La recessione più idiota della storia
Questo dogmatismo ideologico, tipico di chi del mercato continua religiosamente a non voler capire nulla, ha portato alla recessione della Germania. LA GERMANIA per tutto ciò che è sacro. La BCE ha fatto la stessa cosa della FED, ma siccome i nostri Governi non potevano fare quello che sta facendo Biden (reshoring aggressivo delle imprese, con effetto a strascico sulle nostre aziende), loro crescono, noi soffriamo
C’è una cosa che mi manda ai matti: chi titola sul taglio A SORPRESA delle stime della crescita nell’Eurozona. Per gente cresciuta a droga e Stieglitz magari è una sorpresa, ma tutti i normodotati l’avevano vista arrivare lontano qualche miglio questa recessione. Non grazie a magiche doti di preveggenza, sedute spiritiche invocando il compianto Von Hayek o tavolette Ouija sui libri di Ayn Rand. No, affatto. Bastava leggere cosa scriveva la BCE su quella corsa fanatica al rialzo dei tassi perché nei libri di testo sta scritto che l’inflazione deve essere del 2% e quindi se per caso è del 5% allora c’è un aumento del 250% e una crisi di nervi da qualche parte a Francoforte.
Questo dogmatismo ideologico, tipico di chi del mercato continua religiosamente a non voler capire nulla, ha portato alla recessione della Germania. LA GERMANIA per tutto ciò che è sacro. La BCE ha fatto la stessa cosa della FED, ma siccome i nostri Governi non potevano fare quello che sta facendo Biden (reshoring aggressivo delle imprese, con effetto a strascico sulle nostre aziende), loro crescono, noi soffriamo. Aggiungiamoci pure che con i soldi del Covid noi stiamo costruendo il museo della raspadura a Como e della pannocchia turgida a Roccacannuccia e il quadro è completo. La finanziaria non servirà a nulla, il PNRR sarà addirittura dannoso. Ci aspettano mesi di follia.

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La vetta, comunque, è il dibattito sul Bonus 110. Partiamo da un principio: lo Stato sta subendo un calo di entrate decisamente massiccio, dovuto alla balzana idea che far rifare i cappotti termici a un po’ di condomini avrebbe salvato il mondo. Il mondo sta ancora dove lo avevamo lasciato, qualcuno è diventato più ricco, il Paese ha un buco nei conti. Ottima occasione, direi, per tagliare un po’ di spesa improduttiva. Ricordo, per amore di precisione, che tutta la spesa non relativa a sicurezza, giustizia e difesa è per definizione improduttiva. Non nel senso che quella nelle tre categorie citate prima produca qualcosa, economicamente. Ma essendo le uniche funzioni legittime dello Stato, è tollerabile spenderci qualcosa. Qualcosa che si aggira al massimo sul 10% della spesa complessiva, peraltro. In ogni caso, no, non verrà tagliato nulla. Nemmeno per scherzo.
Faremo altro deficit. Per fortuna nel farlo non dovremo subire l’affronto dei militanti da divano col reddito di cittadinanza. Non renderà migliore la cosa, ma la renderà certamente meno ridicola.
Comunque, per riassumere, a Bruxelles hanno sbagliato i conti, alzato troppo i tassi e preso in pieno il muro della recessione. L’inflazione, per la cronaca, continua a non essere al 2%. E sostanzialmente se non ci ammazzerà il male, ci ucciderà la cura. Il tutto con un governo nazionale che invece che tagliare sta indebitando ulteriormente i figli che non faremo.
Così, se vi pare. E pure se non vi pare.