sono 43.829 a Genova, 10.698 ad Imperia, 11.704 a Savona e 11.784 a La Spezia. 

Il grado di invalidità e di non-autosufficienza di questi soggetti è tale che ben 49.860 (il 63,91 per cento del totale) ricevono anche l’indennità di accompagnamento.”         

Un commento emblematico a questi dati è stato fornito, sotto il profilo puramente Socio-Sanitario, da Alessandra Pieracci (vedi: il quotidiano “LA STAMPA” del 1° Maggio 2011):  

 “La cronicità è un capitolo importante in una regione che conta 550 mila malati, praticamente un abitante su tre, con una  percentuale che cresce ovviamente nelle fascia degli anziani, fascia demograficamente consistente che pesa sul servizio sanitario non adeguatamente riconosciuta nei criteri di assegnazione dei fondi nazionali .”

 Ma, il concetto di non – autosufficienza è molto più complesso ed articolato di quanto sopra descritto e viene ad assumere caratteristiche, che vanno al di là  della sfera puramente socio-sanitaria per abbracciare e comprendere altri aspetti, assai variegati, della vita quotidiana di ciascuno di noi;  a titolo maggiormente esplicativo, faccio riferimento non soltanto all’aumento in cifra assoluta ed in valore percentuale del numero degli anziani ed all’aumento del numero degli anni di vita di ogni singolo anziano, ma anche ad altri decisivi fattori, che sinteticamente elenco:

  AUMENTO DELLA PLURIMORBILITA’ e, cioè, della co-esistenza di più malattie nello stesso soggetto con ULTERIORE AUMENTO DELLA NON-AUTOSUFFICIENZA  PSICO –SOMATICA. 

AUMENTO DELLA NON – AUTOSUFFICIENZA FAMILIARE: pensiamo, al riguardo, che, in Liguria, la “famiglia media” è composta da 2,1 individui, rispetto al dato nazionale di 2,6 soggetti; occorre, inoltre, considerare che, in una percentuale consistente di casi, la famiglia è costituita soltanto da due anziani (marito e moglie); infine, va segnalato il fatto che è significativa la percentuale di anziani (soprattutto, donne) che vivono in condizioni di assoluta solitudine. 

AUMENTO DELLA NON-AUTOSUFFICIENZA ECONOMICA: senza citare dati, è noto, in proposito, che molti anziani “stentano ad andare avanti”, per l’esiguità della loro consistenza pensionistica. 

– AUMENTO DELLA NON- AUTOSIFFICIENZA SOCIALE: sempre più frequentemente troviamo anziani soli, privi di collegamento con i vicini di casa, con gli abitanti dello stesso Quartiere o, addirittura, lasciati fuori dalle attività ricreative e culturali  collettive.

Di fronte alla reale e concreta esistenza di questa drammatica situazione, si contrappongono, in senso negativo, i seguenti fattori:

1) GLI ANZIANI SEMPRE PIU’ SPESSO, SONO COSTRETTI A SCEGLIERE IL RICOVERO PERMANENTE IN STRUTTURA RESIDENZIALE NON GIA’ PER “SFIZIO” PERSONALE, MA PER INSUPERABILI NECESSITA’  ASSISTENZIALI; SONO, INFATTI, SCOMPARSE O SONO ESTREMAMENTE CARENTI TUTTE  LE FORME DI ASSISTENZA SOCIO-SANITARIA TERRITORIALE E DOMICILIARE ESISTENTI IN PASSATO. LE STRUTTURE PER ANZIANI OGGI ESISTENTI IN ITALIA, NON SONO AFFATTO RESIDENZE STABILI DI GRAN LUSSO, DOTATE DI OGNI TIPO DI CONFORT, MA SONO DOTATE DI SERVIZI APPENA SUFFICIENTI AD ASSICURARE UNA DIGNITOSA CONDIZIONE ESISTENZIALE;

2)PER DI PIU’, NELLE STRUTTURE PRIVATE, LA RETTA A CARICO DELL’ASSISTITO E’ ORMAI SALITA, IN MEDIA, A CIRCA 2.000 EURO AL MESE E, NELLE STRUTTURE PUBBLICHE, IL SUPER-TICKET, A CARICO DEGLI ANZIANI, DI AGGIRA  ATTORNO AI 1.400 EURO MENSILI. 

3) SI TRATTA DI QUOTE ECONOMICHE IRRAGGIUNGIBILI PER LA QUASI TOTALITA’ DEI PENSIONATI (TENENDO CONTO CHE L’ATTUALE MEDIA DEL REDDITO PENSIONISTICO E’ PARI  A CIRCA 800 EURO MENSILI).

4)  MA ANCHE I POCHI ANZIANI CHE POSSEGGONO UNA CASA  DI LORO PROPRIETA’ (300.000 CIRCA) NON  NAVIGANO CERTAMENTE NELL’ORO, SE DEBBONO FORZATAMENTE SCEGLIERE E PERCORRERE LA STRADA DEL RICOVERO IN STRUTTURA PROTETTA; AL MASSIMO, CON LE ENTRATE CHE  A LORO PERVERANNO DALL’AFFITTO  DI QUELLA CHE L’ATTUALE GOVERNO CONSIDERA “SECONDA CASA “, POTRANNO COPRIRE (MA SOLO PARZIALMENTE) IL COSTO MENSILE  DELLA RETTA DI DEGENZA.

In conclusione, si tratta di un Provvedimento legislativo orripilante e palesemente incostituzionale; molto opportunamente,  la Segreteria Generale della SPI- CGIL Carla Cantone, ha così commentato il tutto:

E’ una norma vergognosa, perché fa cassa sulle persone, in assoluto, più fragili ed esposte.
Confidiamo nel fatto che il Governo non si sia accorto di questo obbrobio e che corra ai ripari.
Nemmeno il Principe Giovanni  in “ Robin Hoood” avrebbe osato così.
Non si può imporre una patrimoniale sulla pelle degli anziani non autosufficienti.”

28 Marzo                                                     Aldo Pastore

 

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